Oramai non ci sono più dubbi: Jorge Lorenzo è l’assoluto dominatore e protagonista di questo Motomondiale 2010: anche quest’oggi infatti, sul circuito di Montmeló nel Gran Premi Aperol de Catalunya, é arrivat l’ennesima dimostrazione di forza dello spagnolo del team Fiat Yamaha. I numeri parlano chiaro: cinque vittorie consecutive, anticipate da due secondi posti in sette gare, sono la prova provata di un’annata perfetta, dominata sotto tutti i punti di vista, ma che purtroppo perde inevitabilmente qualcosa con l’assenza del Campione del Mondo in carica Valentino Rossi. “Sono veramente stanco, la corsa è stata dura” ha detto lo spagnolo a fine gara. “Il caldo faceva scivolare la moto soprattutto all’anteriore e fin quando Dovizioso mi è stato attaccato non è stato facile gestire la cosa. Poi, fortunatamente per noi, Andrea è caduto e io sono potuto andar via abbastanza facilmente“.
Sul podio finiscono anche la Honda di Dani Pedrosa e la Ducati Casey Stoner. alla vigilia lo spagnolo del team Repsol Honda sembrava avere i numeri e le possibilità di mantenere il ritmo di gara per poter lottare con Lorenzo per la vittoria finale, ma questa volta la partenza, da sempre un punto di forza del numero 26, lo tradisce: Pedrosa infatti, finisce molto lungo alla prima curva ed è costretto a rimontare almeno sette posizioni, prima di ritrovare il treno dei primi: troppe per poter sperare di rientrare anche sul leader del mondiale.
Per l’australiano della Ducati invece, é stata l’ennesima gara atipica: il numero 27 aveva infatti fatto vedere buoni tempi per tutto il fine settimana, warm up compreso, ma in gara non é riesciuto a confermarsi sugli stessi livelli, e solo la caduta di Dovizioso nel finale, gli permette di salire sul terzo gradino del podio, il secondo consecutivo della stagione. Un segnale comunque importante per la casa di Borgo Panigale che piazza il suo secondo pilota, Hayden, in ottava posizione.
Menzione speciale va però fatta per Andrea Dovizioso, unico pilota in pista capace di mettere per davvero i bastoni tra le ruote a Lorenzo. L’italiano infatti, ha lottato dall’inizio alla fine: partito sesto, superato prima Stoner e poi lo stesso numero 99, se l’è giocata fino all’ultimo. Poi, evidentemente sempre al limite per rimanere davanti, cade e paga a caro prezzo una gara sin lì generosissima, chiusa in 14ª posizione.
Ancora una volta bene il francese Randy de Puniet che completa le prime quattro posizioni e si conferma miglior pilota privato con 10 punti di vantaggio su Ben Spies oggi sesto. Da sottolineare anche la prova finalmente positiva delle Rizla Suzuki che chiudono con la quinta posizione di Álvaro Bautista e la settima di Loris Capirossi. Che stia dunque cambiando il vento? Infine da registrare le cadute di Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) e Aleix Espargarò (Pramac Racing) che lasciano spazio a qualche rammarico per due piloti in gran forma. In particolare l’italiano esce di scena mentre controllava ampiamente la sesta piazza.