Moto Gp, Mugello: Lorenzo vuole il podio. Stoner per il riscatto. Dovi per stupire

Mugello_1_x_mailIl Mugello è il miglior circuito del mondo, insieme a Phillip Island“. Battere nel weekend Jorge Lorenzo, in quello che viene considerato il feudo motociclistico di Valentino Rossi, sarà tutt’altro che semplice. Lo spagnolo della Yamaha del team Fiat si presenta al Gran Premio d’Italia, quarto round del mondiale MotoGp, con la leadership del campionato conquistata grazie alle due vittorie consecutive ottenute sui circuiti di Jerez e Le Mans e al secondo posto arpionato nella prima prova in notturna del Qatar, sulla pista di Losail. Nel Gp del Mugello del 2009, Lorenzo si piazzò al secondo posto, alle spalle della Ducati di Casey Stoner, ma lo spagnolo rischiò non poco cadendo clamorosamente durante il giro di schieramento, dovendo così cambiare moto in tutta fretta. “Per il resto è stato quasi perfetto ed ero molto felice di salire sul podio“, ha ricordato il catalano. Ovviamente il pilota della Yamaha è il favorito alla vittoria: “Il mio obiettivo sarà quello di essere forte sin dal primo giorno e di riuscire a salire sul podio“.

Casey Stoner vuole un immediato riscatto, dopo un inizio di stagione davvero da dimenticare. Due ritiri ed un quinto posto in Spagna, mettono l’australiano già in gravissima difficoltà nella lotta per il titolo mondiale, con 59 punti di ritardo dal leader Lorenzo e quasi fuori dai giochi. “Ovviamente arriviamo al Mugello in un momento non positivo – ha detto il pilota della Ducati ma questa è la situazione e dobbiamo cercare di guardare avanti, gara per gara, senza pensare al campionato”. La moto però è sembrata piuttosto veloce: “Quello che mi interessa di più adesso è cercare di capire come risolvere i problemi che abbiamo avuto in diverse situazioni con l’anteriore. Abbiamo alcune cose da provare al Mugello e faremo del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo. La moto va bene e abbiamo il passo per lottare con i primi quindi dobbiamo continuare a lavorare”.

Galvanizzato dal terzo posto conquistato a Le Mans, Andrea Dovizioso si presenta in splendida forma al Mugello. “E’ una pista molto speciale per me. E’ davvero affascinante da guidare, è così impegnativa ed esigente e questo la rende affascinante. In più il sostegno dei tifosi è incredibile“. Dovizioso infatti, potrà contare sull’appoggio dei suoi fan, che si riuniranno alla Casanova Savelli. “Farò tutto il possibile per mettere su un bello spettacolo per loro questo fine settimana“, ha dichiarato il forlivese. In questo inizio di stagione il pilota della Honda ha conquistato ben due podi, l’ultimo dei quali giunto due settimane fa a Le Mans, dopo un intenso duello con il compagno di squadra Daniel Pedrosa. “Abbiamo avuto una buona gara, finendo abbastanza vicino alle due Yamaha. Se mi fossi qualificato più avanti avrei potuto ottenere un risultato ancora migliore. Quindi quel risultato ci fa ben sperare“, ha concluso.

