Anche la politica coinvolge il mondo della moto, e così il passaggio di consegne di Valentino Rossi alla Ducati, ha lasciato perplesso pure i nostri onorevoli, in particolare l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi da tempo appassionato di Moto Gp, che si è detto molto sorpreso. “Da tifoso e appassionato sono felice, ma ho qualche dubbio per la carta di identità di Valentino Rossi, in ogni caso vediamo come se la caverà in pista con una nuova moto. Un pilota italiano alla guida di una moto italiana, era l’idea che secondo me doveva pensare anche il mondo delle F1, ad esempio la Ferrari, ma Maranello considerano troppo rischioso puntare su un italiano. In Formula Uno sarebbe un’accoppiata ancora più spettacolare.”
Ducati
Graziano Rossi:”Con il passaggio alla Ducati, più facile per Valentino arrivare in Formula 1″
Graziano Rossi, il papà del grande Valentino Rossi, annuncia come il trasferimento del Dottore alla Ducati, possa avvicinare il figlio al mondo delle 4 ruote in Formula 1. “Valentino oggi non è in grado di smettere di fare il motociclista, è integro a livello di motivazioni, ma quel sogno è tutt’altro che svanito, anzi. Se tra 3-4 anni volesse arrivare in F.1, quale via migliore della Ducati? Questo passaggio mi sembra un grosso passo avanti’’. Il Papà Rossi spiega come è avvenuto il passaggio di consegne dalla Yamaha alla Ducati. “Erano 4 anni che ci stava pensando, quando scelse la Yamaha i tempi non erano maturi. Ora ha gli ingredienti per scrivere un’altra pagina della sua straordinaria carriera”. Infine il pensiero va al futuro, il papà Rossi è convinto che il futuro sarà ancora più positivo. “Valentino è un ragazzo con la testa a posto, se ha fatto questa scelta è perché se la sentiva, non di certo per una questione economica”.
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Ducati, la prima intervista di Valentino Rossi:”ho cambiato perchè avevo bisogno di nuovi stimoli”
Eccolo il grande giorno di Valentino Rossi in Ducati è arrivato. Nel momento della conferenza stampa, il campione di Tavullia ha riservato parole dolci e amare per Yamaha che è stata sua compagna per molti anni, prima di dare il benvenuto alla casa italiana, con la speranza del grande salto della Formula 1. “All’inizio dell’anno ho dovuto pensare più seriamente a cosa fare in futuro: la Ducati mi cercava da tanto tempo, così sono andato a parlare con l’ingegner Filippo Preziosi (direttore tecnico di Ducati corse, ndr), che conosco da tanto tempo. Ho trovato in loro una grandissima motivazione ad avermi sulla Desmosedici e, soprattutto, il mio lavoro in Yamaha mi sembrava terminato”. Vale ripercorre la vicenda da un inizio lontano. “ Nel 2004, in Yamaha mi volevano a tutti i costi e insieme abbiamo fatto un grande lavoro. Abbiamo migliorato la M1, ha una moto vincente e due piloti come Lorenzo e Spies, soprattutto lo spagnolo, che va forte. La situazione è cambiata tanto, non sono più così fondamentale qui. Alla mia età e dopo aver vinto così tanto hai bisogno di motivazioni, di una bella atmosfera, di un ambiente sereno: mi è sembrato che potessi avere tutto questo più in Ducati che in Yamaha”. Tra le cause dell’addio alla Yamaha la situazione del presidente corse della casa giapponese, Masao Furusawa. “Per me è lui il numero uno di Yamaha, è con lui che ho sempre discusso di questioni tecniche e non solo. A fine stagione andrà in pensione, verrà a mancare una figura importante della mia storia in Yamaha. Dall’altra parte ho trovato Preziosi, che mi sembra un po’ il Furusawa del 2004: mi ha voluto a tutti i costi, ha voglia di lavorare con me”. Infine un pensiero ai tifosi, e a quelli italiani che glielo chiedevano con grande attesa di poter passare ad una moto italiana. “Credo che in molti saranno contenti. In questi mesi, tutte le volte che andavo al bar a prendere un caffè, o a comprare il giornale, o da qualsiasi parte, tutti mi dicevano: “allora, quando vai in Ducati?”».«Sinceramente è stata una scelta molto graduale e più passa il tempo e più mi sembra di aver preso la decisione giusta. Ma non ho cambiato perché c’è Lorenzo: come ho detto, avevo bisogno di una nuova sfida e di un atmosfera differente. E in Yamaha il mio lavoro era finito».
