Iniziativa a cui vale la pena dare spazio, sperando che la stessa venga ripresa in maniera speculare nel corso di questi mesi anche da altri soggetti istituzionali. Le difficoltà economiche di questi periodi sono arcinote, le famiglie faticano e le imprese chiudono. Che a giungere in soccorso siano gli enti governativi, pare un dovere essenziale.
Tornano gli incentivi per bicilette e motocicli con gradevoli sorprese: tra tutte, bici gratis agli ultrasessantenni a basso reddito; dai 200 ai 2.000 euro per l’acquisto di un motociclo (o triciclo o quadriciclo) ecologico.
Festa tricolore? Per ora no: l’iniziativa è discrezionale e viene portata avanti dalla Regione Lombardia.
I fondi, 3 milioni 230 mila euro stanziati e disponibili fino ad esaurimento, sono destinati ai cittadini residenti nella zone critiche A1 (quasi tutti i capoluoghi con i comuni limitrofi) e A2 (comuni della fascia mediana della pianura) e alle imprese ed enti con sede nelle stesse aree (500 comuni circa in tutto) per la rottamazione dei vecchi ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1 o l’acquisto di mezzi nuovi a nullo o basso impatto ambientale (elettrici, ibridi o euro 3).
Ancora: contributo di ottanta euro a chi rottama un ciclomotore o motociclo euro 0 o euro 1 anche senza acquistare un mezzo nuovo. Iniziativa, questa, portata avanti con la collaborazione di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).
Ad illustrare il progetto, lo stesso governatore lombardo Roberto Formigoni – tra le altre cose, già designato da Silvio Berlusconi quale prossimo candidato al ruolo di leader della Lombardia – che ha presentato l’iniziativa con enorme entusiasmo, aprendo spiragli affinchè possa diventare appuntamento fisso dell’annualità dei milanesi:
“Grazie all’accordo con le queste associazioni, i prezzi dei veicoli nuovi resteranno bloccati sino alla fine dell’anno. Il contributo, cumulabile con altri incentivi, verrà accreditato direttamente sul conto corrente dell’acquirente, il che eviterà percorsi burocratici fastidiosi per i cittadini”.
Per chiunque necessitasse di avere ulteriori informazioni, il consiglio è quello di consultare il sito www.ors.regione.lombardia.it.