Marquez, che ti succede? Ecco cos’è la malattia che lo fa soffrire

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Uno dei più grandi talenti del Motomondiale nel corso degli ultimi anni. Questo è un aspetto su cui c’è ben poco da discutere. Probabilmente non è il pilota più simpatico nel Circus e, altrettanto certamente non ha fatto poi così tanto per farsi amare, in modo particolare ai fan di Valentino Rossi. Eppure Marc Marquez rischia seriamente di interrompere a breve la sua carriera.

Una ricaduta della diplopia

Il campione spagnolo in sella alla Honda deve fare i conti con una ricaduta del problema che già l’aveva messo ko per diverso tempo a novembre dello scorso anno. Si tratta della diplopia, ovvero un disturbo che porta a vedere due immagini nel momento in cui si osserva un qualsiasi soggetto.

Quali sono le cause

La diplopia può andare a colpire solamente un occhio oppure tutti e due. Come spiegato in precedenza, può attaccare il soggetto in maniera temporanea oppure diventare un disturbo di carattere permanente.

Nel momento in cui una persona soffre di questa patologia, ecco che ha la tendenza a vedere doppio. In poche parole, le due immagini non sono oggetto di alcuna sovrapposizione e non si fondono come avviene normalmente. Si tratta, va detto, di un meccanismo particolarmente complesso legato al nostro corpo, in cui intervengono dei processi di compensazione che consentono di vedere solamente un’immagine. Anche se pare tutto semplice, in realtà è necessario mettere in evidenza come ciascun occhio necessiti di sei muscoli per muoversi insieme in modo coordinato.

In tanti si chiedono come sia possibile che Marquez soffra del medesimo problema da cui era stato colpito già nel 2011. Ovvero, la paralisi del quarto nervo destro. Ebbene, in realtà solamente i medici sanno esattamente come è avvenuto, ma si può ipotizzare una scompensazione rispetto al trauma. In poche parole, il vecchio intervento chirurgico non è più riuscito a garantire il corretto posizionamento dell’occhio e, di fatto, ha portato a un indebolimento della soluzione applicata nel 2011. Altrimenti, ci può essere anche un altro caso, che però è nettamente più complesso e che riguarda la possibilità che sia insorto un trauma di derivazione neurologica e, di conseguenza, mancano gli stimoli e gli impulsi elettrici che arrivano agli occhi.

La cura, per una persona al di fuori dal mondo dello sport, prevede tre opzioni. In primo luogo, indossare un paio di occhiali con delle lenti prismatiche, oppure ci si può anche tappare un occhio per evitare di subire lo sdoppiamento, oppure si può pensare di penalizzare un occhio indossando una lente a contatto, per fare in modo che veda male ed evitare la visione doppia.

 

 

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