Ducati, il presidente Gabriele Del Torchiò dà il benevenuto al Dottore:”Con lui abbiamo fatto il colpo del secolo”
“Il colpo Ducati è stato di quelli importanti, il più prestigioso del secolo”, con queste parole il presidente Gabriele Del Torchio ha dato il benvenuto a Valentino Rossi che ieri ha annunciato il suo addio alla Yamaha. “Siamo particolarmente felici di poter annunciare che dal 2011 Valentino Rossi sarà con noi. Un binomio di eccellenza nel panorama motociclistico mondiale, coerente con la nostra caratteristica di azienda italiana, portabandiera dei valori “made in Italy”, che trovano nella tecnologia, nel design e nella sportività gli elementi distintivi e la chiave del successo”. La chiave di svolta è stato l’ingegnere Preziosi che un amico di Valentino, è’ una storia lunga, iniziata molti mesi fa. L’accordo l’abbiamo raggiunto a giugno, ma soltanto un paio di giorni fa è stato firmato. Chi sarà il suo secondo pilota, la risposta è semplice:”siamo in trattativa con Nicky Hayden, ma vedremo”.
Ufficiale, Valentino Rossi alla Ducati
Si attendeva per Ferragosto la notizia che scombussola già quest’anno la prossima stagione di MotoGp. Con una notizia pubblicata sul proprio sito, infatti, la Ducati ufficializza il passaggio di Valentino Rossi presso la scideria di Borgo Panigale. ‘Rossi è ufficialmente rosso’, la scritta che campeggia sul sito italiano; ‘Rossi is red’ sta scritto su quello inglese. Rossi ha firmato con la Ducati un contratto di due anni.
Accessori Rizoma per Ducati Multistrada 1200
Rizoma tiene molto alla Ducati ed in particolare alla Multistrada 1200 fornendole nuovi parti speciali per renderla ancora più competitiva e speciale. Un’importante novità riguarda il portatarga, dotato di un sottocoda che non interferisce con il montaggio delle borse laterali.
Poi abbiamo gli specchi retrovisori. Il montaggio è facilitato dal lavoro del braccetto, e sono in vendita a 149,00 euro.
Le leve freno e frizione regolabili sono disponibili in tre colori al prezzo di 169,00 euro. Proseguiamo con la piastra blocca manubrio da 99 euro, e chiudiamo con i contrappesi del manubrio, che sono disponibili in cinque colorazioni anodizzate e costano 49,00 euro.
Ducati fa festa a Bologna: due moto in mostra fino a ottobre
La città di Bologna è stata scelta per la sua creatività, cultura e innovazione tecnologica, dalla casa Ducati, che nel weekend presso il Padiglione Expo di Shangai, metterà a disposizione dei visitatori due moto per tre mesi. Le due ruote scelte sono per questo periodo, il Monster 696 e la Superbike 848, a settembre, la Superbike 1198S Corse Edition e l’Hypermotard 796, ottobre, la Multistrada 1200 e lo Streetfighter. Si tratta di una kermesse organizzata in concomitanza con la settimana dell’Emilia Romagna all’Expo cinese, Ducati ha instaurato i rapporti con la Tongji University, il Design Center e la Regione. Proprio per questo dal 13 al 30 Settembre organizzerà una mostra interamente dedicata al mondo Ducati. Si prevede una grande affluenza di pubblico, l’apertura è praticamente dalle 9,30 alle 22,30, e si spera di superare 1 milione di persone presenti nello stand di Bologna.
Scarpe Puma per Ducati: En Route LT e Lifestyle 1198 ST
Nuova collezione in arrivo delle scarpe Puma per la Ducati. Il modello En Route LT Ducati, in particolare, è ideale sia per chi va in moto ogni giorno sia per chi la usa solamente nel tempo libero. Una scarpa molto leggera e casual, con la suola realizzata in gomma antiabrasione, mentre il fianco è personalizzato un piccolo slider metallico. Allestita con inserti di cuoio e pelle scamosciata, per una perfetto e comodo funzionamento dell’uso del piede. Il modello En Route LT Ducati è disponibile in tre colori: bianco, giallo e nero ad un prezzo di 100 euro. Un altro modello è la scarpa Lifestyle 1198 Ducati ST, che rispecchia la tendenza della moda sportiva ed è molto resistente nonostante l’uso. Il suo prezzo al pubblico è di 85 euro.
