MotoGp, Lorenzo: “Da sempre abituato a lottare con gli squali”

“In pista mi sono abituato a nuotare con gli squali, da quando sono arrivato in MotoGP, anche nella mia vasca c’era uno squalo bianco“. A parlare così è Jorge Lorenzo, neo campione del mondo della MotoGP, al termine del suo bagno effettuato durante le vacanze di Natale nella vasca degli squali nell’acquario di Barcellona. Lo spagnolo, ovviamente, ha usato questa metafora per sottolineare ancora una volta la grande rivalità con l’ex compagno di squadra nel team ufficiale Yamaha, Valentino Rossi. Lorenzo, secondo centauro spagnolo di sempre ad aver conquistato il titolo iridato nella classe regina, punta a confermarsi anche nel 2011, anche se molte sono ancora le incognite contro cui scontrarsi, a parte gli avversari. “In moto non dipende solo da noi, ma anche dalla moto, dalla sua messa a punto, dalla fortuna e dalla sfortuna. Io sono fiducioso di mantenere il mio livello, o addirittura di migliorarlo un po‘”, ha detto il numero uno della Yamaha. Lorenzo, però, non può nascondere che anche Honda e Ducati, si sono rinforzate notevolmente con l’arrivo, rispettivamente di Casey Stoner e Valentino Rossi: “Tutti e tre i marchi sono abbastanza vicini in termini di potenziale, Noi dovremo lavorare duro, la Honda ha una grande moto e la Ducati farà tutto il possibile in modo che Valentino sia in grado di vincere il titolo al suo primo tentativo con loro”.

Yamaha, Marco Melandri accelera per il suo rientro

Marco Melandri vuole tornare quanto prima a guidare la moto e ad essere protagonista sui circuiti, così sta facendo la riabilitazione alla spalla infortunata, per potersi presentare ai nastri di partenza per i primi test della stagione del Mondiale Superbike. Il nuovo pilota della Yamaha che porta con se un tutore che lo blocca nei movimenti ma ne assorbe anche il dolore, ha iniziato a fare spinning , ma nei prossimi giorni inizierà la terapia per la riabilitazione. L’obiettivo è quello di farsi trovare pronto per il GP dell’Australia tra poco più di due mesi.

MotoGp, niente vacanze per Valentino Rossi. A lavoro anche a Natale

Atipica dieta di fine anno per Valentino Rossi: una fetta di panettone in meno e un esercizio in più. Il dottor Giuseppe Porcellini è infatti sin da subito stato molto chiaro con il “Dottore”. “A Natale uno è portato inconsciamente a rallentare il lavoro di recupero, a Valentino ho detto di stare all’erta, davanti a noi abbiamo l’obiettivo dell’1 febbraio con la Ducati“, ha spiegato con tono divertito il medico che il 14 novembre scorso ha operato con il dottor Alessandro Castagna la spalla destra del nove volte iridato.

A 40 giorni di distanza dall’intervento e dopo aver sottoposto il pilota agli ultimi esami medici, si può affrontare la seconda parte del recupero più sereni. “Lunedì abbiamo sottoposto Valentino a una nuova ecografia del tendine della spalla, ed è andata molto bene — spiega Porcellini —. La cicatrizzazione risponde come normalmente avviene a 40 giorni da un intervento, la mobilità della spalla migliora, si può iniziare a lavorare più intensamente”.

Il programma, assieme a Carlo Casabianca, preparatore di Rossi, procede quindi secondo i piani. “Valentino continuerà a fare tre sedute settimanali in piscina — spiega il responsabile del centro di chirurgia ortopedica della spalla dell’ospedale Cervesi di Cattolica —, ma dopo gli esercizi controlaterali, di tipo passivo, mercoledì per la prima volta abbiamo iniziato un lavoro attivo della spalla: mobilizzati la scapola e il grandorsale, abbiamo iniziato i primi movimenti, con l’obiettivo di portare la spalla a essere completamente mobile. A livello biologico i risultati sono positivi. Il giorno per me più importante è stato superato, ora si tratterà di aumentare non soltanto il numero di esercizi, ma anche la potenza. Valentino ha fatto un controllo anche a Milano dal dottor Castagna e quindi il lavoro di équipe prosegue anche in questo stadio“.

