Il motogp è uno spettacolo assicurato soprattutto quando i campioni fanno errori clamorosi mettendo la vittoria nelle mani degli avversari. È il caso di Rossi che è caduto quando guidava la corsa e ha consegnato la vittoria nelle mani di Miller. La dichiarazione del Dottore è inequivocabile.
Cosa è successo ad Assen? Ha piovuto e questo dovrebbe bastare per spiegare che Lorenzo è stato messo KO dalla pioggia, come al solito, infatti, non ha saputo esprimersi al meglio durante il diluvio. Rossi invece era primo ma ha voluto spingere moltissimo ed è finito a terra. Scivoloni anche per gli altri italiani. Al che l’australiano ha potuto godersi il suo momento di gloria, vincendo su Marquez, il primo dei campioni a restare in piedi. Racconta la Gazzetta dello Sport:
La lotteria bagnata di Assen regala emozioni imprevedibili e fa uscire il numero 43. Quello di Jack Miller, che vince davanti a Marquez e Redding una corsa folle, interrotta per la pioggia al 15° giro e fatale a Rossi, caduto al terzo giro di gara-2, pochi istanti dopo il ruzzolone di Dovizioso e il k.o. di Petrucci, che ha avuto un problema alla moto.
Rossi che ne poteva approfittare per allungare su Lorenzo, si trova invece a fare un mea culpa ragionato:
“Nella seconda gara sono partito con morbida dietro perché dà più grip, ma in quella curva ho frenato forse con qualche km di troppo di velocità. È stato un mio errore, stavo andando troppo forte, sono stato un somaro. Ho visto che avevo 1″4 di vantaggio e forse bastava meno, non era necessario spingere così. Le condizioni erano difficili, era facile sbagliare, ma chi ha spinto al 100% ha sbagliato, come è successo al Dovi. Peccato, quest’anno mi sento sempre veloce e competitivo, ma ho esagerato. Per il campionato è molto difficile, qui potevo recuperare soprattutto su Lorenzo e invece ho perso terreno: adesso vediamo di fare delle belle gare ed essere competitivi, ma 42 punti sono tanti. Peccato, quest’anno sono molto competitivo e uno dei più veloci, in assoluto e rispetto ai miei avversari, ma i punti si dovrebbero portare a casa”.