Inizo deludente per la Ducati che, messe in cantiere le prime due prove della MotoGP 2012, non può fare altro che attestare le identiche problematiche che avevano contribuito a rendere amara la stagione precedente. Meglio Nicky Hayden di Valentino Rossi, con l’americano a tratti competitivo mentre il pilota di Tavullia non è purtroppo riuscito a creare il giusto feeling con la due ruote.
Nel grande giorno di Casey Stoner, che a Jerez è tornato prepotentemente in vetta sebbene Jorge Lorenzo sia saldamente al comando della classifica piloti con 45 punti, il Dottore ha fatto i conti con una realtà assai peggiore rispetto alle previsioni prestagionali: nonostante gli innumerevoli sforzi e tentativi che hanno preceduto l’avvio del motomondiale, in casa Borgo Panigale non si è riuscitio a sopperire alle carenze che rendono allo stato incolmabile il divario con le scuderie in lotta per il successo.
Neanche Hayden, a conti fatti, riesce a tenere il passo dei migliori e in generale, le Desmosedici restano indietro. L’appuntamento dell’Estoril, terza tappa stagionale in programma domenica 6 maggio 2012, riporta per ora il dato eloquente secondo cui neppure in Portogallo la solfa sarà differente: non ci saranno novità per la prossima gara, ma per Rossi ci sarà da verificare se il nuovo setting base trovato a Jerez possa essere valido in terra lusitana. Le parole del Dottore:
“In Spagna abbiamo usato un set-up nuovo, per noi, uno che non avevamo potuto provare venerdì perchè è piovuto, e che ci ha dato dei segnali positivi. Prima cercavamo delle soluzioni che mi dessero un feeling di guida simile a quello che avevo in passato ma non funziona. Abbiamo scelto un setting molto simile, anche se non del tutto uguale, a quello che usa Hayden. Mi fa guardare in maniera più positiva alle prossime gare perchè se riuscirò a guidare un pò meglio potrà essere un inizio da cui partire. Venerdì prossimo in Portogallo useremo questo assetto fin da subito. Naturalmente dovremo continuare a lavorare, essere più efficaci in qualifica per partire più avanti, migliorare in accelerazione e diverse altre cose di cui abbiamo già parlato in Ducati per cercare, insieme, di migliorare la GP12″.