Pensando alla riabilitazione da fare, prima di entrare in sala operatoria, lo stesso Rossi aveva invitato il dottor Porcellini a Misano, per fargli capire le reali dinamiche della caduta in cross di aprile. E lo stesso esperimento era stato fatto in piscina. “Così ora allungando il braccio riusciamo a capire se gli fa male come prima. Direi che come allungamento al momento siamo all’80%, mentre io che non ho mai guidato una moto a 300 all’ora, ora so tutto su frenate, staccate e posizione di guida“. Insomma, Rossi in sella alla Ducati nei test di Sepang di inizio febbraio è sempre più realtà. “La paura che noi medici abbiamo sempre in questi casi è che i piloti hanno tempi di recupero che non sono quelli biologici. Ma in questo momento, per me Rossi si farà trovare pronto“.

Aprilia, Rossi inizia tra due settimane la riabilitazione della spalla operata

Valentino Rossi ha tolto questa mattina i 10 punti di sutura alla spalla destra operata lo scorso 14 novembre. Tra due settimane il campione di Pavullia  potrà iniziare la rieducazione attiva, prima in piscina e poi in palestra. Per il momento, Rossi sta facendo solo riabilitazione passiva, per evitare che le cicatrici dell’operazione creino delle aderenze e soprattutto per scongiurare l’adesività della capsula del rotatore. Vale è contento che la situazione si stia stabili8zzando e volge verso il totale recupero. “Sto facendo la riabilitazione alla spalla e la situazione sta migliorando. Sono passate due settimane dall’intervento e questa mattina il dott. Porcellini mi ha tolto i punti: da oggi ricomincio a lavorare in palestra, almeno per quanto riguarda il resto del corpo, e a fare riabilitazione passiva per quanto riguarda la spalla, soprattutto per non perdere mobilità. Tra circa due settimane comincerò a lavorare attivamente in piscina e in palestra per essere pronto a fare i tre giorni di prove a febbraio (1, 2 e 3 febbraio 2011 ndr). Dobbiamo fare in fretta ma speriamo di essere piuttosto in forma per il primo test del 3011 con la Ducati a Sepang».

MotoGp, Lorenzo provoca Vale: “Nel 2011 se non mi confermo, vorrei vincesse Pedrosa”

E’ stato presentato nella giornata di ieri a Madrid, il film documentario dal titolo “Jorge”. La pellicola è una celebrazione, all’interno della quale viene riproposto il cammino del campione del mondo spagnolo, dagli inizia di giovane promessa sino alla vittoria del titolo iridato della MotoGP nella scorsa stagione. A margine della presentazione, Lorenzo ha  deciso di aprire con largo anticipo e ufficialmente la stagione 2011, punzecchiando il rivale di sempre Valentino Rossi, ora in Ducati. Il motociclista di Palma di Maiorca, ha infatti dichiarato “se non dovessi riconfermarmi io campione vorrei vincesse Pedrosa“. Parole che, di fatto, rinnovano la sfida a Valentino per il prossimo motomondiale, se mai ce ne fosse davvero bisogno. Forse Lorenzo ha già dimenticato i dissapori nati col suo passaggio nel 2008 in MotoGP proprio con il connazionale della Honda. Forse, molto più probabile, il campione del mondo “teme” l’ex compagno di squadra e la sua Ducati, e ha preferito iniziare una sottile “guerra” psicologica che si protarrà per tutta la prossima stagione. La palla passa ora nelle mani del “Dottore” e della sua Desmosedici. Intanto Porfuera sarà in Italia martedì prossimo a Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, per la festa della Nolan con Carlos Checa e Marco Melandri.

