Roma, il blocco: quando, chi
I mezzi di trasporto privati non potranno circolare: come avverrà anche a Milano, anche Roma ha deciso di affrontare il problema dell’inquinamento attraverso uno degli strumenti che, per la verità, divide il parere della popolazione da sempre. Tra chi è contrario (perché provvedimento inutile se non rapportato a una serie di misure integrative) e chi favorevole (che intanto, si dice, iniziamo da qui), il blocco del traffico si estende alla capitale per domenica 20 novembre: dalle 8.30 alle 18, impossibile toccare auto, motorini e mezzi su ruote appartenenti ai privati.
Il blocco riguarderà tutti i veicoli, eccezion fatta per le auto Euro 5 e le moto a quattro tempi Euro 3, oltreche dei mezzi gpl, metano, a trazione elettrica e ibridi.
Adoc, la richiesta
In tal proposito, tuttavia, non sono mancate le polemiche nel corso della giornata odierna con il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri, che si è affrettato a ribadire che
“chiediamo nella circostanza al Comune di prevedere la gratuità di autobus, metro e linee ferroviarie urbane e la libera circolazione anche alle auto Euro 4 in quanto più ecologiche delle auto allora in commercio, e che oggi inspiegabilmente vengono fermate perchè non considerate rispettose dell’ambiente. Chi ha acquistato un’auto Euro 4 lo scorso anno, certo di poterla utilizzare anche in queste occasioni, subisce gravi danni sia diretti, connessi al mancato utilizzo della propria automobile, sia indiretti dato che il proprio mezzo subisce una forte svalutazione. Stupisce, inoltre, che negli Stati Uniti siano commercializzate da tempo vetture Euro 6, il cui ingresso in Europa avverrà solo nel 2014. È una politica europea vessatoria nei confronti dei consumatori, indice di un’attenzione più verso i bisogni delle case automobilistiche che verso il rispetto dell’Ambiente”.
Il comune, la scelta
La replica dell’assessore all’Ambiente di Roma, Marco Visconti, è lampante:
“Sono provvedimenti emergenziali, ovviamente servono poi provvedimenti strutturali sulla mobilità. L’assessore all’Ambiente, quando le centraline sforano, non può fare nient’altro che salvaguardare la salute dei cittadini e fare le domeniche ecologiche o mettere le targhe alterne. Poi è ovvio che bisogna incentivare il trasporto pubblico i mezzi elettrici, la mobilità sostenibile”.
Legambiente, la precisazione
Semmai ce ne fosse bisogno, anche Legambiente si schiera in favore del provvedimento e avvalla la decisione dell’amministrazione comunale:
“Polveri sottili ancora fuorilegge in quasi tutte le centraline della Capitale con superamenti del limite massimo fissato dalle normative di 50 microgrammi per metro cubo (?g/m3) nelle 24 ore registrati ieri (17 novembre) con valori estremamente preoccupanti a Tiburtina (76 ?g/m3), Cinecittà (71 ?g/m3), Bufalotta (69 ?g/m3), Preneste (66 ?g/m3), Corso Francia (65 ?g/m3), Magna Grecia (61 ?g/m3), Fermi (57 ?g/m3), Cipro (55 ?g/m3), Arenula (53 ?g/m3) e Malagrotta (52 ?g/m3). Anche le centraline della rete Arpa Lazio che misurano il fondo urbano, cioè aree verdi e agricole, hanno comunque registrato valori molto prossimi al limite, di 49 ?g/m3 a Villa Ada, 46 ?g/m3 a Cavaliere e 35 ?g/m3 a Guido. La salute dei cittadini è in pericolo, con questi livelli di polveri sottili gli epidemiologi spiegano che c’è un aumento dei ricoveri ospedalieri e persino della mortalità generale, il blocco delle auto è fondamentale per rispondere all’emergenza smog ma non deve rimanere un provvedimento isolato. Parla a vanvera chi afferma l’inutilità dei blocchi totali e delle targhe alterne”.
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