Più di uno i motivi di insoddisfazione per Marco Melandri alla fine del Gran Premio di Laguna Seca, nel quale il centauro italiano non ha affatto brillato.
La decima posizione finale, infatti, non è affatto un palliativo per Melandri, a cui serve come il pane un’iniezione di fiducia tale da garantirgli voglia ed energie.
Le stesse che, venendo meno i risultati, cominciano a scemare.
“Ero fiducioso nel warmup, avevamo una buona messa a punto e avremmo potuto lottare per la settima o ottava piazza, la moto rispondeva e io non ho avvertito particolari problemi nel guidarla. Poi, nel momento in cui avremmo potuto incidere maggiormente, è arrivata una caduta a compromettere le cose. Nulla di grave dal punto di vista fisico, ma la moto ha subito alcuni problemi. Abbiamo provato a rimettere in sesto la moto danneggiata, ma è stato un grave errore perché in gara il setting era completamente differente rispetto e il feeling in curva ne ha ovviamente risentito. Col senno di poi mi sarei comportato in maniera totalmente differente. Avevo anche problemi in accelerazione e sono riuscito a terminare la gara, ma non posso essere soddisfatto. Anzi, direi che l’umore è esattamente all’opposto. Avevamo tutto per fare una buona gara e la decima posizione non è il massimo. Essere nei top ten non può bastarmi anche perchè conosco il potenziale mio e della moto”.
Per il 33 della MotoGp, dunque, non resta che vedere con ottimismo alla prossima gara in programma, il 19 luglio a Sachsenring.
“Ovviamente cercheremo di migliorare, con umiltà e determinazione. Ancora non c’è nulla di definito per la prossima stagione ma spero di entrare nella pausa estiva con qualche consapevolezza in più e con la mente libera per potermi rilassare”.
I 61 punti fin qui racimolati in classifica generale, che lo pongono al settimo posto appaiato con Chris Vermeulen, non possono lasciarlo tranquillo nè garantirgli sogni di gloria. Per Melandri stagione di transizione.