Moto Gp, Gran Premio di San Marino: A Misano vince Pedrosa, poi Lorenzo e Rossi. Ma “quasi” nessuno festeggia

Parla ancora spagnolo la Moto Gp. Precisamente la lingua di Dani Pedrosa, che con la sua Honda, dopo il successo ottenuto una settimana fa ad Indianapolis, conquista pure il GP di San Marino, in una giornata però tragica, funestata dalla morte del pilota Tomizawa durante la gara della Moto2. Il fantino della Hrc ha vinto nel suo stile: in testa dalla prima all’ultima curva. Uomo solo al comando sarebbe proprio il caso di dire: come piace a lui, con la strategia che più ama, che maggiormente si addice alle sue qualità e che lui sa interpretare alla perfezione. Adesso il divario che lo separa dal leader del Mondiale, Lorenzo, buon posto per lo spagnolo della Yamaha, anche se mai in grado di impensierire Pedrosa è di 63 punti. Ancora tanti, troppi per sperare, non solo in un sorpasso, ma anche solo in un tentativo di aggancio. Non è per rendere arrendevole Dani, alla seconda vittoria di fila, la terza delle ultime cinque gare: ma è una questione di matematica. Tutto qui.

Sul terzo gradino del podio è riuscito a salirci Valentino Rossi, che prima ha piegato Stoner, calato alla distanza dopo un incoraggiante avvio, poi ha duellato a lungo con Andrea Dovizioso, che da metà gara in poi gli ha reso la vita alquanto difficile. Il pesarese è al secondo podio dal rientro dopo la frattura della tibia, dopo quello centrato, sempre con il 3° posto, a Laguna Seca.

Alla fine, bocche cucite – A fine gara nessuno dei protagonisti del podio ha molta voglia di parlare dell’esito della gara, messo in secondo piano dalla tragedia di Tomizawa. Pedrosa: “Non ci sono parole, non so che dire, la gara è stata ok, ma la testa è altrove“. Lorenzo: “Tomizawa era un pilota molto allegro, peccato. La gara? Quando succedono queste cose la gara non conta“. Rossi: “Mi spiace molto, davanti a queste cose, la corsa non conta molto. Peccato”. Purtroppo, dei fischi disgustosi al momento della premiazione di Lorenzo sul podio, hanno quasi profanato un’atmosfera di grande mestizia e commozione.

Agostini: “Oggi meglio di ieri” – Giacomo Agostini, intervistato da Canale 5 sulla morte del giapponese Shoya Tomizawa, ha dichiarato: “Non facciamo i farmacisti. Fortunatamente, oggi succede molto meno di una volta, ma quando si corre a 300 all’ora il rischio è inevitabile“.

L’ordine d’arrivo della MotoGp al Gran Premio di San Marino:

1. Dani Pedrosa (Spa) Honda, in 44’22″059.

2. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha, a 1″900.

3. Valentino Rossi (Ita) Yamaha, a 3″183.

4. Andrea Dovizioso (Ita) Honda, a 6″454.

5. Casey Stoner (Aus) Ducati, a 18″479.

6. Ben Spies (Usa) Yamaha, a 28″385.

7. Colin Edwards (Usa) Yamaha, a 34″934.

8. Alvaro Bautista (Spa) Suzuki, a 38″157.

9. Hector Barbera (Spa) Ducati, a 40″943.

10. Marco Melandri (Ita) Honda, a 42″377.

11. Aleix Espargaro (Spa) Ducati, a 45″906.

12. Hiroshi Aoyama (Jpn) Honda, a 46″394.

13. Randy De Puniet (Fra) Honda, a 50″481.

14. Marco Simoncelli (Ita) Honda, a 1’23″143.

Così le prime posizioni della classifica: Lorenzo p. 271, Pedrosa 208, Dovizioso 139, Rossi 130, Stoner 130.

MotoGp, Gran Premio di San Marino: Pedrosa sogna di vincere per la prima volta in carriera due gare di fila. Lorenzo non parla di Rossi che pensa a darsi una “sveglia”

Non può far altro che sorridere Dani Pedrosa dopo la conquista della quarta pole stagionale nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino sul tracciato di Misano. E ora lo spagnolo ha un obiettivo ben chiaro davanti in vista della gara di domani: “Non ho mai vinto due gare consecutive in MotoGP e questa è una ghiotta opportunità. Stiamo facendo un ottimo lavoro e questa pole è il giusto premio. In gara sarà importantissimo non fare errori, perchè questo è un tracciato complicato e non credo di riuscire ad andarmene da subito“.

