Una tigre a due ruote, una moto che aggredisce con enorme capacità e virtù l’asfalto, scattante e precisa, cha regala grandi emozioni, si adatta ad ogni situazione, un vero concentrato di potenza e tecnologia di alto livello.
È la Triumph Tiger Explorer una proposta di alto livello per tutti i moderni centauri che amano misurarsi su ogni superficie, in qualsiasi condizione, e a qualsiasi costo.
Grande, grossa e dotata di tanta elettronica. È questa la ricetta Triumph per entrare nel segmento delle crossover di grossa cilindrata ed attaccare la BMW R 1200 GS sul suo terreno di caccia. Missione non certo facile, che per ora nessuna Casa è riuscita a portare a termine con successo. La Tiger Explorer è la piattaforma su cui l’azienda inglese ha fatto debuttare un nuovo tricilindrico a corsa lunga di oltre 1200 cm3 di cilindrata ed il comando gas ride by wire, abbinato al controllo di trazione, al cruise control ed all’ABS, che può essere disinserito.
Non ci saranno più mappature della centralina. Questa nuova elettronica, in futuro, sarà montata anche su altri modelli. La Triumph Tiger Explorer è imponente. Lo spazio a disposizione sembra ben sfruttato, la sella imbottita a dovere ed il cupolino ampio e protettivo.
Insomma le premesse per affermare che sarà una moto comoda, adatta ai lunghi viaggi, ci sono tutte. Esattamente come la BMW R 1200 GS, anche la nuova crossover Triumph monta un cerchio anteriore di 19” ed un 17”al posteriore. Non abbiamo ancora provato la moto, ma c’è un particolare che ci ha lasciati perplessi.
Il piano di seduta è con visibilità ben distanziato dal manubrio, che tra l’altro è regolabile, però sembra molto lontano dalla ruota davanti, scelta che potrebbe causare problemi di feeling con la ciclistica. Solo dopo un test su strada, però, potremo avere risposte certe, in tal senso.