Moto Gp, Lorenzo alla conquista del Mugello

n501598_lorenzo.box_0.original_bigIn tanti nelle ultime ore si stanno ponendo la stessa domanda: riuscirà lo spagnolo Jorge Lorenzo a conquistare anche l’Italia, dopo aver esteso il proprio dominio europeo già su Spagna e Francia? A quanto pare un obiettivo da Risiko più che da Campionato del Mondo, ma è fin troppo chiaro che chi vincerà più Gp in Europa avrà in mano la chiave per conquistare il titolo della MotoGP 2010. Al momento lo spagnolo vanta 9 punti sullo storico rivale Valentino Rossi, che a sua volta punterà ovviamente a difendere onori e glorie in territorio amico. Insomma Rossi sarà chiamato a difendersi vittorioso per ben sette volte consecutive dal 2002 al 2008, ma senza dimenticare che le “rosse” di Borgo Panigale e le Repsol Honda ufficiali, tradizionalmente arancioni, non vorranno mancare all’appuntamento con il primo gradino del podio. Primo rivale del duo Fiat Yamaha potrebbe però essere, a sorpresa, l’italiano Andrea Dovizioso, attualmente terzo in classifica generale e già sul podio in due occasioni in questa stagione. L’italiano vorrà fare bene per i supporter casalinghi e continuare nell’impresa di tenersi alle spalle il compagno di squadra Dani Pedrosa, che qui in MotoGP non ha mai vinto in carriera. Il binomio Nicky Hayden-Ducati Marlboro cerca invece il definitivo salto di qualità al Mugello e con tre quarti posti all’attivo, questo può significare solo podio. E se per l’americano rimane qualche dubbio sulle sue reali possibilità di correre al fianco dei top rider, non ve n’è traccia, purtroppo, dell compagno di squadra Casey Stoner, davvero sfortunato e in tilt in quest’inizio di stagione, ma trionfatore qui lo scorso anno. Il primo confronto avrà inizio nella giornata di venerdì con le prove libere del Gran Premio d’Italia TIM alle 13.55.

Moto Gp, Valentino scalda i motori in vista del Mugello

rossiValentino Rossi scalda i motori in vista del Gran Premio d’Italia, in programma domenica sul circuito del Mugello. “Dopo un’altra pausa spero che la mia spalla sia pienamente guarita e che saro’ di nuovo al massimo per la mia gara di casa – dice il campione del mondo in carica sul sito della Yamaha -. Abbiamo avuto qualche problema a Le Mans, cosi’ lavoreremo duro nella prima sessione per assicurarci di poter essere di nuovo al nostro meglio. Il Mugello e’ un posto incredibile per andare in moto, non vi e’ nessun altro luogo cosi’ nel mondo con tutti i tifosi intorno le colline e quando si va fuori per il primo giro il suono e’ qualcosa di incredibile. Io sempre non vedo l’ora di correre li’ e spero che saremo in buona forma in questo weekend“. Valentino Rossi è infatti particolarmente affezionato al circuito del Mugello, dove ha vinto per ben sette anni consecutivi dal 2002 al 2008 nella classe regina. Lo scorso anno fu Casey Stoner a trionfare sulla Ducati.

Moto Gp, Melandri sa di giocarsi le ultima chance

Marco-melandri-box-500x374Marco Melandri, pilota del team San Carlo Honda Gresini, sa di giocarsi le ultime possibilità nella classe regina. Il pilota si sente all’ultima spiaggia in MotoGP, tanto da aver addirittura dichiarato di non potersi permettere più alcun errore in questa stagione, per continuare ad avere qualche piccola speranza di poter rimanere nella classe regina anche nella prossima stagione. In effetti Melandri non ha tutti i torti: il pilota italiano è reduce da una stagione fallimentare in Ducati nel 2008 e da un 2009 in cui, con la scuderia Hayate Racing, ha conquistato un solo podio.

La consapevolezza di non avere più molte chance, ha spinto il centauro italiano a scegliere di montare quest’anno delle sospensioni Showa (al posto dei prodotti Ohlins) per il Gran Premio di Francia dello scorso week end perchè,  sempre secondo Melandri, questa scelta gli avrebbe garantito una maggiore confidenza con la moto. Melandri comunque sembra non avere intenzione di abbandonare definitivamente Ohlins, con i cui ingegneri si è incontrato in settimana per un chiarimento e per cercare di lavorare e apportare le giuste migliorie su un prodotto che possa metterlo nelle migliori condizioni possibili durante le gare.

Il risultato di Le Mans però, sembrano comunque dare ragione al pilota italiano: il sesto posto conquistato è infatti il suo miglior risultato della stagione attuale, in un circuito che ha sempre portato bene al pilota ravennate. Questo ha ovviamente infuso fiducia in vista del prossimo Gran Premio del Mugello, una pista tra le più belle del mondo, dove il rider del team Gresini cercherà di fare un altro passo avanti, magari puntando a conquistare un podio che, specie in condizioni di asciutto, appare però molto difficile da raggiungere, visto la forza di cui hanno dato prova fino ad ora le due Yamaha sponsorizzate Fiat e le due Honda ufficiali, per non parlare anche della Ducati di Nicky Hayden e della grande voglia di rivincita che Stoner medita di prendersi nel prossimo Gp.

