Non è un mistero che, specialmente nello sport, respirare l’aria di casa faccia bene. Pensiamo, ad esempio, all’Inghilterra del calcio: ha vinto un unico campionato del mondo, che (guarda il caso) è stato proprio quello disputatosi sotto lo sguardo della Regina. Per tornare a bomba al “nostro” ambito, poi, come non ricordare le straordinarie prove offerte da un pilota di livello certamente non eccelso come è Colin Edwards ogni qualvolta che il motomondiale sbarca a Laguna Seca? Lo stesso discorso vale per gli italiani ed il Mugello. Anzi, vale per Vale (Rossi), autore di una fenomenale striscia di 7 successi consecutivi nella classe regina ed ora proiettato verso l’ottava meraviglia toscana, buona anche per allungare in classifica.
Moto GP
Tutte le news sulla MotoGP e sul motomondiale
MotoGP verso il Mugello, Dovizioso: “E’ magico”
Quella di domenica 31 maggio è una data cerchiata in rosso sull’agenda di tutti i piloti italiani del motomondiale: si corre il GP del Mugello, il GP d’Italia, ed i centauri tricolori stanno scaldando le gomme già da parecchio tempo. C’è, tra loro, chi si presenta in Toscana in cerca di un riscatto (leggasi Valentino Rossi dopo il deludente GP di Francia e Loris Capirossi, reduce da un avvio di stagione tutt’altro che esaltante), e chi invece punta a trovare alcune conferme. Stiamo parlando del campione del mondo 250 in carica Marco Simoncelli, che a Le Mans ha vinto da dominatore strapazzando la concorrenza, e di Andrea Dovizioso, pilota del team HRC al debutto italiano in sella ad una moto ufficiale galvanizzato dalla quarta piazza francese.
Sete Gibernau, operazione riuscita. Il rientro al Gp di Montmelò
Il Gran Prix de France è stato fatale per più di un corridore, ma nessuno se l’è vista tanto brutta quanto Sete Gibernau che può lamentarsi non tanto per un mancato posizionamento quanto piuttosto per la frattura trasversale del terzo mediale della clavicola sinistra. Il pilota è stato operato lunedì scorso dai dottori Xavier Mir e Ignacio Ginebreda, ed è ora costretto al riposo forzato per 4 lunghe settimane.
Lo spagnolo non sarà di certo in pista al Mugello ma spera di bruciare le tappe per rientrare nel GP successivo che si correrà a Montmeló in programma il prossimo 14 giugno. Appuntamento fondamentale per il centauro che vuole a tutti i costi ripagare i propri tifosi per la vicinanza affettiva che gli stanno riservando anche in questo periodo non certo positivo. Sete Gibernau ha rilasciato proprio ieri alcune dichiarazioni al riguardo:
“L’operazione è andata sicuramente bene. La clavicola è a posto e mi hanno assicurato che non c’è stata alcuna complicazione derivante dai precedenti incidenti che già avevano interessato lo stesso punto. Mi sono fratturato la clavicola in un nuova area ed è stato necessario che mi fosse applicata una nuova placca. Ora dobbiamo solo attendere e prepararci psicologicamente alla ripresa. Dipendesse da me, spaccherei il mondo di fretta e furia: mentalmente sono forte e farei pazzie per correre al Mugello ma credo sia davvero troppo presto. Per Barcellona invece spero proprio di essere pronto”.
MotoGP, Valentino Rossi: “Al Mugello per il riscatto”
Di solito, il punto sulla situazione viene affidato al più anziano: a contare non è solo un’anzianità anagrafica, bensì anche – se non soprattutto – quella “di servizio”. 14 anni in sella ed 8 titoli vinti possono fare di Valentino Rossi il pilota più esperto del motomondiale? Noi crediamo di sì, ed è per questo che abbiamo scelto di affidargli “il punto” sulla situazione nel campionato MotoGP dopo quattro gare dal via pasquale di Losail. Il primo pensiero del “Dottore” va alla gara di casa, quella dalla quale tutti – lui per primo – si attendono un pronto riscatto dopo la prova opaca di Le Mans: il Gran Premio del Mugello.
MotoGP: Gibernau, niente Mugello. Al suo posto Talmacsi o Rolfo?
È vero: Valentino Rossi a Le Mans è caduto buttando all’aria la chance di allungare nella classifica del mondiale. Ma si consoli: c’è chi è riuscito a fare, purtroppo per lui, anche peggio. È Sete Gibernau, finito a terra durante le libere del sabato mattina fratturandosi quella clavicola sinistra che già tanto gli aveva dato da tribolare in passato, fino a portarlo alla decisione di ritirarsi (poi ritrattata lo scorso inverno, ma – Lance Armstrong docet – ormai è di moda). Il pilota spagnolo è stato trasportato d’urgenza all’ormai famosa Clinica universitaria Dexeus, già nota per aver rimesso in sella a tempo di record Daniel Pedrosa, dove è stato sottoposto ad un intervento di riduzione della frattura volto ad accorciare i tempi di recupero.
Kallio-Hayden, scintille post Le Mans: chi ha ragione?
A tenere banco nel post Le Mans – parliamo della classe regina della MotoGp – è la polemica divampata tra Mika Kallio e Nicky Hayden, protagonisti in negativo di un incidente che ha tolto entrambi dai giochi legati posizione finale. Soprattutto Kallio ha parecchio di cui lamentarsi, dopo le ottime prestazioni fatte registrare in Qatar e Giappone, a cui hanno fatto seguito le cadute di Jerez e Le Mans.
Il fotogramma dell’incidente parla chiaro: di mezzo c’erano due Desmosedici, quella del pilota Pramac, e quella ufficiale di Nicky Hayden, entrati in contatto durante il sorpasso di Kallio sull’americano, ma entrambi ne sono usciti con conseguenze negative. Il racconto fatto da Kallio non lacia adito a dubbi:
MotoGP dopo Le Mans: Elias, un calcio alle critiche
A Jerez, GP di Spagna, poco più di due settimane or sono Toni Elias fu al centro degli strali del patron Fausto Gresini al pari del suo compagno di team Alex De Angelis. I due erano stati sostanzialmente dichiarati rei di aver portato risultati tutt’altro che soddisfacienti alla causa del team (satellite) Honda-San Carlo, e per questo pubblicamente esortati a fare di meglio nelle occasioni a venire. La giustificazione, specialmente all’arrembante pilota spagnolo, non sarebbe mancata: infiammazione ai muscoli dell’avambraccio, cui sono spesso soggetti i piloti di motociclismo, e conseguenti difficoltà alla guida.
MotoGp, Le Mans: Bridgestone alla grande
Bridgestone, Michelin; oppure Michelin, Bridgestone? L’eterno dilemma che affligge da sempre le scuderie a quattro ruote e a due ruote passa attraverso la scelta delle gomme che, se competitive, possono da sole garantire tre quarti di successo. La fondamentale importanza delle gomme la si percepisce ogni benedetta domenica, quando c’è aria di Gp e i successi e ilò raggiungimento degli obiettivi dei team si misura con l’affidabilità dei pneumatici.
Michelin, Bridgestone, appunto; o Bridgestone, Michelin? In MotoGp Bridgestone è da quest’anno unico fornitore, quindi il confronto e l’analisi con le case di pneumatici avversarie non può esser fatto; ciò non toglie che il resoconto della tre giorni di Le Mans si possa ugualmente fare. In Francia le Bridgestone che, seppure le condizioni climatiche non ne stiano facilitando il compito in questa prima fase del Campionato del Mondo MotoGP, hanno tuttavia portato a casa più di un motivo di soddisfazione.
MotoGP dopo Le Mans, Stoner: “Male con l’asciutto e col bagnato”
Il deluso più deluso di tutti dall’esito del Gran Premio di Francia del MotoGP, che si è corso domenica sul circuito “storico” di Le Mans, è sicuramente Valentino Rossi, unico pilota non a punti a termine di una gara che lo ha visto cambiare tre volte moto, scivolare a terra, prendersi una penalità e non riuscire mai a trovare un ritmo tale da consentirgli neppure di sbollire la rabbia. Ma, per fortuna del Dottore, il più accreditato tra i rivali Casey Stoner non se l’è certo passata meglio: l’australiano ha chiuso sì quinto, ma è – se possibile – ancor più amareggiato rispetto a The Doctor per non essere mai stato in grado di guidare come desiderato durante l’intero week-end.
