Ducati, piccola Hypermotard 796 al prezzo di 9190 euro

Ducati presenta la Hypermotard 796, la piccola motard dallo sguardo aggressivo, 800 CC che erogano 81 CV a quasi 8000 giri al minuto capace di toccare i 100/110 km/h. Il motore è un bicilindrico raffreddato ad aria, mentre freni e sospensioni Brembo, con attacco radiale a quattro pistoncini all’anteriore, e un disco singolo da 245 mm di diametro al posteriore. La forcella Marzocchi USD con steli da 43 mm di diametro e un mono ammortizzatore Sachs L’ABS è offerto come optional, elemento valido per la sicurezza, l’Hypermotard 796 è disponibile in tre differenti colori: nero opaco, rosso e bianco opaco, al prezzo di partenza di 9190 euro.

Ducati 1199 Panigale, una potenza da brivido

Ducati rilancia la produzione con la 1199 Panigale dedicata agli amanti del brivido, dell’alta della velocità, insomma per chi ama il racing. La moto è composta da un motore bicilindrico potentissimo, che eroga 195 CV con 10650 giri, mentre la coppia è di 132 Nm a 9.000 giri, dati che fanno scendere anche il peso della moto che è di 164 kg. La moto è dotata di ABS sportivo, e da tutta l’elettronica completa di ultima generazione che va  dal Ducati Traction Control (DTC), Ducati Electronic Suspension (DES),Ducati Quick-Shift (DQS), il nuovo Engine Brake Control (EBC) Ducati di derivazione sportiva e il Ride-by-Wire (RbW). Curata con la massima cura l’aerodinamica per il telaio, mentre la carena è stata sviluppata per garantire l’integrazione con l’impianto di raffreddamento. La 1199 Panigale arriverà sui mercati a inizio 2012 in tre versioni – 1199 Panigale, 1199 Panigale S e 1199 Panigale S Tricolore,

 

MotoGP Ducati GP12: il nuovo telaio

La grande novità, lo si sa da tempo, è costituita dal nuovo telaio attorno al quale la Ducati punta ad allestire la moto migliore e metterla tra le mani di Valentino Rossi affinché si compia, nel 2012, il miracolo che non è avvenuto quest’anno: portare alla vittoria il binomio su due ruote più amato dalla penisola nel corso del campionato di MotoGP.

Si è detto dei proimi test in corso sul circuito di ValenciaRossi è ottimista – ma a illustrare le innovazioni della moto sfornata dalla Rossa è il direttore tecnico Ducati, Filippo Preziosi, intervenuto sul sito ufficiale del motomondiale:

MotoGP 2012 test Ducati-Rossi: dopo Valencia c’è ottimismo

Alcuni miglioramenti e la necessità di apportare ulteriori interventi per rendere la moto più affidabile di quel che è.

Dopo i primi test di Valencia in ottica MotoGP 2012, la Ducati e Valentino Rossi scelgono di guardare il bicchiere mezzo pieno che evidenzia i proghressi certificati dal centauro di Tavullia che è riuscito a percorrere 70 giri e recepire le prime sensazioni. La GP12 sperimentale con cui il Dottore ha chiuso con il sesto tempo complessivo, mostra virtù e margini di miglioramento ma si tratta, in ogni caso, di un buon inizio. Ha detto Valentino:

Ducati: “Simoncelli e il suo sorriso”

Cordoglio nel mondo del motociclismo. Cordoglio in Italia, a prescindere dal contesto. La morte di Marco Simoncelli vine ricoradata così dalla Ducati, che sul sito ufficiale ha postato un messaggio che ne evidenzia lo stato di incredulità e lutto.

“La Ducati, il team e i suoi piloti si uniscono al dolore che oggi ha colpito tutta la MotoGP e si stringono intorno alla famiglia, agli amici e al team di Marco Simoncelli che ha perso la vita in un incidente fatale durante il Gran Premio della Malesia. Ricorderemo sempre Marco per il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo grande cuore e per le emozioni che ci ha fatto vivere in questi anni. Era uno di noi”.

Dr. Rossi, ing. Ducati: i campioni hanno il dovere di non arrendersi

Siamo solo alle libere ma la Ducati rifila l’ennesima figuraccia, di rimando Valentino Rossi si appresta a mettere la faccia su un’altra debacle che pare annunciata. In Malesia non sarà diverso che altrove: più facile – lasciano intuire le prestazioni inanellate dalla Rossa a due ruote – che si tenda al peggioramento piuttosto che al miglioramento. Dice il cronometro dopo le prime libere: il Dottore ha chiuso i primi due collaudi a quasi 2 secondi e mezzo da Pedrosa.