Valentino? Il rivale adesso è Pedrosa e bisogna pensare a lui. Per il prossimo anno si vedrá“. Jorge Lorenzo dribbla abilmente le domande dei giornalisti relative all’eterno rivale Valentino Rossi e preferisce concentrarsi sulla gara, che lo vedrà scattare dalla seconda posizione alle spalle della Honda di Pedrosa. “Qui – ammette Lorenzo – facciamo fatica, perchè il motore della Honda è superiore. Lavoreremo comunque per cercare di migliorare in vista della gara“.

MotoGp, Gran Premio di San Marino: Dani Pedrosa conquista la pole a Misano, ma Lorenzo é ad un passo. Stoner cade ma é terzo, Rossi chiude 4°

Nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino, sul tracciato di Misano, lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda ha conquistato quest’oggi la terza pole position stagionale, dimostrandosi dominatore incontrastato di una sessione che ha comunque regalato molti colpi di scena, con almeno altri quattro piloti che sono rimasti in corsa fino all’ultimo per registrare il miglior tempo. Tra questi c’era il leader del Mondiale in corso, Jorge Lorenzo. Il leader del mondiale ha infatti chiuso al secondo posto a soli 3 decimi netti di ritardo da Pedrosa, anche se oggi il suo ritmo è sembrato il migliore in prospettiva della gara di domani. Il pilota Fiat Yamaha ha preceduto per 141 millesimi un Casey Stoner su Ducati mai però del tutto convincente nella sua azione: il suo tempo è buono, ma l’ulteriore caduta con annessa perdita dell’anteriore è l’ennesima dimostrazione di un feeling mai trovato in questa stagione con la Desmosedici GP10.

Capitolo Valentino Rossi: il campione del mondo in carica è senz’altro in recupero e nel miglior momento di forma dopo il rientro dall’infortunio del Mugello, ma qualche problema nel 4º settore della pista lo costringerà comunque a partire dalla seconda fila domani. Di fianco a lui partiranno Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) e Randy De Puniet (LCR Honda). Colin Edwards su Monster Yamaha Tech3 precede un quartetto tutto italiano formato da Andrea Dovizioso (Repsol Honda), Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini) e Loris Capirossi (Rizla Suzuki). Con i primi 11 piloti in 1,1 secondi di distacco, per domani si preannuncia un Gran Premio davvero divertente. La partenza domani alle 14.00.

I tempi delle qualifiche della Moto Gp:

1. 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 1’33.948

2. 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 1’34.256

3. 27 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 1’34.397

4. 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 1’34.470

5. 11 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1’34.472

6. 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 1’34.751

7. 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1’34.782

8. 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 1’34.826

9. 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 1’34.93

10. 33 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 1’35.018

11. 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 1’35.096

12. 40 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 1’35.259

13. 7 Hiroshi AOYAMA JPN Interwetten Honda MotoGP Honda 1’35.286

14. 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 1’35.303

15. 41 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati 1’35.438

16. 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 1’35.629

17. 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 1’35.724

Moto Gp, Gran Premio di San Marino: Lorenzo primo nelle libere del sabato, ma Pedrosa c’é. Rossi 5° con il nuovo casco

Dopo il successo di Indianapolis e il primo posto nella sessione delle prove libere di ieri del Gran Premio di San Marino, questa mattina Dani Pedrosa ha dovuto arrendersi al leader del Mondiale Lorenzo, tornato nuovamente ai suoi livelli. Le prove libere del sabato mattina sul circuito di Misano, iniziano con un’uscita di pista all’altezza della curva 12 di Marco Melandri con la sua San Carlo Honda Gresini. L’italiano veniva imitato poco dopo da Hiroshi Aoyama con la Interwetten Honda MotoGP che rischia seriamente di farsi male, andando a toccare erba sintetica e terra in accelerazione appena fuori dalla curva 3.

