Superbike, taglio alle prove per limitare i costi

superbikeSe seguite l’informazione, specie in questi ultimi tempi, vi sarete accorti che le due parole utilizzate più di frequente sono “crisi” e “tagli”. Una tiene dietro all’altra, come sua conseguenza, e purtroppo non è raro vedere i suddetti vocaboli associati al nostro amato mondo dei motori. Se il settore auto è in crisi nera, i marchi delle due ruote non se la passano certo meglio: le perdite (o, quantomeno, la contrazione delle entrate) sono ancora limitate, ma si fanno sentire. La “spia” di queste difficoltà si può poi facilmente individuare nella vetrina più prestigiosa: le competizioni sportive.

Detto della MotoGP (convintasi a tagliare le sessioni di prove che precedono ogni gara ed il numero dei motori utilizzabili per ogni pilota, così da contenere i costi), anche la Superbike ha scelto di dare una “sforbiciata” al superfluo, ridefinendo il calendario dei test: via i collaudi del venerdì mattina, che in effetti erano i meno seguiti dal pubblico e saranno traslati al primo pomeriggio, e via libera anche alle discussioni sull’opportunità o meno di modificare il regolamento nell’ottica di un taglio dei costi, per esempio ponendo un limite al numero dei propulsori a disposizione di ciascuno pilota.

Niente di meno, quindi, ma solo per ora: la “dieta” sembra infatti alle porte anche per le derivate di serie, e la scelta di tener chiusi i circuiti per mezza giornata potrebbe essere solo la prima di un più vasto pacchetto di modifiche al regolamento. La strada è tracciata, e tra le sette scuderie iscritte al campionato c’è già un accordo di massima sulla limitazione delle prove, sebbene resti da definire se il “taglio” verterà sul loro numero o sulla durata delle stesse. Anche Superstock e Supersport entreranno in pista per la prima volta al venerdì pomeriggio, mentre in mattinata si svolgeranno tutte le verifiche tecniche, che prima venivano effettuate di giovedì.

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