Primo, ma non ancora del tutto soddisfatto. Casey Stoner ottiene anche oggi il miglior tempo nella seconda giornata dei test MotoGp a Sepang ma non promuove la sua Honda. ”Oggi abbiamo provato diverso materiale tra cui anche la forcella 2011 e nuovi ammortizzatori, che pero’ hanno dato del chattering”, dice l’australiano. ”Abbiamo passato il 90 per cento della giornata su una sola moto, provando varie configurazioni, cambiando le geometrie per far lavorare la nuova forcella, ma non abbiamo trovato niente che potesse andare davvero bene”, aggiunge descrivendo il ”lavoro necessario, da fare prima l’inizio del campionato”. ”Sono propenso verso la ciclistica standard, ma domani faremo un’ulteriore verifica. La nuova forcella lavora molto bene in frenata e potevo fermami per affrontare la curva molto velocemente, ma crea molto chattering nella parte finale della curva”, aggiunge facendo il punto della situazione. ”Siamo riusciti a diminuire il saltellamento, ma ci manca quel feeling che davano le altre sospensioni’‘.
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MotoGp, continua il dominio Honda a Sepang. La febbre mette k.o. Rossi
Continua anche nel secondo giorno di test a Sepang, il dominio della Honda nei test della MotoGp, mentre oggi é stata la febbre a fermare Valentino Rossi. I tre piloti della Hrc hanno infatti chiuso davanti a tutti la seconda giornata sul circuito in Malesia. L’australiano Casey Stoner, leader gia’ al termine della prima sessione di ieri, si e’ confermato il piu’ competitivo e con il tempo di 2’00”171, che addirittura migliora di 374 millesimi il record della pista fatto segnare da Rossi nel 2009. Bene anche il primo dei due compagni di squadra, lo spagnolo Dani Pedrosa, giunto sul traguardo ad appena 0”058 dal compagno di squadra. La tripletta della Honda ufficiale e’ completata da Andrea Dovizioso, terzo a 0”360. Alle spalle dei tre piloti Honda ecco le due Yamaha dello statunitense Ben Spies, vittima anche di una caduta senza conseguenze verso la fine della sessione, e del campione del mondo Jorge Lorenzo. Sesto Marco Simoncelli in sella alla Honda Gresini. Ancora problemi, come detto per Rossi: il ‘Dottore’, che già ieri aveva spiegato come il suo non essere ancora al top dipendeva dai soliti problemi alla spalla, oggi non e’ potuto scendere in pista a causa di una febbre che l’ha messo ko. Il campione di Tavullia e’ tornato in albergo e spera di recuperare per domani, quando e’ in programma il terzo ed ultimo giorno di collaudi. Per la Ducati ufficiale e’ invece sceso in pista lo statunitense Nicky Hayden, che pero’ ha chiuso ad oltre 2” da Stoner.
MotoGp, Rossi a Sepang: “Soddisfatto, ma per la spalla perdo 3 decimi”
“Come primo giorno possiamo essere soddisfatti perchè siamo ad un secondo dal top, come alla fine del primo test, ma senza provare il ‘time attack’ con la gomma morbida come hanno fatto gli altri. In generale oggi sono stato tra il quinto e il sesto posto, che è l’obiettivo che ci siamo posti qui“. Queste le parole di Valentino Rossi, dopo la prima giornata del secondo test ufficiale precampionato di Sepang. Il pilota della Ducati ha chiuso questa sessione con il 9° tempo proprio alle spalle dell’amico/rivale Marco Simoncelli (Honda), ma lontano ben 1″024 dal leader di giornata, l’australiano Casey Stoner (Honda). “Circa tre decimi li perdo sempre per la spalla, perché sono, ancora adesso, più forte nelle curve a sinistra quando normalmente è il contrario, il resto lo dovremo invece trovare lavorando sulla moto. Sono contento anche perché abbiamo girato sempre con le gomme dure che fino ad oggi ci avevano fatto faticare“.