La mattinata vedrà per tutto il tempo uno Jorge Lorenzo decisamente più in forma e già sotto l’1’35 a metà sessione (ieri non ci era mai riuscito), mentre Dani Pedrosa su Repsol Honda avrà bisogno di quasi 40 minuti per recuperare e migliorare le crono di ieri. I due ingaggiano una bella sfida sul finire della sessione, con il leader del mondiale questa volta bravo a spuntarla con il tempo di 1’34.627. Con Pedrosa che chiude a 104 millesimi di ritardo (per lui anche un’uscita di pista alla curva 1), sono Casey Stoner su Ducati Team e Colin Edwards su Monster Yamaha Tech3 a completare la virtuale top4. Se per l’australiano continuano i soliti problemi con l’anteriore, per il texano è l’ennesima dimostrazione di valere sino in fondo il rinnovo del contratto (che potrebbe arrivare già durante questo fine settimana).

Valentino Rossi è l’ultimo pilota in grado di correre in 1’34. L’italiano del team Fiat Yamaha chiuderà infatti a poco più di tre decimi dal compagno di squadra, precedendo sul traguardo Andrea Dovizioso su Repsol Honda. Il numero 4 migliora troppo poco rispetto a ieri, perdendo così ben 4 piazze. Nicky Hayden (Ducati Team), Hector Barberà (Ducati Paginas Amarillas), Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) e Loris Capirossi (Rizla Suzuki) chiudono la lista dei piloti in top10.

Nuovo casco per Rossi – Valentino Rossi ha intanto indossato una nuova grafica per il suo casco durante le prove libere di quest’oggi. Al posto del solito “sole-luna” sulla testa di Valentino c’è una enorme sveglia che segna l’ora d’ingresso del turno. Per Rossi un modo simpatico di ironizzare sul suo calo di prestazioni in gran parte dovuto alle conseguenze dell’infortunio del Mugello. Il messaggio che Rossi vuole darsi è quello di “darsi una sveglia” per tornare a vincere.

Moto Gp, Gran Premio di San Marino: Lorenzo insoddisfatto della sua M1. Rossi non si dà per vinto

Dopo il terzo posto fatto registrare nelle prove libere del Gran Premio di San Marino, lo spagnolo Jorge Lorenzo non ha nascosto un suo personalissimo disappunto, imputando il distacco maturato dal connazionale Daniel Pedrosa, alle sue condizioni fisiche e ad una Yamaha non proprio al meglio oggi sulla pista di Misano. “Oggi è stata una giornata abbastanza difficile per noi, più di quanto ci aspettassimo, non sono riuscito a guidare come volevo. Non mi sono ancora completamente ripreso dal difficile fine settimana di Indianapolis, oggi abbiamo sofferto molto e non ho sentito abbastanza fiducia in moto e pneumatici – dice il leader iridato della MotoGp -. Sia in frenata che in accelerazione, per questo non ho guidato come volevo. Comunque -aggiunge- siamo ancora terzi, abbiamo tempo per recuperare e spero che io e il mio team domani potremo essere più competitivi“. Prima del via delle prove libere, Lorenzo aveva tirato una stoccata delle sue all’ormai ex compagno di scuderia della Yamaha. “Se Valentino è passato alla Ducati non è certo per un problema di rapporti personali tra di noi”. Jorge Lorenzo commenta il passaggio di Rossi alla Ducati sulle pagine di Maxim. “E’ una scelta professionale rispettabilissima ma tra noi non c’è stato il minimo screzio, checchè se ne dica. Il Mondiale? Nessuno sa cosa sarebbe successo con Rossi in pista ma una cosa è certa: io ero già in testa alla classifica“.

Valentino Rossi è invece moderatamente soddisfatto dopo il quarto posto ottenuto nelle prove libere del Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano Adriatico. “Siamo lontani da Pedrosa, ma sono abbastanza contento perchè abbiamo fatto un buon lavoro. Specialmente verso la fine delle prove abbiamo migliorato l’assetto della moto e sono riuscito a essere più veloce“. Rossi ha preso infatti circa 8 decimi dal leader Pedrosa, ma si è detto comunque convinto che domani nelle prove ufficiali si possa migliorare: “Abbiamo alcune cose da provare, nell’elettronica e nelle impostazioni dei pneumatici, ma sono sicuro che questo è stato un buon modo per cominciare il weekend. Domani cercheremo di limare qualche decimo”. Il campione di Tavullia ha avuto anche buoni segnali dalla sua condizione fisica: “E’ ok, non ho troppo dolore, ma questa pista ha due o tre sezioni di frenata a destra e soffro un po’ con la mia spalla in quei punti“.

