Si parla spesso di eco sostenibilità e impatto ambientale, tutte le case costruttrici di moto e auto si stanno mettendo in regola con gli impianti a bassa emissione di CO² per preservare l’ambiente visto il crescente numero di mezzi che affollano le strade del globo. Eppure da un rapporto ufficiale del governo australiano si evince che utilizzare le moto nei centri urbani giova non solo al traffico ma anche all’ambiente.
Le due cose sono direttamente proporzionali, non è certo una scoperta. L’analisi del governo australiano ha tenuto conto del comportamento dei motociclisti in numerose aree urbane e la conclusione a cui il Ministero dei Trasporti è giunto appare chiara: le moto rispettano maggiormente l’ambiente e in città sono il mezzo di trasporto più adatto in quanto il traffico viene oltremodo decongestionato.
L’Australia dunque è una delle prime nazioni che riconosce ciò che invece nel resto del mondo sembra essere ancora inaccettabile. Una soluzione del genere sarebbe preferibile dunque, ma prendiamo un campione italiano, di una città italiana qualunque: come si potrebbe applicare questo principio: ‘usa la moto perché è più utile in città e inquina meno’?
Come si fa a spiegarlo alle mamme che devono accompagnare i loro figli fin dentro la scuola in auto, per paura che possano prendere freddo, o che devono trovare parcheggio davanti al supermercato per paura poi di non poter sistemate la spesa in modo corretto? Come rendere il traffico di Napoli o di Milano o sul raccordo anulare di Roma meno convulso utilizzando le sole moto se i motociclisti italiani, se potessero, passerebbero sopra le teste degli altri pur di arrivare prima in ufficio o ad un appuntamento? Non è dunque questione di impatto ambientale, ma di pura e semplice educazione stradale. È un fatto di cultura! Che ahinoi in Italia è ancora lontana anni luce dall’essere alla base della vita sociale.