Le prove libere del venerdì non avevano affatto mentito anzi, proprio in quella circostanza ci si era resi conto di almeno due fattori in grado di viaggiare in parallelo: il primo è che la voglia di Casey Stoner di mettere in archivio con un successo l’ultimo gran premio di MotoGP della carriera sul circuito amico di Phillip Island è talmente grande da far sembrare il pilota autraliano la bella copia di quello ammirato nelle ultime circostanze e renderlo parecchio simile al cannibale cui eravamo abituati lo scorso anno; la seconda è che questa Honda, in grado di rifilare distacchi eclatanti agli avversari, è con ogni probabilità inavvicinabile.