Moto Gp, Pedrosa guarda con fiducia a Misano: “Lotteremo per la vittoria”. Dovizioso sente aria di casa: “Qui incominciai la mia carriera…”

Dopo il grande trionfo conquistato nell’ultimo Gran Premio di Indianapolis di domenica scorsa, terzo della stagione in MotoGp, il pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa, e con lui tutta la squadra, arriva all’appuntamento di Misano Adriatico con la ferma convinzione di poter puntare di nuovo al gradino più alto del podio, tentando così di ridurre ulteriormente l’ancora consistente gap (68 punti), che in classifica generale lo separa dal connazionale Lorenzo, attuale leader del Mondiale con la sua Yamaha M1. “Stiamo vivendo un importante periodo di forma ed il mio nuovo record personale di tre Gran Premi conquistati in un anno, non può che caricarmi ulteriormente”, ha confessato ai microfoni della stampa il centauro di Sabadell. “Misano si è rivelato un tracciato spesso ostico per la Honda negli ultimi anni, ma io spero che questa volta la musica finalmente possa cambiare. Ci concentreremo a lungo sul setting della moto, con particolare attenzione alla trazione. In classifica generale il ritardo da Lorenzo è ancora molto consistente, fin troppo direi. Il nostro obiettivo resta comunque quello di dare il massimo fino alla fine. Poi, quando taglieremo il traguardo dell’ultimo Gran Premio, vedremo se saremo o meno riusciti nell’impresa impossibile. Si vedrà…”.

Chi invece andrà a Misano alla caccia del colpo grosso sarà il nostro Andrea Dovizioso, terzo nella classifica mondiale con la sua Honda, particolarmente positivo in vista della gara di domenica. “Arriviamo al Gran Premio di San Marino in ottima forma con l’obiettivo di puntare dritti al podio. Il circuito è caratterizzato da curve strette e da un asfalto non particolarmente curato, ma dopo l’esperienza di Indianapolis non credo che il tracciato romagnolo possa riservarci spiacevoli sorprese da questo punto di vista. Qui cominciai la mia carriera da motociclista 10 anni fa. Tanti amici saranno presenti e mi daranno quella carica in più per fare davvero bene”.

MotoGp San Marino, ValeRossi: “Fare felici i miei tifosi”

Il Dottore vuole tornare a stupire e per farlo giunge ad uopo l’approdo della MotoGp in terra amica. Valentino Rossi, infatti, arriva al World Circuit di Misano Adriatico per il GP di San Marino e Riviera di Rimini: il quarto posto di domenica scorsa a Indianapolis che non può certo entusiasmare uno come il 46Yamaha ma è di certo una base di partenza, un presupposto assai più positivo rispetto ai più recenti risultati.

Vale non deve presentarsi a nessuno – soprattutto a San Marino, a pochi passi da casa – ma la voglia di regalare più di un sorriso a chi gli è vicino da sempre potrebbe anche garantirgli la motivazione in più. Il tavulliano: “A Indianapolis abbiamo fatto qualche progresso sul nostro assetto da gara, ma le condizioni difficili hanno reso chiaro che non sono ancora al 100%. Inutile nasconderlo: ce la metterò tutta, come al solito, ma sarà difficile fare meglio a Misano senza pausa. Almeno si spera che sarà un po’ più fresco che a Indy“.