Motomondiale 125, Paris Hilton sponsorizza il team BQR

I Vip, non è una novità, hanno da sempre un buon feeling con il Motomondiale. Così, per un Antonio Banderas che lascia il mondo delle due ruote, c’è una avvenente Paris Hilton che arriva. L’attore spagnolo ha infatti deciso di togliere il suo nome alla squadra che avrebbe dovuto schierare Noyes e Talmacsi in Moto2, mentre la ricchissima ereditiera americana ha ufficializzato la sponsorizzazione del team BQR, che correrà nella classe 125 con Gadea e Vinales. La squadra prenderà il nome di SuperMartxé VIP by Paris Hilton. Hilton a parte, la notizia vera del giorno è che la squadra si affiderà a un tecnico di grande esperienza come Rossano Brazzi, tornato sulla scena dopo la decisione dell’Aprilia di non partecipare al neonato campionato della Moto2. Ancora non è chiaro però, se la bionda Paris si farà vedere spesso in circuito e nei paddock del motomondiale. Di sicuro è già scattata la corsa ad accaparrarsi qualche invito per le sue imperdibili feste…

C3 X132 Hellcat , costo 45 mila dollari, con sole 150 unità

La Confederate Motors ha diffuso le immagini della nuova C3 X132 Hellcat che sarà presto disponibile come model year 2012. Si può prenotare sul nuovo store online Work and Cycle . La ciclistica è convenzionale se paragonata a quella delle sorelle Confederate P120 Fighter e B120 Wraith, visto che prevede una forcella telescopica e un forcellone posteriore a due bracci sovrapposti, congiunti da una struttura telaistica con una trave ricurva principale in acciaio e piastre posteriori in lega leggera. Completano la moto, cerchi ruota in fibra di carbonio, dischi freno carboceramici e pinze radiali Brembo ricavate dal pieno. La nuova Confederate C3 X132 Hellcat, in buona sostanza, si propone come un modello entrylevel della gamma Confederate, visto che con la sua quotazione di “soli” 45.000 dollari costa decisamente meno della P120 Fighter che ne costa 75.000 e della B120 Wraith per la quale è necessario sborsare 90.000 dollari. La moto sarà costruita in soli 150 pezzi numerati divisi in tre lotti.

MotoGp, l’inverno lungo e difficile che attende Valentino Rossi

Valentino Rossi ha salutato la Yamaha a fine Mondiale, e si è presentato solamente il tempo di un attimo alla sua nuova “compagna di viaggio“, la Ducati. Ora però, il riento in sella in moto dovrà aspettare: il Dottore è infatti ancora alle prese con una riabilitazione molto dura nel suo percorso. La spalla dà ancora problemi e per Vale questo è assolutamente un “inverno difficile“, come spiega lui stesso. Rossi è intervenuto anche per questo solamente al telefono giovedì sera alla premiazione dei Caschi d’oro di Motosprint, al teatro delle Celebrazioni di Bologna: “Di solito in questo periodo ero abituato a fare delle gare di rally, o comunque ad allenarmi – ha detto il Dottore Ora la cosa più vicina alle corse che faccio è giocare a Gran Turismo con la Play Station”.

Era inoltre circolata la voce che sarebbe venuto di persona, ma il contatto è stato come detto, solamente telefonico: “Non sono venuto perchè mi piace andare alle premiazioni quando ho vinto qualcosa – dice ridendo – Non è che ho vinto tanto, quest’anno. Verrò l’anno prossimo“. Natale é oramai alle porte, e Valentino si attende un bel regalo: la salute prima di tutto. “Sto soffrendo – ha spiegato – la spalla mi fa male, ci vorrà un po’ di tempo prima che si cicatrizzino i tendini“. Ora è dunque molto meglio concentrarsi sulla riabilitazione, tutto il resto verrà con il tempo. Arrivano anche, un pò a sorpresa per i maligni, gli auguri personali di Max Biaggi, acerrimo rivale dei bei tempi che furono in MotoGp e in classe 500: “A Valentino auguro in bocca al lupo, lo aspetta un 2011 non facile – ha detto Max – Come sarà per lui? Dipende molto dai suoi avversari, mi sento di dire che vedo molto pronti i suoi rivali che hanno cambiato poco. L’aspetta un 2011 non facile, ma per questo anche più curioso da vedere”.

