Shoya Tomizawa, il centauro morto domenica durante la gara del Motomondiale della Moto2 in seguito ad un terribile incidente sulla pista di Misano, sarà ricordato ufficialmente in una cerimonia che si svolgerà al circuito di Motegi, in Giappone, in occasione del MotoGp del 3 ottobre prossimo. Lo ha annunciato il quotidiano Sports Nippon, secondo cui gli organizzatori della gara e il gestore del circuito, Mobility Land, starebbero valutando il modo migliore per rendere omaggio allo sfortunato motociclista, scomparso ad appena 19 anni e mezzo. Tra le opzioni allo studio, quelle di osservare anche un minuto di silenzio e di una cerimonia ufficiale.
Intanto, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, Edio Costantini, è voluto anch’egli intervenire sulla morte del motociclista Tomizawa a Misano, ha affermato: “Cos’è il valore della vita di un atleta di fronte allo spettacolo sportivo? Nulla. Lo abbiamo constatato, ancora una volta, domenica scorsa davanti alla morte in diretta del giovanissimo Shoya Tomizawa sulla pista del circuito di Misano Adriatico. Una pagina amara di sport calpestata e immolata alla causa dello spettacolo. La settimana scorsa ci interrogavamo sul senso della morte di un ragazzino di appena 13 anni, Peter Lenz, alla guida di una moto da professionista in una gara di contorno al Gran Premio di Indianapolis. Oggi ci chiediamo se ha un senso continuare una gara come se niente fosse, quando c’è un ragazzo a terra che ha perso la vita“.
Intanto, come riportato già ieri, Paolo Giovagnoli, procuratore della Repubblica di Rimini, ha aperto un’inchiesta per piena luce sull’accaduto. Una vicenda certamente drammatica, ma che potrebbe nascondere degli elementi che sarebbe giusto far emergere, perché nulla resti intentato. In ogni caso un dramma che si è consumato in pista e che vede coinvolti, oltre allo sfortunato Tomizawa, anche De Angelis e Redding, incolpevoli protagonisti di una giornata che difficilmente dimenticheranno.