Moto Gp, Dovizioso deluso dal 5° posto di Indianapolis. A Simoncelli non basta il 7° posto e l’ennesima sfida vinta contro Bautista

Il pilota italiano della Honda Andrea Dovizioso, non era di certo l’immagine della felicità ieri al termine del Red Bull Indianapolis Grand Prix, nel quale nonostante abbia dimostrato di essere tra i piloti più in forma, almeno per gran parte della gara, non può trovare consolazione nel quinto posto finale. Scattato dalla quarta posizione, autore di una buona partenza, il biker italiano si era portato prima secondo e poi terzo dietro al compagno di squadra Pedrosa. Dovizioso ha poi resistito alla pressione di Lorenzo per 8 giri continuando a mantenere il passo con il pilota spagnolo fino al 12esimo giro, quando è stato infine superato. A 8 giri dalla fine Dovizioso non ne aveva più e non è stato in grado di respingere gli attacchi di Valentino, chiudendo così quinto. “Sono deluso, mi aspettavo un risultato migliore. Le condizioni erano veramente estreme, con la temperatura dell’asfalto superiore ai 50 gradi. Ho fatto una buona partenza e per due terzi della gara sono stato in grado di lottare per il podio. Poi ho iniziato a perdere troppo in determinati punti per cui è sfumata questa possibilità. Ero più lento di ieri, Dani invece era molto veloce e fortissimo a metà curva. Anche il suo stile di guida ha fatto la differenza. Credo che dovrò rivedere la mia posizione e anche il mio stile di guida. Adesso guardo a Misano, la mia gara di casa, dove arrivo terzo in campionato”.

Di tutt’altro umore l’altro italiano Marco Simoncelli, che ieri ha centrato il suo secondo miglior risultato della stagione sul circuito di Indianapolis, concludendo in settima posizione. L’italiano ha infatti fatto meglio solo al Sachsenring (). “È stata durissima! – ha affermato Marco – Una gara stile Malesia perché chiunque forzava il ritmo come in prova finiva per terra senza la massima attentenzione” ha commentato il numero 58. La settima piazza è comunque un buon piazzamento, specie se ottenuto a seguito della sfida vinta contro il rivale di sempre Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), ma l’ex Campione del Mondo 250 vuole puntare ancora più in alto: “Sono abbastanza contento anche se sinceramente avrei preferito arrivare un po’ più avanti, cercherò di farlo prossimamente. È stata comunque bella la lotta con Bautista ed in questo caso mi sono piaciuto perché ho tenuto duro. In definitiva sono il primo dei debuttanti, Spies a parte, e questa è per me già una piccola soddisfazione”.

Anche Fausto Gresini ha commentato soddisfatto la prova del pilota della sua scuderia: “Simoncelli da parte sua ha fatto una bella gara non era facile con questo caldo torrido. C´era una grande difficoltà a mettersi nella condizione di fare bene. Lui ci ha creduto fino in fondo nonostante la pressione che gli ha messo Bautista”. “È riuscito a mantenere la settima posizione e quindi, secondo me, ha fatto gara di buon auspicio per il futuro. Ancora una volta ha dimostrato di avere un buon potenziale e forse a tutt´oggi non ha ancora raccolto quello che in effetti meriterebbe”. Marco Simoncelli ora vanta 63 punti in classifica e occupa la posizione a 15 lunghezze da Randy De Puniet.

Ducati, Hayden al fianco di Rossi nel 2011:”sono contento di poter correre con un campione come lui, ci divertiremo”

La Ducati dopo aver messo sotto contratto Valentino Rossi, ha deciso per la conferma di Nicky Hayden, come suo partner per la stagione 2011. Il pilota si è detto contento della scelta. “Sono molto orgoglioso di poter confermare questo accordo. L’anno scorso guidavo una Ducati, adesso mi sento un pilota Ducati. Il team, gli sponsor e i Ducatisti mi hanno accolto e mi hanno sostenuto tantissimo ed io spero davvero di ricambiarli con i risultati che meritano. Il prossimo anno avrò come compagno di squadra un certo Valentino Rossi, uno che di moto ne sa qualcosa! Saremo un gruppo forte. Non voglio fare previsioni di alcun genere ma non c’è dubbio che questa squadra conosca la passione, l’etica del lavorare duro e sappia divertirsi. Comincia una nuova era per la Ducati ed è un onore farne parte.”