Ducati Evo 848 Superbike, potenza da 134 a 140 CV
Ducati dopo la sua 848 ha pronto un nuovo prodotto adatto per le superbike di cilindrata medio- maxi. Si chiama 848 Evo, la cilindrata resta invariata, ma la potenza aumenta da 134 a 140 CV con un peso di 168 kg, che consente di raggiungere levate prestazioni.
Il risultato è stato ottenuto con ritocchi alla centralina, all’iniezione elettronica e al sistema di aspirazione/scarico. Importantissime in dotazione, le pinze monoblocco Brembo e il nuovo ammortizzatore di sterzo, mentre sospensioni e cerchi restano identici alle precedenti versioni.
Ducati 2012, con che nome?
Ducati ha già in serbo la nuova Superbike del 2012. Il motore rimarrà un bicilindrico ma la configurazione potrà essere definita a V anziché a L dato che l’angolo di 90° sarà ruotato all’indietro.
La distribuzione con sistema desmodromico, passerà ad una evoluzione per raggiungere regimi di rotazione e potenze ai motori 4 cilindri, sia del comando degli stessi alberi a camme.
Per gli altri particolari tecnici bisognerà aspettare ancora un po’, anche per sapere il nome del modello, ma da voci di corridoio sono già diversi i nomi selezionati, da Ducati 1199 a Superbike.
Ducati Multistrada 1200 sbanca il Pike’s Peak (Colorado)
Il circuito di Pike’s Peak negli Usa, ha visto il trionfo della Ducati Multistrada 1200. Un percorso tortuoso sulle montagne e con diverse salite, nella classica che si svolge ogni anno in Colorado.
Un risultato che conferma la sportività di una moto attrezzata soprattutto per grandi prestazioni. L’ha portata al primo posto lo statunitense Greg Tracy, autore di un’ottima partenza e staccando tutti, arrivando così al traguardo su un percorso tortuoso e irto di difficoltà, svoltosi a 4300 mt sul livello del mare.
Ducati Mega Monster Roadster
La Ducati continua a sfornare moto Roadster puntando sulla meccanica e nuovi sviluppi dell’elettronica.
E’ la Mega Monster Roadster, composta da un traliccio ricco di bulloni con piastre in alluminio, sospensione posteriore monobraccio ed impianto frenante “racing.
L’elemento fondamentale che raggiunge ogni livello di tecnologia è l’acceleratore elettronico RbW, molto potente, con gli scarichi che fuoriescono dal lato destro e da una ruota posteriore che dovrebbe andare ben oltre i 200 mm.
Per quanto riguarda il prezzo ancora non c’è nulla di ufficiale e quindi ne parleremo non appena la casa avrà scoperto la sua maschera.
Moto Gp, Yamaha: Rossi andrà alla Ducati, accordo raggiunto secondo Motorcyclenews. Burgess: “Spero resti qui”
Ci risiamo. “Valentino Rossi è ad un passo dalla Ducati”. Secondo quanto riporta l’importante magazine inglese “Motorcyclenews”, l’accordo sarebbe stato addirittura raggiunto sulla base di 7.5 milioni di euro a stagione per i prossimi campionati 2011 e 2012 e potrebbe essere annunciato niente di meno che durante il prossimo weekend a Barcellona, in occasione dell’imminente Gp di Catalunya. Una fonte anonima all’interno del paddock della MotoGp ha confermato: “Il passaggio di Rossi alla Ducati era impensabile un mese fa, ora è cosa fatta. Ne sono sicuro al 100%”.
