Lo scenario paventato, e sarebbe un’amara “presa visione” è proprio quella eniunciata nel titolo: pare che il campionato italiano velocità nel 2013 possa subire una serie di modifiche significative che portino – per motivazioni economiche – al depennamento della categoria Superbike che potrebbe non essere più confermata a favore della più competitiva Stock 1000.
A dettagliare tale, sorprendente scenario, è stato Alfredo Mastropasqua, coordinatore del settore velocità della Federazione motociclistica italiana, che in occasione dell’apertura al Mugello della stagione 2012 del Civ, il campionato italiano velocità, ha illustrato le proposte che insieme ai team vengono discusse in questo periodo di incontri e definizioni relative agli scenari futuri.
Obiettivo primario – e in quetsa fase storica lo è un po’ dappertutto – è quello di contenere i costi di gestione in un momento di particolare crisi economica. Le parole di Mastropasqua:
“Abbiamo già le idee molto chiare per il 2013. Vogliamo creare weekend di gara più corti e rivedere la formula di gara soprattutto della Superbike. Il Civ deve essere l’anticamera di accesso alla MotoGP e al mondiale Superbike, quindi il comune denominatore deve essere prima di tutto la ricerca dei talenti. Per fare questo abbiamo già aperto la categoria PreGP ai giovanissimi fra i 13 e i 15 anni, con deroga ai dodicenni che compiranno 13 anni nell’anno in corso”.
A margine della conferenza di debutto non è mancato neppure l’intervento del presidente della Federazione, Paolo Sesti, il quale si è prodigato nello spendere parole significative rispetto all’argomento relativo ai giovani talenti:
“Negli scorsi anni abbiamo già fatto scelte importanti in favore dei giovani e possiamo dire con soddisfazione che oggi se ne vedono i risultati. A questo punto, dobbiamo continuare a sostenere il progetto riuscendo nello stesso tempo a contenere le spese. Il 18 aprile è fissata una tavola rotonda insieme ai team per definire la linea da tenere nel prossimo anno”.