Dopo appena un mese di suspance, si chiude la soap opera che ha visto il triangolo amoroso tra Valentino Rossi, la Ducati e la Ferrari. Alla fine il nove volte campione del mondo ha deciso di rimanere alla Yamaha, rinunciando alla corte del team di Borgo Panigale – che sognava di vincere il mondiale con il pilota di Tavullia – e a quella della scuderia del Cavallino che non ha mai nascosto di voler portare Rossi in Formula 1. A margine della premiazione per il riconoscimento “Eccellenza italiana nel mondo” ricevuto da Giacomo Agostini, recordman di vittorie nel motomondiale – il pilota di Tavullia ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di lasciare il suo attuale team di MotoGP. “E’ molto difficile che possa guidare una Ferrari – ha detto Valentino –. Anzi, penso proprio che non accadrà mai”. Ed ecco quindi chiudersi le porte della F.1, un sogno che per Rossi si è realizzato con le prove su pista della Ferrari (l’ultima a gennaio al Montmelò). E la corte della Ducati? “Capisco che stiamo parlando del made in Italy – continua il pilota di Tavullia –, e che il binomio Rossi-Ducati sarebbe perfetto, ma per me la Yamaha è una famiglia e non si deve dimenticare che il reparto corse ha sede a Milano. Il mio futuro rimane in Yamaha”. Adesso si attende il rinnovo del contratto che scade a fine stagione, sempre che durante il campionato non accada qualche cosa che possa far cambiare idea a Rossi. “Non ci saranno problemi per rinnovare il contratto” ha poi tagliato corto il pilota della Yamaha che in carriera ha vinto 103 Gran Premi e insegue il record di Agostini (122). Intanto c’è da pensare a conquistare il decimo titolo mondiale: “Stoner è l’avversario più scomodo, perché Lorenzo non sta bene e avrà bisogno di qualche gara per riprendersi. Ma non sottovalutate Spies”.