Moto Gp, ad Indianapolis Pedrosa c’é: “Grazie a tutta la squadra”. Spies strafelice, Lorenzo e Rossi stremati al traguardo

Oggi è stata una gara molto dura, con un caldo così” il principale pensiero di Dani Pedrosa che ha vinto dominando la gara di Indy, anche grazie alla scelta di montare le gomme “hard”. “Le Yamaha andavano con la gomma più morbida ed io pensavo avessero qualcosa in più e ho dato il massimo e sono riuscito a vincere prendendomi anche una rivincita sulla corsa della scorsa stagione. Un grazie a tutta la squadra” conclude lo spagnolo della Repsol Honda Hrc. Alle sue spalle si è piazzato l’eroe di casa, Ben Spies, l’anno scorso dominatore in Superbike. Lo statunitense della Monster Yamaha Tech3, alla sua prima stagione nella classe regina è soddisfatto. “Sono al primo anno e tutto è andato molto bene. Sono secondo davanti ai miei, agli amici al mio pubblico. Sono stato anche al comando e questa è un grande soddisfazione. Sono molto felice“.

Sono veramente stanco, la gara è stata molto dura“. Jorge Lorenzo appare visibilmente provato ai microfoni di Mediaset dopo il Gp di Indianapolis. Lo spagnolo, giunto terzo con la sua Yamaha, spiega: “Tutti oggi sono molto stanchi, ma io non ho mangiato molto e questo mi ha fatto stancare tanto. Poi avevo un problema davanti, sono andato molto piano, era impossibile fermare Pedrosa e Spies. Questa resta una grande stagione, sono soddisfatto, ma oggi non posso essere felice“.

Valentino Rossi è stanco ma comunque soddisfatto del quarto posto ottenuto ad Indy. “E’ stata una gara abbastanza positiva per me: sono riuscito a girare come Lorenzo e Spies, poi sono tornato a guidare abbastanza bene, tornando a mettere la moto come piace a noi“, spiega il pesarese della Fiat Yamaha. “Ho fatto un pò di fatica nei primi giri come mi capita nelle ultime gare, poi nella fase centrale sono andato molto forte e di questo sono contento, perchè a Laguna Seca e Brno, invece, ero lontano dai primi, ma alla fine non avevo più ‘benzina’. Ho fatto fatica e ho dovuto mollare quando ho visto S.Pietro tra la curva 2 e 3 ho dovuto mollare. Un pò come Fantozzi nella partita di calcio” aggiunge sorridendo Rossi ai microfoni di Italia. “Oggi c’era un grande calore che arrivava anche dalla frizione: ho tutti i piedi rossi. Alla fine gli stivali si erano quasi squagliati” rivela Valentino che, ancora, non è ovviamente al massimo della sua forma. “Devo lavorare. Faccio fatica. Non sono al 100%, ma la cosa positiva è che ce l’ho fatta per una parte della gara. In questo periodo mi sono allenato, ma mi sono concentrato sulla gamba e sulla spalla, ora ho bisogno di fare un pò di fiato” ammette alla fine.

Moto Gp, Indianapolis: Pedrosa trionfa e mantiene aperto il discorso Mondiale. Spies secondo, Lorenzo terzo

Lo spagnolo Dani Pedrosa non vuole ancora arrendersi a consegnare il titolo allo spagnolo Lorenzo. E così il pilota della Honda festeggia il terzo successo stagionale, imponendosi nella undicesima gara della MotoGP sul circuito di Indianapolis: lo spagnolo della Honda ha preceduto sul traguardo le Yamaha dello statunitense Spies e Lorenzo, il leader del Mondiale, che ha dovuto così cedere 9 punti al suo rivale diretto. Ora la classifica vede Lorenzo con un ampio margine di 68 punti su Pedrosa, che però ha dimostrato di poter rendere la vita difficile a Jorge fino alla fine del campionato.

Al via scatta molto bene Spies dalla pole, la prima in carriera per lui, seguito da Dovizioso, Hayden, Pedrosa, Lorenzo e Rossi ed è un inizio che entusiasma il pubblico statunitense, che festeggia due dei suoi beniamini nelle prime tre posizioni. Ma la festa dura troppo poco, visto che Hayden è presto scavalcato da Pedrosa e Lorenzo che si lanciano all’inseguimento di Spies, mentre Melandri, buon settimo fin lì, cade rovinosamente. Il texano della Yamaha fa quello che può, ma al giro viene “sverniciato” in rettilineo da Pedrosa, che si porta così al comando e allunga con un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri piloti in gara. Alle sua spalle, Lorenzo passa in staccata Dovizioso, che poi si vede costretto a cedere il passo anche a Valentino. Pedrosa quando è nelle condizioni di esprimersi al meglio, con una moto impeccabile, non teme avversari e impone alla gara un ritmo impossibile: una vittoria che ha dunque il suo tipico marchio di fabbrica. Spies può comunque festeggiare il contratto ufficiale Yamaha con il secondo posto, il suo migliore risultato in MotoGP e Lorenzo, alla fine stremato, anche se per la prima volta in stagione, non finisce né primo, né secondo, blinda il suo vantaggio nel Mondiale e per una volta, saggiamente, si accontenta.