Il fenomeno di Tavullia, attualmente fuori dal Mondiale per l’infortunio del Mugello, sembra essere molto attratto dalla possibilità di chiudere una carriera da sogno in sella ad una moto italiana. Ma oltre a ciò, un futuro passaggio in Ducati porterebbe il “Dottore” a diventare il primo pilota della storia della classe regina a vincere il titolo con tre scuderie diverse, dopo averlo già fatto con Honda e Yamaha. Questo trasferimento però, nel caso vedesse la luce, dovrebbe portare ad una reazione a catena sul motomondiale senza precedenti: Lorenzo resterà alla Yamaha con Spies compagno di squadra; Stoner andrà ovviamente via dalla Ducati per passare alla Honda, dove sarà compagno di squadra di Pedrosa e Dovizioso. Anche se difficilmente il pilota spagnolo vorrà convivere con Valentino nella stessa squadra.
Ma mentre le voci di un possibile passaggio di Rossi alla Ducati si fanno sempre più insistenti, c’è chi sceglie di andare controcorrente: come fa ad esempio Jeremy Burgess che vorrebbe il pilota italiano ancora in Yamaha nel prossimo futuro. Il celeberrimo capotecnico del pesarese, che è stato campione del mondo anche con Wayne Gardner e Mick Doohan, oltre ad essere capotecnico di Freddie Spencer e meccanico di Randy Mamola spera infatti che il binomio Rossi-Yamaha continui. “Il mio piano è vedermi lavorare con Valentino in Yamaha fino a che non smette di correre con le moto – ha detto Burgess a MCN – Ho anticipato per un po’ che Valentino avrebbe rinnovato il suo contratto o sarebbe andato alla Ferrari in Formula 1, ma non so se qualcosa è cambiato. Mi piace lavorare in Yamaha ed è stato il periodo più piacevole della mia intera carriera nei GP. Non vedo alcuna ragione per cambiare e spero che Valentino continui i llavoro di 7 anni di successi”.
Moto Gp, Catalunya: la Bridgestone userà il pneumatico asimmetrico anche in gara
Dopo Assen é già tempo di tornare in pista. Precisamente in Spagna, come se Formula 1 e MotoGp si dessero il cambio. Il circuito di Catalunya, che domenica prossima 4 luglio ospitera’ il settimo appuntamento del Campionato del Mondo della MotoGP, presenta delle caratteristiche tecniche molto particolari e viene considerato dalla Bridgestone, come uno dei piu’ impegnativi della stagione per il consumo dei pneumatici.
Con ben otto curve a destra, la maggior parte delle quali molto lunghe e veloci, e solo cinque curve a sinistra da percorrere invece a velocita’ ridotta, il tracciato finisce per provocare un’elevata sollecitazione da parte della spalla destra del pneumatico posteriore. La spalla destra, infatti, e’ per questo motivo sottoposta a pesanti carichi in piega che innalzano la temperatura di utilizzo.
Al contrario invece, la spalla sinistra finisce per essere meno sollecitata, ma deve comuqnue avere lo stesso un rendimento ottimale sepur con un range di temperature inferiori. Considerando la configurazione del tracciato e le alte temperature previste nel weekend, Bridgestone portera’ nuovamente un pneumatico posteriore asimmetrico, utilizzato gia’ quattro volte in questa stagione. Lo scorso anno per la prima volta la Casa giapponese aveva messo a disposizione dei team il pneumatico asimmetrico al posteriore.
Ecco perché il pneumatico asimmetrico in questa precisa circostanza, é la scelta di gomme non solo migliore ma del tutto obbligata. “Combinando infatti la spalla destra del pneumatico posteriore con mescola dura o extra dura, per una maggiore resistenza alle temperature più elevate, con la spalla sinistra con mescola morbida da utilizzare nelle curve a sinistra più lente, il pneumatico asimmetrico è in grado di garantire un elevato livello di aderenza e feeling di guida nell’intero giro“.
Ricordiamo che nella scorsa edizione, la temperatura della pista raggiunse la temperatura di ben 52°C e tutti i piloti avevano optato per l’utilizzo della mescola dura per l’anteriore e per la mescola extra dura per il posteriore. Anche e soprattutto per questo, quel gran premio fu caratterizzato da un’entusiasmante lotta, che si decise solamente all’ultima curva tra i due piloti del team Fiat Yamaha, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. I due compagni di squadra tagliarono il traguardo con un distacco inferiore a un decimo, seguiti da Casey Stoner (Ducati Marlboro), che precedette Andrea Dovizioso (Honda Repsol).