Che si tratti di Formula 1 o di motomondiale, la sostanza del discorso non cambia. L’obiettivo è sempre lo stesso: avere più team e quindi più investimenti. È questa la tesi sposata dalla Dorna di Carmelo Ezpeleta, il quale come Max Mosley – fino allo scorso anno presidente della Federazione Internazionale d’automobilismo – sta lavorando ai nuovi regolamento per consentire l’entrata nel motomondiale a nuovi team. Il primo passo Ezpeleta l’ha già compiuto in inverno quando, al termine della stagione 2009 la 250 ha dato l’addio alle corse, lasciando spazio alla Moto2. E in pochi mesi di vita la nuova categoria ha già attratto numerosi investitori, tanto che il numero di piloti iscritti è di 39 più un’eventuale riserva. Numeri che hanno fatto ben sperare la Dorna, il cui obiettivo finale è quello di aumentare i partecipanti alla classe regina, quella MotoGP in cui i piloti sono sempre meno. Colpa della crisi, ma anche della cilindrata, l’800cc, che non attrae finanziamenti. Dal 2011 è già in programma l’avvento della 1000cc che sostituirà l’attuale cilindrata della MotoGP, ma pare che il prossimo 17 febbraio a Barcellona, la Federazione possa rividere la sostituzione delle 800. Stagione mista? È l’eventualità più probabile, visto che molte casa costruttrici non sono ancora pronte ad abbandonare immediatamente le moto che hanno sviluppato in tanto tempo e spendendo molti soldi. Per questo Ezpeleta sarà investito di richieste di ottenere un permesso perché anche le 800cc siano competitive contro le più potenti 1000cc. La Dorna sta valutando la proposta e non è improbabile che la richiesta venga accettata, visto che i costruttori attuale vogliono ottenere un po’ di rispetto per quanto fatto finora. Per questo Ezpeleta dovrebbe chiedere consiglio a Mosley che per poco lo scorso anno non si è ritrovato senza scuderie volendo perseguire ad ogni costo la sua linea politica. Risparmiare, va bene. Innovare, anche. Ma attenzione a non esagerare, perché qualcuno potrebbe irritarsi. E magari andarsene.