Rossi dopo le tre scivolate nel week-end, l’ultima nel warm up del mattino, chiude al 4° posto, in una gara resa per le sua condizioni ancora più difficile dal grandissimo caldo36° di temperatura -, che hanno inciso sul rendimento di tutti. Da metà gara in poi Valentino ha alzato il ritmo, andandosi a prendere un piazzamento che lo avvicina in classifica a un deludente Stoner, ancora una volta caduto nelle fasi iniziali. Prossima gara, domenica 5 settembre a Misano.

L’ordine di arrivo: 1. Pedrosa (Honda), 2. Spies (Yamaha), 3. Lorenzo (Yamaha), 4. Rossi (Yamaha), 5. Dovizioso (Honda), 6. Hayden (Ducati), 7. Simoncelli (Honda).

La classifica: Lorenzo p. 251, 2. Pedrosa 183, 3. Dovizioso 126, 4. Stoner 119, 5. Rossi 114. 6. Spies 110. 7. Hayden 109.

MotoGp Indianapolis: Pedrosa detta legge

Dani Pedrosa trionfa a Indianapolis, vanificando le attese del pubblico locale, desideroso di vedere sfrecciare i centauri di casa, Ben Spies e Nicky Hayden.

In realtà, Spies aveva illuso parecchio, con una partenza a razzo che sembrava lanciarlo come un proiettile verso la vittoria ma ha subito il ritorno della furia spagnola che, in sella a una Honda perfetta (va detto che è stato impeccabile anche Pedrosa, non sempre capace di conservare concentrazione per un gran premio intero), ne aveva più di tutti. A suon di giri record e di distacchi abissali su chi gli stava dietro, Pedrosa ha tagliato il traguardo con più di tre secondi su Spies, che diventano sei sul terzo, il leader del mondiale Jorge Lorenzo.

Valentino Rossi non è riuscito a fare meglio del quarto posto ma, di questi tempi, meglio accontentarsi. Non è un periodo felice per il tavulliano, incappato in una caduta nel corso delle ultime prove ma sempre capace di sdrammatizzare: “Sono un pilota giovane, si vede che devo fare esperienza, non so da quanto non cadevo così tanto, credo dal 1996…”.

Motomondiale, ad Indianapolis Spies in pole nella Moto Gp. Simon davanti a tutti in Moto2, Marquez nella 125cc. Nwl Warm-up brillano Lorenzo, Iannone e Marquez

Ben Spies ha piazzato a sorpresa il miglior tempo nelle qualifiche a Indianapolis davanti a Lorenzo nella Moto Gp: miglior modo per festeggiare il passaggio nel team ufficiale della Yamaha nella prossima stagione proprio non c’era per il pilota statunitense. Stoner, dominatore assoluto nelle libere del venerdì e del sabato è finito sesto, terza fila, invece, per Valentino Rossi. Nella 125cc Marquez regola il connazionale Nico Terol, mentre nella Moto2 la pole è di Simon.

Jorge Lorenzo (Yamaha), leader attuale del mondiale della Motogp, è stato il più veloce nel warm-up del Gp di Indianapolis con il tempo 1.40.482. E’ invece finito a terra, per la terza volta in questo week end, Valentino Rossi (Yamaha), tradito dall’anteriore della sua moto: un segnale non proprio ben augurante in vista del Gran Premio di questa sera. Rossi ha chiuso con il sesto tempo, staccato da Lorenzo di 0,419”. Secondo tempo per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), poi l’americano Ben Spies (Yamaha), quarto l’australiano Casey Stoner (Ducati). Quinto tempo per Andrea Dovizioso (Honda) a 0,401s da Lorenzo, nono Marco Melandri (Honda), 14/o Marco Simoncelli (Honda), 17/o Loris Capirossi (Suzuki).