Moto Gp, Ben Spies condannato: dovrà pagare 1,9 milioni di dollari al suo agente

sbk_Ben_Spies_Yamaha_Portrait_Non sembrano essere dei migliori gli ultimi giorni vissuti dal pilota della Moto Gp Ben Spies: dopo la pessima performance del GP di Francia, forse la peggiore gara in MotoGP del campione americano dell’ultimo mondiale della SBK, adesso è venuta fuori anche la notizia di alcuni guai finanziari, che potrebbero ulteriormente deprimergli il morale.

Questo perché una commissione di arbitraggio americana, ha stabilito che la società Speez Racing LLC e lo stesso Ben Spies, debbano congiuntamente pagare la non modica cifra di ben 1,9 milioni di dollari, all’ex manager del pilota Doug Gonda, con cui lo stesso Spies aveva troncato improvvisamente i rapporti senza più pagare, come da contratto, le commissioni sui propri guadagni pari al 15%. Interruzione che è stata ovviamente giudicata illegittima, e da qui è partita la richiesta di risarcimento, che comprende anche il risarcimento delle spese legali.

Il nodo della discordia tra i due, sembra sia scoppiato per via del  fatto che Gonda non fosse riuscito a negoziare un contratto per far correre l’americano nella classe MotoGP, cosa che costrinse Spies a correre nel Mondiale Superbike, dove ha poi conquistò il titolo iridato. Per Ben dunque si viene a scoprire che la SBK è sempre stata un ripiego, visto appunto che il contenzioso con il suo manager risale ai primi mesi del 2009.

I documenti del procedimento arbitrale, ci mostrano anche una certa superficialità di approccio da parte di Spies alla gestione manageriale ed economica della sua immagine, visto che il campione ha tranquillamente dichiarato di non sapere neppure che sua madre possedesse la maggioranza delle azioni della società Speez Racing LLC, secondo quanto riportato in un articolo di Michael Gougis su Road Racing World, mentre il resto delle azioni (ovvero il 48%) è di proprietà dello stesso Ben e l’1% della sorella Lisa. La cifra stabilita dai giudici di 1,9 milioni di dollari, corrisponde al 15% dei guadagni del pilota nel 2009, più il 15% dei guadagni stimati per il 2010 ed il 2011, periodo coperto dal contratto con l’ex manager. Guadagni che sono stati dunque stimati in circa 12-13 milioni di dollari.

Moto Gp, Gas/Honda: è scoppiato il duello Dovizioso-Pedrosa

doviziosoSe in casa Yamaha assistiamo alla lotta tra Lorenzo e Rossi per la conquista del titolo mondiale piloti, il weekend di Le Mans ci ha lasciato in consegno un nuovo duello, questa volta interno alla Gas/Honda, fra Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa, compagni di team ma sempre più rivali in pista. Insomma, l’ennesimo duello italo-spagnolo nella Moto Gp. Un duello improvviso se vogliamo, visto che la prima guida del team Honda, non sta dando le soddisfazioni sperate, al contrario del pilota italiano che in Francia è giunto al secondo podio stagionale, inserendosi per la lotta al podio nella classifica finale del Mondiale. E, dopo la gara, continua la bagarre in casa Honda a colpi di dichiarazioni a mezzo stampa.