MotoGp, Biaggi lascia il dubbio: “Un mio ritorno? Vedremo…”

Per ora sto bene lì, ma lasciamo il dubbio…“. Così Max Biaggi, campione mondiale in carica di Superbike, risponde a chi gli chiede se un giorno tornerà a correre nella Motogp. Biaggi è stato premiato come top-rider l’altra sera ai Caschi d’oro di Motosprint, nella cerimonia al teatro delle Celebrazioni a Bologna. Il pilota romano ha anche rivelato un retroscena, legato alla Ferrari. “Nel 1998 mi chiamò Montezemolo e mi fece provare la rossa. Non feci neanche un brutto tempo a Maranello, allora lui e Jean Todt mi fecero una proposta: ora fai un anno con la Sauber, poi se va bene vieni in Ferrari. A quel tempo alla Sauber c’era Alesi. Pensai: se mi devo mettere a competere con uno forte come Alesi…“.

MotoGp, 11 uomini lasciano la Yamaha per seguire Rossi alla Ducati

Che cosa non si fa pur di seguire Valentino Rossi. Ben undici persone, oltre a Davide Brivio, hanno infatti lasciato la Yamaha per seguire il “Dottore” alla Ducati. In pratica un’intera squadra, dal capo tecnico Jeremy Burgess al cuoco Michele Quarenghi, assieme a un ingegnere di pista (Matteo Flamigni), quattro meccanici (Alex Briggs, Bernard Ansiau, Brent Stephens e Gary Coleman), due uomini per la logistica (Roberto Brivio ed Emanuele Mazzini, che lavorerà però con Nicky Hayden), due responsabili della hospitality (Max Montanari ed Emanuela Salvetti).

UOMINI FONDAMENTALI — Persone che Valentino Rossi ritiene necessarie per gestire il fine settimana di ogni  gran premio. Che, naturalmente, non è fatto solo di box e pista. “Con l’arrivo di Rossi — raccontava in occasione dell’ultima gara il team manager, Vittoriano Guareschi — dovremo rivedere alcuni aspetti logistici, anche quelli apparentemente più banali, come il tragitto che Valentino deve fare tra il camion e i box“.

Oltre all’aspetto tecnico — sottolinea Alessandro Cicognani, responsabile del progetto MotoGPvolevamo rafforzare tutto il resto, per rendere piacevole e funzionale ogni momento della giornata. Avevamo la necessità di integrare la struttura già esistente e quando Valentino ci ha detto che c’erano delle persone di sua fiducia disposte a lasciare la Yamaha, abbiamo colto al volo l’occasione, inserendo nel mondo Ducati uomini che conoscono perfettamente i ritmi del pilota. Rispetto al 2010, nel nostro team l’anno prossimo ci saranno una decina di individui in più“. “Come dice Burgess — conferma Davide Brivio, che dopo 19 anni ha lasciato la Yamaha per stare vicino a Rossi, con un ruolo ancora non ufficialmente definito —, se sei fortunato, uno come Valentino ti capita una volta nella vita. Dopo aver lavorato con lui, diventa difficile seguire un altro pilota. Perché, oltre a essere il più forte, ha carisma, fascino, intelligenza: tutte qualità che rendono eccitante e affascinante ogni momento passato insieme“.