MotoGp, la Honda domina i test di Sepang
Il primo giorno di prove del secondo test collettivo MotoGp a Sepang è stato condizionato dal netto dominio Honda già visto ad inizio febbraio. Il più veloce è stato l’australiano Casey Stoner (Honda) con il tempo 2’00″987, seguito dal compagno di squadra, lo spagnolo Dani Pedrosa, staccato di 0″373. Terzo il campione del mondo Jorge Lorenzo (Yamaha) in 2’01″468, mentre al 5° posto Andrea Dovizioso (Honda) in 2’01″747. Marco Simoncelli (Honda), che aveva chiuso i primi tre giorni di prova a Sepang con il miglior tempo, è giunto ottavo, staccato da Stoner di 1″009. Proprio alle spalle di Simoncelli c’è Valentino Rossi (9° a 1″012 dal primo) con la Ducati ufficiale, mentre 16° è Loris Capirossi, anche lui su Ducati.
Honda, la NRS cambia nome: NSF250R
La Honda ha comunicato il cambio del nome della NRS che sta per Next Racing Standard con NSF250R, La moto è molto simile alla RS125R 125 cc. Una storia che è andata con il tempo, la prima si chiamava MT125R ed ha ottenuto ben 130 vittorie nel Mondiale 125GP. Di questa moto si sa molto poco al momento, dovrebbe avere circa 45 cavalli, affidabile per la Moto3, categoria che nasce proprio per far abbassare i costi, troppo alti in 125 GP.
MotoGp, per la Yamaha é l’anno zero. Lorenzo: “Lotteremo per il titolo”
Da qualunque lato la si voglia guardare, questo per la Yamaha sarà un anno zero. La Casa giapponese ha presentato quest’oggi a Sepang la nuova YZR-M1 sulla cui sella il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo e lo statunitense Ben Spies lotteranno per il titolo della MotoGP 2011. Ma soprattutto, il compito principale sarà quello di non far rimpiangere l’ex Valentino Rossi, uno che ha letteralmente riscritto la storia recente della Casa dei tre diapason. Il Dottore lo scorsoscorso non ha vinto per due fattori: perché Lorenzo è stato immenso e per la frattura di tibia e perone subita durante il weekend del Gp del Mugello. Ma certamente, gli anni vissuti alla Yamaha, non si potranno dimenticare in poco tempo. La sfida quindi è quella di rivincere e di dimostrare che si può restarealtamente competitivi e ai vertici anche senza il supporto del pilota forse più forte dell’era moderna.
Sulla carta gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. A cominciare proprio dai due piloti: Lorenzo e Spies formano infatti una coppia ben assortita e di tutto rispetto. “È davvero molto bello iniziare una nuova stagione con Yamaha – ha detto Jorge Lorenzo – la vittoria del Mondiale dello scorso anno è un’emozione incredibile ancora viva, ma ora c’è una nuova sfida, per me sarà una grossa responsabilità gareggiare da campione in carica anche se avrò meno pressione perché il peso della vittoria me lo sono levato. Abbiamo una grande squadra e sono convinto che il lavoro fatto dagli ingegneri in inverno ci permetterà di lottare per il titolo anche quest’anno“. Per il suo compagno di squadra Ben Spies è invece un anno importante quello alle porte: può essere infatti quello della definitiva consacrazione dopo una stagione di apprendistato: “Ho lavorato molto lo scorso anno, sono molto contento di poter correre al fianco di Jorge – ha detto – nei primi test la moto ha mostrato un ottimo comportamento, adesso abbiamo altri giorni di test per affinare l’assetto. E poi non nascondo che il blu di questa carena mi piace da matti“. Da domani a giovedì i team della MotoGP lavoreranno sulla pista malese per una tre giorni di test importante in vista dell’esordio iridato del prossimo 20 marzo.