Moto Gp, Yamaha: Lorenzo ride. E il Mugello attende i piloti italiani

lorenzo_yamahaLa stagione del pilota spagnolo della Moto Gp, Jorge Lorenzo della Yamaha, è indubbiamente partita fortissimo. Lo spagnolo, leader della MotoGP, in queste ore è tornato nella sua Maiorca per la presentazione del suo nuovo sponsor, e incontrando la stampa ha dichiarato: “Non mi sono mai sentito così bene fisicamente. Ho cominciato come nel 2007, ma non ho un’ossessione per il Mondiale e certo non penso di portare a casa sette o nove campionati del mondo“. Argomento Rossi: “Valentino può vincere ancora e io non ho mai voluto il muro nel nostro box“. “Dopo l’infortunio – ha aggiunto lo spagnolo – non pensavo di poter essere subito così competitivo“. Il Mugello? “Sarà una gara molto difficile. Ma vedrò se attaccare subito o accontentarmi e rimanere sulla difensiva“.

Appunto, il Mugello. Il 6 giugno prossimo le splendide colline toscane che ospitano il circuito di proprietà Ferrari, aspettano con ansia le positive reazioni e prestazioni dei tanti piloti italiani in gara. Non solo di Valentino Rossi, ma anche di Andrea Dovizioso, finalmente a suo agio sulla Honda ufficiale e di Marco Simoncelli, che può dimostrare quanto il fattore campo conti, anche se lo si affronta in una nuova classe. Poi ci saranno anche Marco Melandri e Loris Capirossi, che aspettano ancora con ansia di poter dimostrare il loro valore in questa ingorda stagione della Motogp. Ma al Gp d’Italia sono attesi anche gli italiani della Moto2. In particolare Simone Corsi, sul podio a Le Mans, e Andrea Iannone (quarto in Francia). Il romano ha già un successo all’attivo sulla pista toscana, vinse nel 2008 quando correva nella 125, Iannone, invece, ha sempre fatto delle belle gare al Mugello, sempre nella ottavo di litro. Nella 125 il made in Italy non va più di moda. Tre gli italiani impegnati a Le Mans, tutti fuori dalla gara per vari e diversi problemi.

Moto Gp, Capirossi verso il ritorno in Ducati

loris_capirossi_prove_le_mans_02 okLa notizia del giorno in Moto Gp è il probabile ritorno di Loris Capirossi in Ducati. D’altronde si tratta di una notizia alquanto inattesa in questo strano inizio di stagione, in cui il mercato piloti in MotoGP sta facendo discutere tanto da essere riuscito a mettere in secondo piano i risultati dei primi tre gran premi disputati. La rivelazione l’ha fatta direttamente Carlo Pernat, manager che cura gli interessi del pilota bolognese, ai microfoni di Italia1 durante il week end francese di Le Mans. Pernat ha infatti dichiarato di aver avuto già alcuni contatti, seppur in fase ancora embrionale, con alcuni responsabili del team Pramac e di Ducati, per discutere di un possibile futuro del suo assistito in sella ad una moto del team satellite della casa di Borgo Panigale.

Non bisogna infatti dimenticare che il contratto che lega Capirossi alla Suzuki, scade alla fine dell’anno e il pilota italiano ha dichiarato esplicitamente di voler proeguire la sua avventura nella classe regina almeno fino al 2012, quando dovrebbero tornare in pista moto con cilindrata di 1000cc. Resta però da vedere dove continuerà la sua lunga carriera: in Rizla potrebbero non essere troppo felici né d’accordo nel perdere un pilota con la sua esperienza, anche considerando le disavventure dell’esordiente ed inesperto Alvaro Bautista, che ha ancora un altro anno di contratto con il team diretto da Paul Denning. D’altra parte però, in Ducati il pilota bolognese ha lasciato un buonissimo ricordo di sé sia dal punto di vista umano che delle prestazioni e la casa di Bologna potrebbe essere felice di riportarlo nei suoi ranghi, anche se nel team satellite.

Al momento però, è troppo presto anche solo per fare ipotesi sull’esito di questa trattativa: resta comunque da sottolineare che quella di Capirossi potrebbe essere l’unica occasione per rivedere un pilota italiano in sella ad una moto di una scuderia nostrana, visto che Valentino Rossi sembra seriamente intenzionato a rimanere con Yamaha.