Risorge il nostro Andrea Iannone (SpeedUp), che ieri era caduto procurandosi una forte contusione al piede sinistro, mentre oggi ha chiuso al primo posto il warm up del Gp di Indianapolis Moto2 con il tempo 1’45″720. L’abruzzese ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Julian Simon (Suter), l’inglese Scott Redding (Suter) e il romano Simone Corsi (Motobi). Undicesimo è giunto il napoletano Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 15/° ha chiuso Claudio Corti (Suter) alle spalle dell’attuale leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki).

Nemmeno le briciole agli avversari. E’ questo ciò che ha deciso il catalano della Derbi Marc Marquez: attuale leader del Mondiale, dominatore delle prove libere e delle qualifiche con relativa pole conquistata, è stato il più veloce anche nel turno di prove pre-gara della classe 125 con il tempo di 1’48″352. Alle spalle di Marquez, l’inglese Bradley Smith (Aprilia), poi l’altro iberico Nico Terol (Aprilia), mentre Luois Salom (Aprilia) ha chiuso in quarta posizione. Il migliore degli italiani è stato Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che ha chiuso in 14/a piazza.

Moto Gp, Gran Premio di Indianapolis: dopo le libere di ieri Stoner é ottimista, Lorenzo senza pensieri. Mentre Rossi vuole migliorarsi

La prima sessione di prove libere del Gran Premio di Indianapolis corsa sotto uno splendido sole, al Motor Speedway. Il duo piloti del team Fiat Yamaha Team, Lorenzo e Rossi, hanno concluso rispettivamente al secondo e al quinto posto. Lorenzo, che sul percorso ha vinto lo scorso anno, si è è mostrato a suo agio sin dall’inizio della sessione. Rossi invece ha fatto più fatica, soffrendo per mancanza di grip sulla superficie sconnessa di questo tracciato.

Al termine delle prove libere, ecco cosa ha dichiarato Rossi alla stampa. “Fisicamente mi sento molto meglio. Ho ancora un pò di dolore, ma non va troppo male, quindi non sono preoccupato. Mi sento a mio agio sulla moto, ma dobbiamo migliorare l’assetto perchè ci manca pò di grip. Non è una pista facile perchè ci sono un sacco di buche. Abbiamo fatto un bel pò di lavoro oggi, ma non è ancora sufficiente e la differenza dai migliori è troppa. Il nostro obiettivo per domani mattina è di colmare questa lacuna ed essere in grado di ottenere una buona posizione in griglia“.

Questo invece il commento del compagno di scuderia, Jorge Lorenzo: “Ho guidato molto bene oggi, e sono migliorato costantemente durante le prove. La gomma posteriore scivolava molto, forse perchè la temperatura era molto alta e faceva molto più caldo rispetto allo scorso anno. Penso che il livello tra i top rider sia più o meno lo stesso, e tutti sembrano molto forti. Domani mi aspetto che tutti migliorino, e quindi dobbiamo assicurarci di fare altrettanto. Sarà una bella battaglia. Infine vorrei fare i complimenti a Ben Spies: l’anno prossimo sarà nel team ufficiale e penso che sia un’ottima notizia per lui e per Yamaha“.

Chi invece ha mostrato grande autorità sul tracciato americano, è stato il duo piloti del Ducati Team Casey Stoner e Nicky Hayden, che hanno cominciato molto bene il fine settimana del Gran Premio di Indianapolis, realizzando rispettivamente il primo e il terzo tempo nel primo turno di prime prove libere. Ed ecco il pensiero di Casey Stoner: “Nei primi due giri non ricordavo praticamente niente della pista, che non vedevo da due anni, ma mi sono ripreso subito. Questo è un tracciato unico per i diversi tipi di asfalto e per le buche numerose, quindi all’inizio non è stato facile trovare le linee giuste. Siamo partiti bene, ma sono sicuro che tutti daranno il massimo per ridurre il gap. Detto questo, il risultato di oggi è un ottimo inizio e, per la prima volta da un pò, ci rendiamo conto che c’è ancora potenziale per migliorare. Abbiamo usato la nuova forcella che avevamo provato a Brno ed ha funzionato bene, ma questo non è il tipo di circuito dove puoi spingere così al limite da capire se il pacchetto sia effettivamente migliore“.