La regola è precisa: al pilota non ricordare quanto sia doloroso di un sorpasso subìto parlare. Al di là del riadattamento del famoso detto, la storia è tremendamente seria, nonostante sia già passata parecchia acqua sotto i ponti. Stiamo parlando della reazione di Casey Stoner che interpellato a dovere sul famosissimo sorpasso di Valentino Rossi a Laguna Seca nel 2008 dimostra di non aver ancora smaltito la rabbia. Chi non ricorda la prodezza del pilota di Tavullia? Ormai quel sorpasso alla curva “Cavatappi” è entrato nella storia, ma proviamo a rinfrescare la memoria per chi stenta a ricordare. Gran Premio degli Stati Uniti, 20 luglio 2008: la Ducati di Stoner è in testa, tallonata dalla Yamaha di Rossi; al terzo giro Valentino prova il sorpasso e lo fa in uno dei punti meno favorevoli per gli inseguitori. Il pilota di Tavullia sceglie di attaccare alla curva “Cavatappi”, la famosa curva in discesa tra le più spettacolari del Mondiale: Rossi ritarda la staccata e si ritrova senza asfalto libero e decide di rischiare salendo sul cordolo e finendo addirittura nella ghiaia, ma a fine curva è riuscito a mettersi alle spalle l’australiano che nel finale di gara cadrà, arrivando secondo dietro a Valentino. Già dopo la bandiera a scacchi Stoner accusò Rossi di aver compiuto una mossa sleale, ma il sorpasso era troppo bello e entusiasmante per cancellarlo. E oggi, a distanza di tanto tempo, Stoner è tornato a parlare dell’episodio, quando il discorso cade sul possibile arrivo di Valentino in Ducati: “A fine gara ero sconvolto, nessuno ha potuto vedere il sorpasso dalla mia visuale. Molti mi hanno accusato dicendomi di non essere all’altezza, ma rimango della mia idea: ci sono state delle mosse sleali da parte di Rossi. Il regolamento dice che se due piloti duellano, devono rimanere in pista, mentre sono stato superato sulla ghiaia. Quindi non mi pare sia stata una mossa corretta e dico che Laguna è stata una gara sleale”. Vedremo se nel 2010 Stoner riuscirà a replicare a Valentino anche in pista e non solo a parole.