Sessione di qualifiche condizionata dal vento teso, a soffiare forte e per lunghi tratti sul tracciato fino a condizionare le qualifiche del MotoGP. Quest’anno sembra davvero che il meteo voglia anch’egli dire la propria, specie se consideriamo che veniamo da una gara spostata al lunedì per pioggia (Losail) e da un’altra con qualifiche annullate (Motegi). Il vento, però, sembra non aver inficiato le prestazioni del pilota del momento, lo spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo. Il “padrone” di casa, invece che fare gli onori come sarebbe buona norma comportamentale, ha staccato due tornate spaventose conquistando la pole position con un tempo inferiore al muro del 1’39”, assolutamente inavvicinabile per tutta la concorrenza.
Concorrenza che, per la seconda volta in due occasioni, ha il nome ed il volto dell’altro piccolo (per età) grande (per prestazioni) spagnolo, Daniel Pedrosa. Il leader del team Honda HRC si è attestato infatti in seconda piazza, ma solo dopo aver conteso fino all’ultimo il posto d’onore (che vale doppio, specie per il morale, quando viene ottenuto davanti a pubblico amico) al rivale, più veloce soltanto di 51 millesimi. Completa il podio, che però è tutto virtuale, l’australiano della Ducati Casey Stoner, comunque capace di un giro fenomenale se si considera che la sua Desmosedici ha manifestato importanti problemi di setup risultando nervosa per lunghi tratti della sessione.
Delusione per Valentino Rossi, il quale dopo il buon risultato nelle libere del primo maggio si è dovuto accontentare della quarta piazza nonostante abbia provato fino all’ultimo secondo utile di migliorare il proprio crono e – conseguentemente – la propria posizione in griglia: forse i risultati di ieri avevano illuso qualcuno, anche se c’è chi ipotizza che il campione del Mondo abbia preferito lavorare sul passo di gara trovandosi spiazzato quando si è trattato di stampare il “tempone”. Con Valentino, partiranno dalla seconda fila De Puniet e Loris Capirossi.