MotoGp, a Sepang anche la solidarietà
Il circuito di Sepang ha lanciato un’iniziativa per raccogliere le donazioni nel corso della seconda prova della pre stagione, a beneficio delle vittime delle recenti inondazioni nel paese. “Come è noto questa volta gli effetti delle inondazioni sono stati massicci. Si tratta della peggior alluvione in Johor di sempre”, ha detto Ahmad Dato Razlan Razali Ahmad, direttore esecutivo del Circuito Internazionale di Sepang. “In pratica, chiunque passi attraverso le nostre porte durante la tre giorni di test, personale del circuito e fornitori compresi, saranno invitati a lasciare una donazione minima di 2 ringgit malese (50 centesimi di euro, circa). I fondi raccolti saranno erogati alle persone colpite dalle inondazioni“. “Nella prima prova all’inizio di questo mese abbiamo avuto una buona partecipazione, tra gli appassionati stranieri, e mi auguro che in questa seconda prova siano ancora di più. Oltre a vedere i loro idoli in azione, potranno anche mostrare la loro compassione per le vittime delle inondazioni“.
MotoGp, Rossi festeggia i 32 anni in Ducati
Tanti auguri Valentino! Rossi ha festeggiato oggi i suoi 32 anni. Un’età matura per un pilota maturo. Alcuni sostengono che dopo i 30 si diventa vecchi per guidare una MotoGP. Ma il nostro Valentino di mollare non ha nessuna intenzione, nonostante i recenti problemi fisici. Rossi, che debuttò nel Motomondiale nel 1996, mentre quest’anno ripartirà dalla Ducati. Un binomio tutto italiano che fa sognare i tifosi italiani. Forse, l’ultima grande sfida di una carriera irripetibile. Dopo aver vinto 9 Mondiali, 105 gare (su 246 disputate), il Dottore vuole ora trionfare con la Ducati. Moto dalle grandi potenzialità, ma non così facile da gestire e da portare al top. La concorrenza, poi, sarà davvero di quelle tsote. C’è l’iridato Jorge Lorenzo. Quel campione spagnolo che con la sua velocità e la sua faccia tosta lo ha “costretto” a lasciare la Yamaha. C’è Casey Stoner. Talento puro, che in sella alla Honda potrebbe ritrovare equilibrio. In più c’è anche quella spalla che fa dannare Valentino, anchese le sensazioni nei test di inizio febbraio a Sepang non sono state così negative. Vale ha ancora un mese per poter raggiungere una condizione almeno discreta. Che gli consenta di battagliare coi rivali. La stagione scatterà il 20 marzo in Qatar.
MotogGp, la nuova vita di Capirossi. “Mi rimetto in discussione”
A bordo della MSC Fantasia, la nave ammiraglia della flotta della Msc Crociere, attraccata al porto di Genova, Paolo Campinoti e i suoi nuovi piloti, Loris Capirossi e Randy De Puniet, hanno svelato questa mattina la nuova Ducati GP11 Sat che prenderà parte al Campionato del Mondo MotoGP 2011. “La MotoGP per la Pramac vuol dire adrenalina, passione e divertimento – dice Campinoti, Team Principal Pramac – Sono dieci anni che facciamo parte di questo mondo e puntiamo a rimanerci per molti anni ancora. Siamo ancora una struttura giovane e cresciamo anno dopo anno per migliorarci sia a livello di risultati sia a livello di servizi per i nostri partner. Per la stagione che sta per iniziare abbiamo puntato su due piloti di altissimo livello come Loris Capirossi e Randy De Puniet. Siamo sicuri che grazie al loro talento avremo molte possibilità di festeggiare al meglio i nostri primi dieci anni in MotoGP. Sappiamo che lottare con i team ufficiali sarà molto dura: il nostro obiettivo minimo per questa stagione è di diventare il primo Team satellite in classifica. L’anno prossimo, con il ritorno alle 1000cc, sarà una nuova avventura“.
“Sono stato per cinque stagioni alla Ducati, ritornarci a distanza di tre anni vuol dire rientrare in una grande famiglia – spiega Loris Capirossi – Per me correre con il Pramac Racing Team vuol dire rimettermi in discussione, con la certezza di poter ottenere dei buoni risultati. Non ci ho riflettuto un attimo quando mi è stato proposto di tornare in Ducati. Tra qualche giorno torneremo in pista, ancora più in forma, per la seconda sessione di test a Sepang. Dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti. Per esempio, ho trovato qualche difficoltà in frenata e nel percorrere i lunghi curvoni. Ma già il fatto di aver migliorato i nostri tempi significa che siamo sulla strada giusta. Poi con Randy in squadra sarà tutto più facile. Tra noi c’è grande sintonia. E’ il compagno ideale per questa nuova avventura in Ducati. La mia storia in MotoGP non è ancora finita. Penso di poter dare ancora tanto a questa categoria, indipendentemente dalle nuove regole“.
