Per festeggiare un’impresa occorrono due dettagli, per nulla trascurabili: il primo, elemento imprescindibile per arrivare al punto due, è che quell’impresa bisogna realizzarla. Il secondo, a cui si approda solo dopo aver concretizzato il punto uno, è quello di farsi venire un’idea, la migliore tra le idee, per immortalare l’attimo.
Valentino Rosssi è riuscito a fare entrambe le cose: il terzo posto di Sepang lo mette nelle condizioni di conquistare il nono titolo del Mondo – ed è anche l’apripista per arrivare a dieci – e con l’inizio dei festeggiamenti si è svelato cosa Rossi avesse in serbo per la circostanza. Una celebrazione impostata sulla capacità di un vecchietto come Rossi, tra tanti baby fenomeni in sella sulle due ruote della MotoGp che attendono il momento per consacrarsi definitivamente, di essere ancorea il più vincente. Il più decisivo. Il migliore al Mondo, forse il migliore di tutti i tempi.
Sulle spalle di Valentino Rossi e del suo gruppo di inossidabili amici che lo seguono dappertutto, è comparsa la maglietta celebrativa del titolo del mondo 2009: “Gallina vecchia fa buon brodo“: quasi a richiamare il fatto che i 31 anni del pesarese non sono affatto in dissonanza con le vittorie che continuano ad arrivare. Già, perchè per Valentino questo è il settimo titolo del mondo conquistato in MotoGp, un mostro lui e impressionante il dato. E’ lo stesso Rossi a puntualizzare il senso della maglietta:
“Le galline finiscono in brodo quando non fanno più le uova, e il retro della maglietta mostra invece la gallina che cova felice le sue nove uova d’oro: brodo un cavolo. E’ un piacere vincere per la Yamaha. E’ stato un anno difficile, una gara sofferta che con qualche errore, che riflette quella che è stata la stagione. Comunque ho vinto sei gare, sono stato molto regolare. Insomma, una grande soddisfazione”.