L’elenco delle cose che non vanno è talmente lungo che a tirarlo fuori – ogni giornata che passa – ci vorrebbero sempre minuti in più. La moto, i rapporti di scuderia, l’umore, la mancanza di prospettive, l’approccio sempre più pesante, i dubbi che serpeggiano (strisciano!!) nelle menti degli uni (Ducati) e dell’altro (Rossi), i secondi lasciati per strada. Giro dopo giro.

Già. Cion tutti i secondi che ha perso per starda rispetto agli avversari, Rossi ci metterebbe insieme un quasi gran premio. Tanto basti a capitre come si avvia alla chiusura una stagione dal punto di vista sportivo drammatica e fallimentare. Nessuno l’aspettava così: nè Rossi nè gli uomini in rosso di Borgo Panigale. Ma così è andata.

Che guaio, mr. Doctor

I volti degli uomini Ducati parcheggiati ai box nel corso delle qualifiche del GP di Australia. Partiamo da lì e dallo sconforto visibile sul viso di Valentino quando, in quel box, ci ha riportato una motov incapace di lottare anche solo per la sufficienza minima. Altro che sei politico, il nove volte campione del mondo e Ducati proprio non vanno.

E, neanche fosse un’agonia, è sempre peggio. Gran premio dopo gran premio. Il quindicesimo posto e i due secondi rifilati da Casey Stoner a valentino – dalla Honda alla Ducati – sono motivo di forte rassegnazione. Peggio del previsto.

Ducati Multistrada 1200, scarico Zard da 1425 euro

Per tutti gli amanti della Ducati Multistrada 1200 che volessero personalizzare la propria moto con uno scarico di tutto rispetto, il consiglio ideale è Zard, al prezzo che passa dai 1650 euro, in promozione con sconto del 15% fino a scendere a 1425 euro. La scelta varia dal classico terminale singolo, disponibile sia con finitura in carbonio che in alluminio spazzolato, che dispone di una doppia funzione: rende meglio i giri del motore, e incrementa la potenza massima, ma non solo lo scarico è capace di limare di 4 Kg il peso rispetto all’impianto reale di serie. Lo scarico Zard è disponibile nella versione omologata e racing che lo rendono unico e soprattutto universale.

Ducati Street Fighter 848, da Novembre in vendita al prezzo di 12592 euro

Ducati dopo mesi di attesa ha finalmente svelato la sua nuova Bestia del prossimo anno, lo ha fatto presso l’Autodromo di Modena, dove è stata scoperta la Steetfighter 848 dal prezzo di 12592 euro, molto meno rispetto  alla sua sorella maggiore, che sarà disponibile sul mercato a partire dalla fine del mese di Novembre. Motore 848 Testastretta 11 che prosegue il lavoro svolto sulla Multistrada 1200 e la Diavel, con una ciclistica come dice anche la traduzione di una moto su strada da combattimento. La sua potenza può raggiungere i 132 CV ed una coppia da 9.5 Kgm, grazie all’innovativo diagramma di distribuzione. Il telaio è di color rosso come tradizione stile Ducati, ma ci sono anche alternative, il Fighter Yellow ed il Dark Stealth.

 

MotoGP, divorzio Rossi – Ducati: vedi alla voce share?

Rossi-Ducati, separatevi. No, Rossi-Ducati non separatevi più. Anzi, vabbè: fatelo. MotoGP, ancora focus: stavolta, la tv non trasmette. Semmai posta su web. E, recita la televisione – che su web diventa informazione on line – è il periodo in cui le cose tutte le cose sono facili. Ci si cerchi e ci si perda, ci si pigli e ci si lasci. Sarà mica l’influsso del buon constume diffuso di questi tempi? Fosse così, bhè. Proviamo a fare i Bagnasco della situazione.

Qualcuno invoca il divorzio allo stesso modo in cui il genere femminile lo faceva – con ragione da sottoscrivere – quando ancora non era consentito divorziare. Battaglie e lotte convinte, motivazioni da vendere, sottomissioni pressochè scontate. Perchè in più di un contesto dell’Italia a cavallo tra i Sessanta e i Settanta, il ruoo della donna era non solo marginale ma addirittura passava in ultimo piano. La conquista del 1974 ha rappresentato, di fatto, un passo ulteriore verso la civiltà dell’etica e della libertà. Ma come ogni strumento, ha efficacia solo se utilizzato in maniera opportuna.

Ora, suvvia, invocare a gran voce (campane e campanari lo stanno facendo in maniera certosina) la separazione tra Valentino Rossi e Ducati pare troppo: se non – diciamo così – per scarsa propensione alla fiducia (ci sono: i pessimisti sempre; ci sono, i voglio tutto e subito; ci sono, i farei qualsiasi cosa per non fare mai fatica), almeno per il fatto che il binomio made in Italy ci piace. Lo volevamo, lo abbiamo atteso: non può finire così. E’ anche questione di immagine, intesa nel senso e nell’accezione più elevata: dignità, storia professionale, carriera, tradizione. E dovere, perchè no, dovere morale nei confronti di milioni di persone messe lì apposta per attendere questo.

