Se ne parla sempre poco degli outsiders e men che meno si è soliti raccontare emozioni, gesta e pensieri dei piloti giovanissimi che affollano le piste. Motivo per cui crediamo sia opportuno dare spazio all’italianissimo Niccolò Canepa, genovese classe 1988, che dopo aver vinto la Coppa del Mondo Superstock 1000 con la Ducati 1098 del Ducati Xerox Junior Team (anno 2007), si è accasato nel 2009, dopo un anno da collaudatore del Team Ducati Corse, nel Motomondiale nella MotoGP nel Team Pramac Racing in sella ad una Ducati Desmosedici.
Numero 88, come l’anno della nascita, e coppia fissa con Mika Kallio. E’ stato lui, che si sta facendo le ossa gara dopo gara, a presentarsi in sala conferenze per la conferenza stampa in vista del prossimo impegno. La MotoGp sbarca ad Assen per l’Alice TT Assen che si terrà sabato prossimo 27 giugno. E’ proprio il 21enne, che identifica Assen con un circuito particolare perchè è il primo su cui ha corso in terreno internazionale, a raccontare cosa ricorda della sua prima esperienza.
“Mi ricordo che correvo con la Kawasaki Bertocchi, eravamo tantissimi in pista, più di 30 se non ricordo male, ed ho concluso al 22esimo posto. Non male per un esordiente di soli 16 anni. Che emozione pensare a 5 anni fa: ero un ragazzino alla prima esperienza all’estero ed ora ci torno nella massima serie. A quei tempi non ci avrei mai pensato, naturalmente è l’obiettivo di tutti i piloti arrivare in MotoGP, ma se ora mi guardo indietro mi fa ancora strano. Ho fatto molti sacrifici per arrivare qui e so che non è ancora finita. Sto cercando di usare al meglio questo mio primo anno per apprendere questo nuovo mondo. Non è stato facile all’inizio ambientarsi, ma il tempo è tutto dalla mia parte. La mia miglior prestazione su questa pista risale al 2007 quando mi sono laureato Campione del Mondo Superstock 1000. Correvo con la Ducati ed ho terminato la gara in sesta posizione. È un circuito che mi piace molto, anche se con le ultime modifiche ha perso un po’ del suo fascino e della sua unicità”.
Chiosa finale relativa al suo approccio con la classe regina del motociclismo mondiale.
“Non potevo aspettarmi di arrivare nella MotoGp ed essere subito tra i più veloci. Sto imparando gara dopo gara ed è questo ciò che più importa. Penso che al Mugello, unica pista che conosco davvero, si sia visto il mio valore. Proverò a ripetermi presto, chissà già ad Assen. Non sarà facile perché comunque ci correrò con una moto completamente diversa da quella usata qui l’ultima volta due anni fa”.
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