Valentino Rossi e Ducati verso il 2012
Il contratto che lega Valentino Rossi alla Ducati scade nel 2012. Partiamo da qui e proseguiamo dicendo che i destini incrociati di due talenti made in Italy dipendono esclusivamente dai risultati che il binomio saprà produrre nel corso della prossima MotoGP.
Secondo poi: ValeRossi ha purtroppo registrato che, in sedici anni di attività professionistica, quello appena trascorso è stato il peggiore della carriera; lo stesso Dottore ha voglia che ne sparisca in fretta anche il ricordo. Le sensazioni sono buone, se è vero che Rossi affermava qualche giorno fa:
“Dovremmo essere più veloci e vicini a chi ci è stato davanti”.
E, verso il Capodanno alle soglie, Vale si ritrova con una moto in giarrettiera. Che sa provocare, cerca di insinuarsi tra i pensieri e prova a manifestare la migliore delle certezze: femmine di tale portamento – marchiate Ducati, legate al Dottore – non ripetono errori già commessi. Semmai, ne traggono insegnamento e non sbagliano più.Traslato, l’assioma vale per Ducati e per lo stesso Rossi. Che son di un’altra pasta mica per niente!
Il rally di Monza, i test di Jerez
Per ora, e in attesa di tornare a saggiare la Desmosedici GP12 che Ducati gli sta confezionando sulla pelle, Valentino Rossi si è visto, in tutta la verve che gli appartiene da sempre, al Monza Rally Show, dove ha potuto dare sfogo alla sua passione di una vita.
Il rally, infatti, è un appuntamento fisso per il tavulliano che, nell’edizione appena messa in archivio, ha saputo dare prova di abilità mettendoli tutti dietro e cedendo alla sola classe (inavvicinabile anche per The Doctor) di Sebastien Loeb. Il Dottore ha corso su una Ford Fiesta RS WRC onorando il “Master Show – Trofeo Marco Simoncelli” prima di confondersi tra le bellezze femminili che hanno preso parte all’evento.
Intanto, la Ducati portava a compimento i test di Jerez con il collaudatore Franco Battaini e il campione in carica della Superbike, Carlos Checa (che ha fatto presenza: ultimo giorno, nemmeno un giro). Bocche cucite tra gli uomini di Borgo Panigale, che non si sbilanciano in alcun modo ma che sono intensamente dediti alla definizione della due ruote con cui affrontare il motomondiale 2012.
Brivio, Preziosi e la Desmosedici GP12
Momento, vien da pensarlo e da dirlo, di un riscatto auspicabile quanto necessario. Rossi ha già scritto la lettera di Natale, chiedendo a Preziosi e company una ritrovata (per Rossi sarebbe nuova di pacca, per Ducatoi vorrebbe dire riassaporare il gusto dolcissimo del 2007) competitività con tanto di garanzia di potersela giocare quasi alla pari con le Honda e le Yamaha.
Tradotto: quel che attende Valentino è un passo in avanti significativo che gli eviti – lasciandole nel libro dei ricordi del tempo che fu – le prestazioni scialbe e insoddisfacenti cui il ducatista si è dovuto abituare nel corso della stagione appena conclusa. Il tempo per tornare a fare il cannibale pluricampione del mondo c’è: la voglia di esprimere il potenziale di quello che – da più d’uno – è considerato il pilota più forte di tutti i tempi e la necessità di manifestare in maniera eloquente la propria natutra sono giustappunto necessità dettate dall’istinto. E con quello, non è che puoi scherzare troppo: la pazienza ha sempre un limite.
E la natura di ValeRossi è quella di un vincente per conformazione: l’anno sabbatico di recente liquidato è stata parentesi innaturale, sgarziata, artificiosa. Dal 2012, Rossi attende una girlfriend autorevole e degna compagna di un campione.
Il tavulliano testerà ulteriormente la due ruote tra gennaio e febbraio: vi sia approccerà in maniera positiva giacché le previsioni sono ottimistiche (se raffrontate al disastro che è stata la moto dello scorso anno) ma sbilanciarsi fin da ora è impossibile. Davide Brivio, che il Dottore lo conosce ormai da una vita e per il quale gestisce il merchandising del marchio VR46, ha di recente affermato:
“Honda e Yamaha partiranno da una base solida. La Ducati monterà un inedito telaio perimetrale in alluminio e un nuovo motore per migliorare lo spostamento dei pesi e il bilanciamento della moto. A Borgo Panigale hanno lavorato tanto, Vale ha fornito molte indicazioni”.
Filippo Preziosi, invece, andava ripetendo che
“è in progetto una moto con differente tecnologia rispetto al telaio per distribuire meglio i carichi: i test ci consentiranno di definire il design della prossima due ruote. Il nuovo telaio consente di mettere il motore in posizione differente e cambiare il perno del forcellone senza la necessità di produrre altri motori oltre i sei da regolamento”.
Vedo non vedo, coppia glamour 2012?
La Desmosedici GP12 in giarrettiera è fin qui un potenziale che deve svelarsi ma che prova a farsi apprezzare mostrando gambe mozzafiato e cervello fino. Non indifferente a bellezza e sagacia, Vale ha deciso che vale la pena investire: sono lontane anni luce le voci che lo volevano distante da Borgo Panigale, i rumors secondo cui avrebbe provato ad accasarsi altrove.
Ora c’è il capodanno con fascetta rigorosamente rossa adagiata appena sopra il ginocchio della GP12. E’ un gioco di vedo non vedo che prova a dissipare i malintesi del passato e, senza saper nè leggere nè scrivere, sembra che gli elementi affinché nasca la più bella coppia glamour del 2012 ci siano per davvero.
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