Ecco perché Jeremy Burgess, a 57 anni, non ha esitato un atimo ad accettare una nuova sfida, che significa ricominciare da capo, perché la Ducati è un ambiente e un mondo molto differente dalla Yamaha e dalle moto giapponesi sulle quali aveva sempre lavorato in passato. Per tutti loro significherà un impegno molto maggiore, come ha confessato Alex Briggs, che dopo la due giorni di test a Valencia con la Ducati, ha scritto sulla sua pagina Facebook, di non aver mai lavorato così tanto in vita sua. Ma per Rossi, questo e altro.

MotoGp, Dovizioso si rilancia per il 2011. “Per il titolo ci sarò anche io”

Timido e riservato? Chi l’ha detto? Andrea Dovizioso lascia la sua gara di drifting per presentarsi all’incontro con i tifosi organizzato dalla Gazzetta dello Sport al Motorshow di Bologna e – nell’ordine – riempie la sala, diverte e si diverte e, soprattutto, mette in fila una serie di risposte e osservazioni tutt’altro che banali. Su colleghi, emozioni, sorpassi, paternità e futuro.”Il 2011 si presenta come una stagione incertissima ma di sicuro molto bella ­ – attacca -. A giocarsi il Mondiale saremo in tanti e la nostra Honda reciterà da protagonista. Abbiamo già mostrato grossi punti di forza quest’anno e ora i tecnici stanno lavorando duramente per crescere ulteriormente, senza lesinare gli investimenti“.
Poi iniziano le domande, a cominciare da quella dove gli chiedono dove può migliorare. “Nella testa – risponde – la MotoGP è piena di talenti, alla fine la differenza la fa l’approccio alle gare, la concentrazione“. Poi si entra in casa Honda, per indagare i rapporti attuali con Pedrosa e quelli futuri con Stoner. “Con Daniel parliamo ogni tanto sul motorhome e qualche volta facciamo colazione insieme. Lui è molto chiuso, è una sua scelta. Ma è un bravo ragazzo e non è per niente stronzo. Ognuno ha il suo carattere: lui non fa tanta scena ma lo rispetto ed è uno a posto. Casey? Un talento incredibile, quando lo vedi in pista ci resti veramente male da quanto viaggia forte. Però è incostante, o almeno lo è stato con la Ducati che è una moto particolare. O vinceva o cadeva, vedremo come andrà alla Honda“. L’ennesima conferma di come in questo mondo l’amicizia non esiste. “Impossibile, l’ambiente è molto cambiato rispetto a tanti anni fa. Colpa dei soldi, negli sport dove ne girano meno si sta più insieme e ci si vuole anche bene mentre in F.1, ad esempio, è il contrario. A me dispiace molto perché, per come sono fatto io, vorrei tanto condividere con gli altri pilota la passione e il modo di viverla ad alto livello“.

Lorenzo é rimasto dov’era, alla Yamaha, e per Andrea è ancora lui il favorito d’obbligo per il titolo 2011. “Jorge non è il mio preferito, da quando ci sfidavamo nella categorie inferiori, si sa. Però quest’anno non c’è veramente niente da dirgli: ha dominato e ha meritato tutto ciò che ha conquistato. Se Rossi non si fosse fatto male? Beh, lì qualcosa è cambiato, a livello psicologico, per tutti. Ma resto convinto che lo spagnolo sarebbe diventato iridato ugualmente. E per il 2011 è ovviamente in pole“. Fa differenza dunque lottare contro Valentino rispetto a un altro pilota. “Certo. Siamo tutti condizionati, dal passato, dai rapporti umani, dalla situazione, quando proviamo un sorpasso a un pilota invece che a un altro. Forse con lui di più perché, se lo batti, hai un riscontro mediatico immediato, anche se lo fai per il 5° posto. E magari in un’altra occasione sei arrivato 2° e non ti filano perché non c’è in ballo lui. Questo è un po’ ingiusto“.  Finale più intimo, da papà, con una domanda classica. Come si comporterebbe con un figlio se volesse correre? “Beh, io ho una figlia che tra poco compie un anno. Se in futuro nascesse un maschio e poi appassionasse alle moto non so davvero come mi comporterei. Il rapporto tra padri e figli, parlo di chi è arrivato a questi livelli nel mio sport, è sempre molto difficile. I genitori spingono i ragazzi, anche per troppo amore, e poi finisce che si discute tanto. Non è un bene. Però, visto che va sempre così, ho paura di fare la stessa fine“.