“Spero di rivedere Kubica presto competitivo in pista”. E’ questo l’augurio espresso da Loris Capirossi, nei confronti del pilota polacco della Lotus-Renault dopo l’incidente di domenica al Rally di Andora. “Perchè cercare altri stimoli? A noi piace qualsiasi cosa crei adrenalina. Kubica è un appassionato di Rally, è stato sfortunato e nello stesso tempo fortunato. Purtroppo quando si fa sport ad alto livello si vuole essere competitivi in tutto, se salgo su una bici non voglio stare dietro, questo alle volte può essere un limite perchè quando ci tuffiamo in un altro sport magari non è il nostro ed è più difficile“.
“Sono felice di questa nuova avventura in Ducati – dice Randy De Puniet – Ritorno finalmente ad essere ‘italiano’, visto che in passato sono già salito in sella a una moto italiana. Con la mia Ducati mi diverto molto, anche se a volte è ancora un po’ dura da controllare, soprattutto in curva. L’anno scorso, nonostante il brutto infortunio alla gamba, ho raggiunto dei buoni risultati. Adesso la cosa più importante per me è sapere che la gamba non mi ha dato alcun problema e in questi primi test ho potuto spingere al massimo. L’obiettivo è certamente quello di ripetermi anche in questa stagione. Con il lavoro mio e dei mie tecnici sono sicuro che questo obiettivo sia facilmente raggiungibile. Già fra qualche giorno affronteremo dei nuovi test. Sono certo che di volta in volta riusciremo a migliorare i risultati“.
MotoGp, Rossi e la Ducati: “Sento la moto sempre più mia”
Sono terminati ieri sulla pista malese di Sepang la prima tre giorni dei test pre-campionato della MotoGP. Questo il pensiero di Valentino Rossi, molto soddisfatto dei progressi fatti con la messa a punto che anche oggi gli hanno permesso di abbassare di oltre sette decimi il suo miglior crono rispetto a ieri, seppur ancora limitato dalla spalla convalescente. “Sono molto contento perché prima di arrivare qui avrei messo la firma per fare venti, trenta giri al giorno e invece nei primi due ne ho fatto una quarantina e oggi cinquantadue. Certo oggi alla fine ero davvero finito, anche perché il resto del mio corpo lavora in maniera diversa dal normale, devo fare molte cose con il braccio sinistro che quindi è molto affaticato” spiega Valentino. “Però sono felicissimo per la spalla perché migliora giorno per giorno e anche dopo lo stress di aver guidato una MotoGP al limite non ha nessun problema: adesso è solo una questione di forza. Ho guadagnato anche dal punto di vista del movimento tanto che non credo che adesso il limite fisico valga un secondo ma piuttosto sui cinque o sei decimi, che perdo soprattutto in frenata e in entrata di curva” spiega Rossi. “Comunque abbiamo lavorato bene anche oggi, siamo riusciti a raccogliere molti dati e a risolvere il problema di ‘chattering’ che avevamo. Ovviamente rimane molto da fare ma rispetto all’inizio dei test ci siamo avvicinati decisamente a quella messa a punto di base che stiamo cercando. Non dobbiamo cambiare il carattere della Desmosedici, dobbiamo sfruttare le sue caratteristiche migliori, la stabilità ed il motore, e migliorare altre aree, soprattutto il comportamento in curva per farla girare meglio. In ogni caso la valutazione complessiva dei test non può che essere buona, oggi siamo ad un secondo dai primi e anche nel pomeriggio, girando con le gomme da gara, il distacco rimaneva sui sette, otto decimi. Ho bisogno di fare ancora chilometri per capire altre cose della GP11 e, anche se devo modificare un po’ il mio stile di guida, adesso sento la Ducati molto più mia”.