MotoGP Le Mans, Lorenzo: “Fondamentale il warm-up, ora voglio il titolo”
Se il protagonista del Gran Premio disputato ieri a Le Mans, specialmente considerando il tutto in un’ottica di italianità, è stato sicuramente il redivivo Marco Melandri, al primo podio della sua avventura con Kawasaki-Hayate, il dominatore assoluto ed indiscusso della quarta prova del mondiale MotoGP è stato senza ombra di dubbio il centauro spagnolo del team Fiat Yamaha Jorge Lorenzo, capace di cogliere in terra di Francia il secondo successo stagionale. All’origine di cotanto successo, certo c’è stata anche un po’ di fortuna: le gare su pista umida sono una roulette, non sempre chi scommette forte alla fine ce l’ha vinta (vero Valentino Rossi?). Ma non possiamo sottovalutare il coraggio del 22enne maiorchino, che i trucchi del mestiere li sta imparando in fretta.
Valentino Rossi, Le Mans: “Week end pieno di problemi. Poi il tempo e il mio errore…”
Chi ne esce bastonato, da Le Mans, è senza alcuna incertezza Valentino Rossi che, oltre ad essere stato costretto al cambio di moto dopo essere partito con le gomme da bagnato – e la pista si stava magicamente asciugando – è incappato in una caduta beffarda proprio nel corso del primo giro con la moto nuova.
A complicare la giornata e l’umore dell’italiano, il fatto che a trionfare sia stato Jorge Lorenzo che, se da un lato rappresenta la stessa scuderia di Rossi, dall’altro lo ha scavalcato nella classifica piloti e rischia di mettere in discussione le gerarchie annunciate della scuderia.
MotoGP, Le Mans: vince Lorenzo, Melandri torna protagonista, disastro Rossi
Vince Jorge Lorenzo, primo pilota a bissare un successo (vinse a Motegi) in questo pazzo mondiale MotoGP, delude Valentino Rossi, sedicesimo dopo una gara costellata di errori, ma il vero protagonista del Gran Premio andato in scena oggi sul circuito francese di Le Mans è stato Marco Melandri, secondo classificato senza patemi in sella alla sua Kawasaki-Hayate certo tutt’altro che ufficiale. Peccato per un altro italiano, Andrea Dovizioso, vicinissimo al podio salvo perderlo prendendo paga dal compagno di team (Honda HRC) Daniel Pedrosa a sole tre curve dalla fine, mentre Casey Stoner termina quinto ponendo fine ad un week-end anonimo, che però è stato anche l’ultimo prima di una lunga serie di circuiti favorevoli alla potenza del motore Ducati.
MotoGp Le Mans warm up: Lorenzo, Rossi, Stoner e Pedrosa puntano alla vittoria
1 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team 1.35.247
2 Casey Stoner AUS Ducati Marlboro Team 1.35.439
3 Valentino Rossi ITA Fiat Yamaha Team 1.35.522
4 Dani Pedrosa SPA Repsol Honda 1.35.725
5 Colin Edwards UNI Monster Yamaha Tech 3 1.35.774 6 Andrea Dovizioso ITA Repsol Honda 1.35.971
7 Alex De Angelis SAN San Carlo Honda Gresini 1.36.014
8 Marco Melandri ITA Hayate Racing Team 1.36.031
9 James Toseland ING Monster Yamaha Tech 3 1.36.294
10 Nicky Hayden UNI Ducati Marlboro Team 1.36.390 11 Chris Vermeulen AUS Rizla Suzuki MotoGP 1.36.482
12 Randy De Puniet FRA LCR Honda MotoGP 1.36.588
13 Loris Capirossi ITA Rizla Suzuki MotoGP 1.36.768
14 Yuki Takahashi JAP Scot Racing Team MotoGP 1.36.824
15 Mika Kallio FIN Pramac Racing 1.37.572
16 Toni Elias SPA
MotoGP verso Le Mans, Rossi: “Qui piove sempre”
Hopkins non c’è più, ha dovuto emigrare in Superbike; Melandri ha rischiato di non esserci: Kawasaki aveva annunciato un disimpegno, poi ha fatto retromarcia ed il ravennate si è iscritto al Mondiale. A fronte delle difficoltà di due piloti, e delle ambizioni frustrate di chissà quanti altri, nel campionato 2009 c’è qualcuno che non manca mai l’appuntamento: la pioggia. Pioggia a Losail, nonostante fossimo nel deserto; pioggia a Motegi, ad annullare la sessione di qualifiche, tregua a Jerez e ancora pioggia a Le Mans. Non che la Francia, specie al Nord, sia famosa per le spiagge assolate ed il clima primaverile… Resta il fatto che la prima giornata di prove è stata condizionata dalla pioggia, ed il primo a risentirsene è stato il campione del mondo in carica Valentino Rossi.