Non è più come due, tre anni fa, quando Valentino Rossi era di fatto prima guida in Yamaha e Jorge Lorenzo mirava a insediarne e scalfirne il ruolo di protagonista e in scuderia e in pista.
Da allora – con il passaggio del Dottore in Ducati – lo scenario si è di fatto modificato in modo evidente: Lorenzo ha fatto in tempo a vincere un mondiale e perdere il successivo solo per lo strapotere evidente della Honda di Casey Stoner (e si sta giocando l’attuale con ottime possibilità di vittoria) mentre per Rossi e la scuderia di Borgo Panigale sono state solo delusioni su delusioni.
Il ritorno di Valentino in Yamaha apre di fatto un capitolo tutto nuovo: perché stavolta a dover fare i conti con la presenza di un numero uno di scuderia è proprio Rossi.
Dal 2008 al 2010, i due hanno diviso lo stesso spazio, con Rossi che ha cercato in tutti i modi di limitare le velleità dello spagnolo, anche con la presenza di un muro nel box per impedire al team del compagno di vedere le regolazioni della moto numero 46.
Eppure, sebbene il rapporto tra i due ai tempi della condivisione del box non fossero stati idilliaci, Lorenzo pare accogliere Rossi con tranquillità e serenità. Le sue parole:
“Il muro non ci sarà più e sono felice che Rossi sia tornato. Quando ho firmato il contratto di rinnovo con la Yamaha, sapevo che Valentino sarebbe potuto tornare, non è mai stato un problema per me”.
Alle frasi dell’iberico, Rossi ha puntualmente replicato:
“Spero di poter stare con Lorenzo e batterlo anche ma non sarà facile. Quello di cui ho bisogno ora è una moto che possa divertirmi. Con la Ducati non è stata un’esperienza negativa, non so come definirla… la verità è che non sono riuscito mai ad essere veloce con quella moto”.