Una delle conseguenza della crisi economica – che si è manifestata anche nel mondo a due ruote – è stato il clamoroso abbandono dai campionati motociclistici della compagnia giapponese Kawasaki. Con conseguente stato di disoccupazione dei due piloti annunciati per la stagione che sta per iniziare: Marco Melandri e John Hopkins.
Una mazzata per entrambi che avevano scelto la scuderia giapponese con l’intento di mettere in difficoltà l’attuale campione mondiale, Valentino Rossi. Nelle ultime settimane, tuttavia, qualcosa si è mosso e i vertici della Kawasaki hanno cominciato a rimettere in discussione il ritiro: l’incontro risolutorio, cui sono stati invitati i piloti e i tecnici, è previsto per domani e pare esservi un lumicino di speranza affinchè il team torni sui propri passi.
La MotoGp parte ufficialmente il 12 aprile in Qatar e una delle alternative che sta prendendo piede è quella di far correre le moto con un team privato affidato a Michael Bartholemy. Differenti le modalità di attesa dei due piloti convolti: se da un lato Marco Melandri pare più rilassato e con poca ansia di guardarsi attorno – tra le possibilità, una sua partecipazione al reality show L’isola dei famosi – sembra molto più attivo John Hopkins, il quale sarebbe in parola con una Honda del team Stiggy per correre in Superbike al posto di Roberto Rolfo, fermo ai box per infortunio.
Intanto, ad augurarsi che le moto griffate Kawasaki prendano il via c’è anche lo stesso Valentino Rossi, cui non piace l’idea di vedere così poche scuderie ai nastri di partenza: “Speriamo che il gruppo giapponese ci ripensi e decida di correre – ha dichiarato il pesarese – altrimenti occorrerà pensare a qualche soluzione per incrementare il numero delle scuderie: eravamo 19 lo scorso anno e già mi sembrava un numero piuttosto basso; col probabile ritiro dalle piste della Kawasaki c’è il rischio di partire in 17 sarebbe davvero triste, spero non succeda”.