Le moto sono oggetti che fanno sognare. Hanno colori e suoni diversi, hanno forme che rivelano l’ispirazione di chi le ha concepite. A volte queste creazioni sono autentici oggetti d’arte motoristica che trasformano il progettista in artista. Lo pensano i referenti del gruppo Cagiva.
Nata nel 1978, l’azienda produce una gamma di modelli stradali da 125cc a 1000cc caratterizzata da un favorevole rapporto fra contenuti tecnici – stilistici e prezzo. In venticinque anni di storia il marchio Cagiva ha siglato imprese sportive come le vittorie conquistate nel mondiale GP 500 da Eddie Lawson e John Kocinski o i trionfi nella Parigi Dakar e nel motocross. Anzi, pare doveroso ricordare che Cagiva ha scritto pagine indimenticabili della storia del Motocross nazionale e mondiale negli anni d’oro della specialità. Evoluzione dalla base stilistica e tecnica della Planet, la Raptor 125 deve il suo nome all’introduzione di alcuni stilemi ereditati dalle sorelle maggiori, come il faro anteriore, la nuova sella ridisegnata per il passeggero ed il manubrio della V-Raptor.
Nuovo è anche il parafango anteriore caratterizzato da un profilo più avvolgente ed il porta targa di derivazione X-Raptor. Tecnicamente la Raptor 125 riceve un nuovo impianto di scarico dotato di silenziatore estraibile ed un nuovo leveraggio della sospensione posteriore che determina una distribuzione dei pesi più concentrata all’avantreno. La Raptor 125 è caratterizzata da una ciclistica molto raffinata con soluzione tecniche ereditate dalle sorelle di maggior cilindrata. Un esempio è dato dalla sospensione posteriore, dotata di un cinematismo progressivo sul quale agisce un ammortizzatore Sachs regolabile nel precarico molla.
Tipica della produzione Cagiva di minor cilindrata è la presenza della manopola che aziona la riserva carburante, pratica nell’utilizzo e perfettamente accordata al design della Raptor. IL faro anteriore tondo e’ di rigore su una naked. A questa regola non sfugge la Raptor 125 dove tale elemento è sostenuto da due supporti verniciati in tinta con la carrozzeria. A rendere ulteriormente gradevole la vista frontale contribuisce lo strumento inserito in un anello cromato di rara eleganza. In questo contesto si inserisce anche il manubrio che, grazie alle sua piatta conformazione, contribuisce a dare un’immagine anche sportiva ad una moto estremamente elegante.