MotoGp, tutta l’emozione di Stoner: “Un onore vestire questi colori”
“E’ una grande emozione vestire i colori della Repsol Honda per la prima volta! Quando ero piccolo vedevo Mick Doohan vincere titoli a ripetizione con questi colori, e per me è un onore essere adesso in questo team” ha dichiarato Casey Stoner. “Non vedo l’ora di iniziare i test perché il primo test a Novembre è stato molto positivo, ma Valencia è una pista particolare ed è molto importante lavorare sulla moto qui a Sepang per capire meglio qua il siano I punti di forza e quelli su cui dobbiamo migliorare per essere competitivi in tutte le piste. So che sarà una stagione difficile perché ci sono tanti piloti forti, a partire dai miei due compagni di squadra, ma sono molto motivato per questa mia nuova sfida” conclude l’ex campione del mondo 2007.
MotoGp, Dovizioso é pronto: “Non vedo l’ora di tornare in pista”
“Sono molto contento di far parte del team HRC, soprattutto quest’anno che abbiamo un team molto competitivo. Siamo tre piloti capaci di lottare per la vittoria ed il titolo. Lo scorso anno abbiamo fatto una buona stagione, a Valencia abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti con le evoluzioni portate dalla Honda. Quest’anno il nostro obiettivo si è alzato, Honda ha lavorato molto durante l’inverno e anche io devo fare la mia parte” dice, invece, Andrea Dovizioso. “Mi sono allenato molto seguendo un nuovo metodo di preparazione per migliorare la resistenza in gara. Sicuramente dovremo vedere i risultati in pista, ma fortunatamente ormai non devo aspettare molto”.
MotoGp, Pedrosa é pronto per il 2011: “Voglio lottare per il titolo sino alla fine”
Per il primo test a Sepang l’HRC utilizzerà una evoluzione della moto 2010. “Sono contento di essere qui con la squadra ed iniziare la programmazione del nuovo anno. L’inverno è stato lungo, ho potuto riposare e dedicarmi alla riabilitazione della spalla. Mi sento più forte e sono curioso di valutare il mio livello fisico sulla moto” ha detto lo spagnnolo Dani Pedrosa. “Sarà una sorta di test personale. Per quanto riguarda il programma di lavoro, continueremo a sviluppare la buona base dello scorso anno. In particolare, dobbiamo migliorare la stabilità della moto in entrata di curva e la trazione in uscita. Il mio obiettivo è lottare per il titolo. Finora non ci sono riuscito per varie ragioni ma se potessi cambiare qualcosa o augurarmi qualcosa il mio primo desiderio è prendere parte a tutte le gare ed evitare lesioni. È una cosa difficile, ma essere in pista ogni gara è fondamentale”.
MotoGp, Lorenzo ha scelto: addio 99, ecco il numero 1
La vittoria del titolo mondiale in MotoGp vale pur sempre una decisione importante che, in ogni caso, viene presa a cuor leggero per il fatto che il cambiamento del numero di riferimento è possibilità garantita solo al vincitore.
Jorge Lorenzo, detentore nella passata edizione del 99 – custodito a mo’ di emblema, un po’ come il 46 per Valentino Rossi – ha confermato proprio oggi che correrà con il numero 1 sulla carena della sua Yamaha nel Motomondiale 2011. Il simbolo del campione, si diceva. L’attuale iridato della classe MotoGp, finalmente, ha deciso di sciogliere le ultime riserve e dichiarato di essere sicuro di voler abbandonare il numero 99 con cui aveva gareggiato nella trionfale stagione 2010: annata per lo spagnolo da incorniciare non solo per il titolo conquistato ma anche per aver collezionato nove vittorie e 383 punti complessivi.
Le parole di Lorenzo spiegano nella maniera migliore tale volontà:
“Oggi sono sicuro e posso confermare che avrò il numero 1”:
lo si apprende attraverso una nota diffusa dalla Yamaha che ha riportato le dichiarazioni dell’ex compagno di Valentino. Ancora Lorenzo: