Terza gara stagionale e terzo vincitore per il mondiale MotoGP, finalmente tornato alla sua “culla” europea dopo aver assaggiato l’asfalto (e le annesse difficoltà climatiche) di Qatar e Giappone. A mettere a segno l’acuto sul circuito di Jerez, ci vien da aggiungere finalmente, è stato oggi Valentino Rossi, campione del mondo in carica alla ricerca della nona perla in carriera. Il pilota di Tavullia ha portato a termine una cavalcata trionfale senza mai essere impensierito da altri possibili protagonisti, oggi tutti troppo inferiori al binomio Rossi-Yamaha per far pensare che la corsa potesse avere un epilogo differente. E dire che Valentino, al solito, non era partito con la rapidità che ci si attenderebbe da cotanto pilota…
Quarto per alcuni giri, necessari a prendere confidenza con un assetto rivoluzionato nel warm-up mattutino, Rossi ha sopravanzato dapprima il compagno di marca Lorenzo (oggi molto meno brillante rispetto a ieri, quando riuscì a trovare la pole position, fino all’inglorioso epilogo nella sabbia a 4 giri dalla conclusione) per poi mettersi nel mirino Stoner e Pedrosa, impegnati in un tentativo di fuga. L’australiano, però, è stato ben presto cannibalizzato dopo un tentativo di sorpasso ben rintuzzato nel curvone che conduce al rettilineo finale (lo stesso che fu teatro della famigerata “spallata” di Rossi a Gibernau), mentre “Camomillo”, oggi padrone di casa, procedeva del proprio ritmo dando l’impressione di poter resistere.
Così, invece, non è stato, tanto che a – 10 (giri) dalla conclusione Rossi trovava – senza troppa difficoltà – il varco buono dopo aver ricucito uno strappo che cominciava ad attestarsi sull’ordine dei 2”, fino alla cavalcata conclusiva. Un Gran Premio senza troppe emozioni si concludeva con il ritorno di Valentino alla vittoria, alla leadership mondiale ed alla simpatica scenetta celebrativa, che oggi ha avuto per oggetto un gabinetto chimico dove andare ad espletare le proprie funzioni fisiologiche proprio come 10 anni addietro. “Dovevo festeggiare il decennale”, la giustificazione di Rossi. Da segnalare, per l’Italia, il buon quinto posto di Marco Melandri davanti a Capirossi e Dovizioso, ottavo dopo un’innocua escursione sulla sabbia.
3 commenti su “MotoGP, Jerez: Rossi, successo e leadership mondiale”