Moto Gp, Yamaha: Lorenzo si sente maturo per il titolo

lorenzo-muro-rossi okE’ il pilota del momento ed anche quello da battere: lo spagnolo Jorge Lorenzo domenica scorsa ha ottenuto a Le Mans una delle vittorie più importanti della sua carriera nel mondiale MotoGP. Infatti, se quella conquista tre settimane fa in spagna sul tracciato di Jerez davanti ai suoi tifosi, gli era servita a sorpassare Valentino Rossi nella classifica piloti del Mondiale, il successo nel Gran Premio di Francia sul tracciato di Le Mans è risultata fondamentale per consolidare la sua leadership nella classe regina del Motomondiale (+ 9 è al momento il vantaggio sul compagno di squadra Valentino Rossi) e a far capire a tutti gli avversari che quest’anno con lui c’è molto poco da scherzare. Il centauro del Team Fiat Yamaha si sente infatti più tranquillo e regolare, pronto a dare l’assalto alla corona iridata del Dottore.“Quest’anno sono più regolare e tranquillo rispetto agli altri anni, sono più forte e credo ci siano più possibilità per vincere il titolo”.

MotoGp Gas/Honda: Pedrosa teme il flop e Stoner

pedrosaDani Pedrosa. Schizzo e lumaca. Fenomeno e delusione. La Gas/Honda si trova a fare i conti con lo spagnolo di sempre: pare lì lì per esplodere, Daniel Pedrosa classe 1985 nativo di Sabadell ma, puntualmente, arriva l’inghippo. Che si materializza in una caduta tanto repentina quanto immotivata, in un errore macroscopico, nella sfortuna che – gira gira – pare stargli sempre intorno. Mica uno qualunque, l’iberico. Capace di vittorie in solitaria dopo gran premi comandati fin dal primo giro (8 le vittorie in MotoGp, 2 per annata dal 2006 allo scorso campionato) e in grado di bloccarsi così.

Che neanche fai in tempo a spiegartelo. Non brilla per costanza, non incide nel corso dell’anno ma – un po’ qua, un po’ là – riesce a emozionarti e venire fuori improvvisamente. Il 2010 non è cominciato nel migliore dei modi, eccezion fatta per un secondo posto sul circuito spagnolo, davanti alle facce di una vita, alla gente di casa. I numeri di Pedrosa sono quelli che si confanno a un buon centauro, non certo a un campione. Eppure, la carriera dello spagnolo comincia alla grande. Su Honda – perchè di Pedrosa va anche detto che, fin dalla gara di esordio, non ha mai posato il didietro su moto di altra scuderia – si è aggiudicato un mondiale in 125cc (al terzo anno da centauro) e due in 250cc (a ruota, nel 2004 e 2005).

Moto Gp, Yamaha: Forcada e il muro tra Rossi e Lorenzo. “E’ solo una guerra psicologica”

lorenzo-muro-rossi okRamón Forcada, il capotecnico della Yamaha di Jorge Lorenzo, è convinto di sapere il motivo che ha annullato il gap tecnico tra Valentino Rossi e il pilota spagnolo. E Forcada ritiene che il tutto sia da ricercare nella questione del “muro” e del taglio di scambio dei dati tra Lorenzo e Valentino Rossi. Se infatti nel 2008 il muro divisorio all’interno del box era stato messo perchè i due piloti del Fiat Yamaha Team disponevano di pneumatici diversi (Bridgestone per Rossi e Michelin per Lorenzo), nel 2009 era stato dato comunque l’ok all’apertura dello scambio dati (c’era già il monogomma Bridgestone). Erano infatti molte le voci che davano Jorge Lorenzo competitivo grazie al poter “copiare” i settaggi di Rossi, ma i primi tre Gp del 2010, almeno al momento, stanno dando ragione al pilota maiorchino, che nonostante il “veto” della squadra di Rossi sullo scambio dati, non ha mai avuto particolari problemi di assetto o comunque di messa a punto generale della moto. Ecco comunque a proposito le parole di Ramón Forcada così come riportate dall’edizione online di “AS”. “Alla fine, tutto quello che è stato detto a proposito della telemetria si è rivelata una sciocchezza. Quello che il pilota vuole è per la sua squadra, ha la moto a proprio piacimento, non copia dall’altro. In Yamaha non sono stupidi e se fosse così facile avrebbero dato lo stesso setting a tutti i piloti. Noi non nascondiamo nulla, se vogliono vedere la nostra telemetria, si può vedere. E’ un problema psicologico. Ha cercato una battaglia psicologica con questa storia come è successo con altre cose. Nel 2008, non abbiamo potuto condividere, perché avevamo pneumatici diversi mentre l’anno scorso è stata condivisa ma non è stata determinante. Quest’anno non è condivisa e non ci siamo mai lamentati o preoccupati affatto. Al contrario, è stata una guerra psicologica che non ha vinto”.