Che la Ducati e Valentino Rossi vincano insieme, che sfianchino l’asfalto di Jerez. Allora, se il gotha del giornalismo specialistico (o chi ne fa e ne ha fatto le veci) tenta di dire che forse è meglio vederli ciascuno per la sua strada; se in maniera neppure troppo velata si invitano i protagonisti a leccarsi le ferite, lasciar perdere e ricominciare altrove; se con motivazioni – perchè no – che hanno motivo di essere si ribadisce che l’una – la Ducati – è diventata il limite dell’altro – Valentino – e viceversa; ecco allora lasciate perdere.

Superstock Imola: trio Ducati azzurro sul podio: Petrucci, Giugliano e Canepa

E’ tutto azzurro il podio della Ducati nella Superstock di Imola, Danilo Petrucci ha vinto la gara 1000 FIM CUP, dopo essere passato in testa al terzo giro non si è più fermato fino al traguardo. Benissimo gli azzurri Davide  Giugliano secondo, ma che ha cullato a lungo il sogno di vincere dopo una ottima partenza, terzo posto Niccolò Canepa in altrettante gare. Chi ha deluso le aspettative è stato Lorenzo Zanetti che si è arreso una caduta alla fine del secondo giro. In classifica Giugliano comanda con 160 punti contro i 119 di Petrucci, due in meno di Zanetti. Nella prossima settimana Giugliano potrebbe laurearsi campione nella gara di Magny-Cours.  

 

Jerez, sviluppo Ducati Desmosedici GP12: il punto

No comment in casa Ducati, con la scuderia di Borgo Panigale che sceglie il silenzio nel corso dei test di Jerez de la Frontera, durante i quali la rossa sta preparando la Desmosedici GP12. La voglia di consegnare a Valentino Rossi una due ruote competitiva per la stagione 2012 della MotoGP è ovviamente enorme: a tal fine, l’intero team, chiamato a sessioni di lavoro straordinarie, sta garantendo il massimo impegno e procede nell’intento di portare a buon fine l’obiettivo.

Il Dottore, presente assieme a tecnici e ingegneri, non ha alcuna intenzione di fallire: è anche da leggersi in questo senso – per la delicatezza del momento – la bocca cucita cui ciascuno è stato chiamato. La sensazione è ovviamente una: qualora nel corso dei test non si riuscisse a venire a capo dei principali problemi che fanno capo alla moto, si rischierebbe di incappare nella seconda stagione fallimentare.

Agostini scettico su Ducati e Rossi: “Il prossimo anno? Non so”

Se Valentino Rossi e la Ducati, putacaso in simultanea, non sanno più vincere, è forse azzardato anche solo pensare che sia per un declino irreversibile. Pare verosimile ritenere che il Dottore sia a bocca asciutta non per demeriti suoi ma per via del fatto che la rossa italiana vive una stagione piena di problemi che andranno presto risolti. Uno a uno.

Impossibile pensare che, d’improvviso e dopo aver dato pesanti lezioni a ciascuno dei suoi avversari, il tavulliano abbia smesso di essere incisivo. Era, Valentino, e resta valore aggiunto: potrebbe essere la riflessione di ogni tifoso del centauro, invece a legittimare il pensiero è quel gran campione di Giacomo Agostini, professionista competente e oggettivo nelle sue riflessioni. L’ex iridato tricolore è giunto in sostegno di Rossi:

“E’ un momento molto duro per Valentino Rossi e per la Ducati. Lui per il momento con questa moto non si trova. Valentino è un grande pilota; non credo che abbia disimparato a correre nei tre mesi invernali, quindi credo che ormai sia un pò giù di morale, la moto non è quella che lui vorrebbe guidare, la Ducati non sa più cosa fare perchè continuano a cambiare”.

MotoGP Aragon, Rossi parte dai box

Warm up favorevole a Casey Stoner che, sul circuito di Aragon, conferma la maggiore velocità della sua moto metetndo nuovamente tutti a ruota.

Il quattordicesimo gran premio del motomondiale è i nastri di partenza e sembra prepararci all’ennesima sfida tra Stoner e uno Jorge Lorenzo voglioso di difendere con le unhie e con i denti il titolo iridato di cui è detentore.

Tra i due, Dani Pedrosa, staccato di oltre tre decimi durante il warm up. Al terzo posto l’americano Ben Spies su Yamaha a precedere la Honda Gresini di Marco Simoncelli e Lorenzo stesso.

Leggermente meglio di ieri Valentino Rossi, che ha chiuso in undicesima posizione che, al momento della gara, partirà dai box per avere cambiato il settimo motore.