Come si può vivere una eccitante avventura a bordo della propria moto enduro senza percorrere grosse distanze e senza ricercare percorsi troppo pericolosi e fuori dalla nostra portata? Semplice, basta recarsi presso la vecchia ferrovia Capranica-Civitavecchia, il cui tracciato sembra adattarsi perfettamente alle nostre richieste.
Una ferrovia mai utilizzata (e su questo potrebbero intervenire gli inviati di Striscia la notizia, ma non è questo il motivo del nostro interessamento), un tracciato in terra battuta per lo più ancora piuttosto percorribile, che incontra lungo il suo percorso vecchie stazioni abbandonate, tunnel al buio e paesaggi mozzafiato.
Non stiamo raccontando il trailer di un vecchio film western, ma ciò che potreste vedere coni vostri occhi e per di più in sella alla vostra enduro. Poiché il tracciati prevede delle strettoie, è preferibile non portare borse o sacche laterali a seguito. Inoltre, a meno che non siate già esperti di questo tipo di escursione, vi consigliamo di viaggiare ognuno su una moto (sconsigliato dunque percorrerlo in due sulla stessa due ruote).
Partenza dalla stazione ferroviaria di Capranica, provincia di Viterbo. Arrivati al parcheggio della stazione, si prosegue sulla destra, dopodiché, percorso qualche centinaio di metri, si svolta ancora a destra verso il passaggio a livello che si vede dalla strada, lo si oltrepassa, e si imbocca lo sterrato il cui accesso appare semiostruito da due grandi massi.
Dopo un primo tratto un po’ impervio, il percorso si apre, dritto come un fuso, su uno sterrato facile e veloce che vi condurrà, d’un soffio, alla stazione di Barbarano, solo la prima delle vecchie stazioni abbandonate e ricche di fascino che si incontrano lungo il percorso: autentiche suggestioni di archeologia post-moderna.
Lungo il percorso, tunnel al buio vi porteranno come in un’altra dimensione, ma voi restare sempre con i piedi a terra, pardon, sui pedali. Massima attenzione, specie in questo tratto. Usciti dal tunnel, si apre lo spettacolo della natura con paesaggi degni del miglior Tolkien: tra uno sterrato e l’altro, dovrete oltrepassare degli ostacoli, facilmente aggirabili.
Dopodiché, eccovi arrivati alla stazione di Monteromano nei cui pressi si trova il suggestivo ponte di ferro sul fiume Mignone. Bisogna guadarlo per proseguire, c’è il modo per farlo ma non vi sveliamo tutti i trucchi, altrimenti che divertimento c’è? Se non ve la sentiste di proseguire oltre, nei pressi della stazione di Monteromano, un veloce sterrato vi condurrà sulla strada provinciale 42, dalla quale potrete raggiungere velocemente la Via Cassia. Altrimenti, tornate indietro e ripercorrete tutto al contrario.