Moto Gp, la Yamaha padrona del mondiale. Lorenzo e Rossi, la vittoria finale sarà affare loro

rossi-lorenzo okI primi tre gran premi della mondiale della Moto Gp 2010, ha lasciato emergere già un verdetto inqequivocabile: cioè che la Yamaha è decisamente la squadra da battere. D’altronde tutte e tre le gare sin qui disputate, hanno visto trionfare solo i due piloti della casa giapponese. Valentino Rossi ha trionfato all’esordio in Qatar, grazie soprattutto alla caduta di Casey Stoner, mentre Jorge Lorenzo si è aggiudicato il primo posto negli ultimi due appuntamenti di Jerez de la Frontera e sullo storico circuito della 24 ore di Le Mans.

E anche nel prossimo Gran Premio che si correrà sul tracciato del Mugello, la musica potrebbe rimanere la stessa, con il riproporsi del duello tra Rossi e Lorenzo per la vittoria finale.

In particolare, lo spagnolo proviene da uno straordinario momento di forma, iniziato con il secondo posto di Losail, e proseguito con il successo ottenuto in Spagna davanti ai suoi tifosi iberici e culminato poi con la grande prova di forza offerta nell’ultimo GP di Francia 2010. Il centauro iberico della Yamaha, con la vittoria centrata a Le Mans, ha ulteriormente rafforzato la sua leadership nella classifica del mondiale piloti. Ora infatti, i punti di vantaggio su Valentino Rossi sono 9, ma soprattutto, Lorenzo è riuscito nel suo intento di vincere per la prima volta due gare di fila da quando è approdato in MotoGP.

Indubbiamente al momento i bookmaker danno lo spagnolo favorito per il successo finale del Mondiale 2010, ma la stagione è ancora lunga e si può stare certi sul fatto che il “Dottore” venderà cara la pelle, soprattutto per non lasciare che lo scettro di campione iridato cada nella mani del più acerrimo rivale.

Ma c’è da credere che il discorso mondiale sarà affar loro, perchè nessuno sembra essere in grado di inserirsi nella lotta tutta interna alla Yamaha. Una moto che va davvero troppo forte rispetto alle altre e due piloti che la sanno guidare spingendola sempre al massimo ottenendo le migliori prestazioni possibili, bastano per credere che i due piloti daranno vita ad un campionato nel campionato in sella alle loro M1.

Moto Gp, boom di ascolti in Italia per Le Mans. E cambiano le quote dei bookmaker

n509927_MOTOGP01_26.slideshow okBoom d’ascolti su Italia 1 per la gara della classe MotoGP a Le Mans, sede del Gp di Francia, l’evento televisivo più visto della giornata. La volata di Jorge Lorenzo, che conquista il gradino più alto del podio dopo l’inaspettata caduta del ‘ducatista’ Casey Stoner, incolla al televisore 5.813.000 telespettatori, con il 38.24% di share sul target commerciale (ascolti in crescita rispetto al Gran Premio di Francia 2009, quando la MotoGP aveva ottenuto 5.392.000 telespettatori pari a uno share del 35.77% ). Alle ore 14.13, il momento del sorpasso di Valentino Rossi su Lorenzo fa raggiungere un picco di 6.155.000 telespettatori.