MotoGp, Jorge Lorenzo sul Mondiale 2011: “Ducati e Honda saranno velocissime”

Ha vinto il Mondiale 2010 laurendosi campione della MotoGp per la prima volta in carriera. Si é tolto lo sfizio di arrivare all’ultima gara a Valencia con il titolo in tasca e regalare ai tifosi spagnoli un’altra vittoria in solitaria, per poi confermarsi nei due giorni di test con ottimi tempi sul giro con la Yamaha YZR M1 2011. Nonostante tutto questo, Jorge Lorenzo guarda già al futuro: il pilota maiorchino è infatti consapevole che la strada che lo porterà a difendere la conquista del suo primo titolo iridato in MotoGP sarà molto lunga e tutt’altro che in discesa, proprio a cominciare dalla forza che metteranno in campo gli avversari attraverso una concorrenza sempre più agguerrita. Questo il pensiero del pilota spagnolo, ribadito nel corso delle premiazioni della FIM (Federazione Motociclistica Internazionale) a Estoril, dove ha parlato delle sue aspettative per l’anno prossimo, sicuro di trovare le rivali della Yamaha, Ducati (che avrà in sella alla Desmosedici un attesissimo Valentino Rossi e la Honda che oltre al solito Dani Pedrosa schiera un agguerrito Casey Stoner), sempre più veloci, quasi a lanciare un segnale alla sua squadra che, di certo, non starà a guardare.

Ducati farà sicuramente tutto per preparare una buona moto per Valentino“, spiega Jorge Lorenzo nelle parole riportate dall’agenzia di stampa EFE. “Anche la Honda nell’ultima parte di stagione 2010 ha fatto passi da gigante e sta migliorando ad ogni gara e test. Sono comunque fiducioso perchè la Yamaha lavorerà duramente per restare al top“. Per il 2011 ovviamente il Campione del Mondo in carica si aspetta un “campionato combattuto e avvincente: spero soltanto che nessuno si faccia male come quest’anno“. Per chiudere, ha ribadito la propria strategia vincente. “Corro contro gli altri piloti, ma non sento la rivalità: penso a migliorarmi e rendere la mia moto sempre più competitiva per vincere“.

Mahindra 125 GP, i nuovi piloti scelti sono Webb e Schrotter

Il colosso indiano Mahindra ha recentemente acquisito non solo il 70% del pacchetto azionario della coreana SsangYong, ma anche il 70 % della Engines Engineering. Ma la notiziza del giorno è che ha messo sotto contratto per la prossima stagione Danny Webb, ed il tedesco Marcel Schrotter, rispettivamente decimi e diciottesimi con Aprilia. La Mahindra Moto sta pensando per il 2013 al progetto del nuovo motore monocilindrico nella futura categoria Moto 3, che renderà il posto della 125 GP.

Giannelli, scarico GX One per Suzuki

Giannelli presenta gli scarichi GX One con un sistema riservato ad acciaio inox, linee aggressive e sportive adatto particolarmente per la GSX-R-Suzuki. Un look molto compatto, a sezione conica, consente un notevole risparmio di peso nei confronti di quello montato di serie. La GSX- è equipaggiata con una valvola di scarico, cche ha la funzione di abbassare il rumore durate le condizioni di velocità e regime di rotazione del motore. La valvola è quindi comandata, tramite cavi, da un servomotore controllato direttamente dalla centralina motore. Sulla GSX R sono presenti 2 connettori a 34 poli, uno di colore nero-arancio ed uno di colore grigio-arancio.