Chissà quanto ha aspettato, in silenzio, il momento di poter parlare per esternare ai quattro venti tutto ciò che – causa una soggezione necessaria e dettata dalla verità incontrovertibile dei risultati, che hanno sempre dato ragione a Valentino Rossi – avrebbe voluto gridare a squarciagola.
E’ bastata una vittoria, con dominio assoluto per carità, a Jorge Lorenzo per mettergli in moto una lingua che, andasse così veloce anche la sua moto nel corso degli ultimi appuntamenti mondiali, sarebbe titolo assicurato. Ha cantato Jorge Lorenzo, e per farlo ha scelto le pagine del numero odierno di Riders Italian Magazine, nel quale pare che lo spagnolo si lasci andare a uno sfogo eccessivo.
Anche perchè, di fronte, ha un pilota – il pesarese – che ha imparato a parlare al momento giusto, accantonando l’impeto di un attimo di onnipotenza. Dovesse replicare, Vale, lo farà direttamente in pista, ne siamo sicuri.
“La mia verità è che Valentino dal 2004 ha fatto tanto per sviluppare la Yamaha, ma se parliamo delle modifiche che si fanno durante il weekend di gara non è vero per niente che io copio il suo setting. Ho il mio capo meccanico, è lui che mi mette a posto la moto. Anzi, in qualche gara è stato il team di Valentino a copiare i miei setting. E’ normale. La telemetria di Valentino è visibile a me, e quella mia a lui. Come noi guardiamo il suo setting, lui guarda il nostro”.
Il tentativo di sventolare un talento che a Lorenzo è sempre stato riconosciuto, certo, ma ci vediamo anche qualcosa di più. Come, ad esempio, il fatto di non riuscire ancora a vivere con la necessaria tranquillità la presenza ingombrante – un box di fianco all’altro, lo stesso marchio stampato su moto e tuta – di Valentino. E, a 22 anni, si può anche accettare sia così.
“Io dico solo che da gara a gara cambio sempre poche cose. Sono quasi certo invece che, in qualche gara, il team di Valentino ha cambiato la propria moto per seguire le nostre indicazioni. Ogni gara vado veloce sin dal venerdì. Se copiassi i suoi assetti arriverei ad essere veloce il sabato o la domenica. Anche Valentino quando è arrivato in Honda si è trovato la moto sviluppata da Mick Doohan“.
Le premesse sono quelle di un finale all’ultima spallata, l’augurio è che possa vincere il migliore. Che sappiamo anche chi è, non si offendano gli spagnoli!
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