Doppio colpo di Jorge Lorenzo a Le Mans: con il successo in Francia il pilota spagnolo consolida il primato in classifica piloti e diventa il favorito dei bookmaker nelle scommesse sul titolo iridato. La quota di Lorenzo va giù da 3,25 a 1,80, scende anche quella di Valentino Rossi, secondo in Francia, che passa da 2,20 a 2,10. Annata nera per Casey Stoner, che in Francia è rimasto a secco: ne risente la quota dell’australiano, schizzata da 6 a 20 contro 1.

La classifica della classe MotoGp dopo 3 delle 18 gare in calendario:
1. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha 70 punti
2. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 61
3. Andrea Dovizioso (Ita) Honda 42
4. Dani Pedrosa (Spa) Honda 40
5. Nicky Hayden (Usa) Ducati 39
6. Randy De Puniet (Fra) Honda 26
7. Marco Melandri (Ita) Honda 21
8. Colin Edwards (Usa) Yamaha 16
9. Marco Simoncelli (Ita) Honda 16
10. Hector Barbera (Spa) Ducati 15.

Moto Gp, il malessere di Stoner. Un disagio profondo e che viene da lontano

stoner-to-stay-ducati okDopo la rovinosa caduta di ieri sul tracciato di Le Mans nel Gran Premio di Francia, si è aperto un dibattito sul pilota australiano della Ducati, Casey Stoner. Stiamo parlando di un pilota di primo livello, di un campione del mondo al centro nell’ultima settimana di un clamoroso intrigo di mercato per la prossima stagione. Ma che qualcosa non vada nel pilota australiano è oramai sotto gli occhi di tutti. A cominciare dalla caduta in Qatar, sul tracciato di Losail, nel momento in cui la corsa stava tutta nelle sue mani. Una caduta durante le prove libere di Jerez, che condizionò l’australiano durante le qualifiche e che poi costrinse il ducatista ad una gara di contenimento su una pista che Stoner non ama. Infine la caduta di ieri a Le Mans, proprio nel momento in cui si doveva spingere per cercare di riagganciare il trio davanti composto da Rossi, Lorenzo e Pedrosa.

Qualcuno potrebbe ribattere tirando in ballo il discorso della sfortuna. Certo, di mezzo c’è anche la dea bendata che sembra aver voltato le spalle all’australiano. Ma tornando sulla terra ferma, le analisi da fare sono molto diverse. Innanzitutto bisogna non dimenticare che Stoner è arrivato al Mondiale del 2010, dopo un 2009 alquanto turbolento, un anno denso di contrazioni, disturbi, misteri. La cosa che lascia perplessi però, è ch ei test pre-Mondiale, davano l’australiano in formissima, tanto da far pronosticare a tutti gli addetti ai lavori che era lui il pilota da battere nella classe regina..

Certamente Casey ha già pianificato il proprio futuro. L’ha deciso in prima persona, da solo e in totale autonomia e quindi non ha alcun senso parlare di disturbi connessi al suo passaggio alla Honda. E anche il discorso sulla moto ci sembra relativo, che lasci il tempo che trova. Certo, non guida una moto perfetta per le sue attitudini. Ma non guida nemmeno una moto scadente. Parliamo sempre della miglior Ducati in circolazione. Di fronte ha il solito gruppo di avversari tosti e la possibilità di stare nel mondiale della classe regina, di gestire, appunto, un contesto non semplice.  Ma ciò ci appare fin troppo scontato.

Molto probabilmente c’è qualcos’altro, di più profondo e che riguarda qualcosa di strettamente personale. Perchè l’immagine di Stoner presenta una zona d’ombra molto ampia. Già un anno fa si era intuito che il malessere dell’australiano conteneva un disagio fisico ma anche, certamente, un nodo psicologico, che molto probabilmente non lo ha affatto abbandonato. Anzi, proprio questo inizio di Mondiale riporta la questione in primo piano. Forse Casey ha a che fare con qualcosa di molto serio e assai profondo. Qualcosa che va affrontato senza se e senza ma una volta per tutte. Ma è più il caso di minimizzare. Qui non siamo più di fronte solo a contrattempi ed errori che “capitano a tutti”. Stoner non merita di essere trattato come uno qualunque. E’ di molto superiore alla media e, per questo, sembra del tutto fuori media ciò che sta mostrando.