Roberto Rolfo prova a Valencia la Moto2 Siemens Gigaset Laglisse

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Dalla classe 250cc alla Superbike, dove ha gareggiato per quattro stagioni (dal 2006 al 2009) fino a rimanere appiedato a vantaggio di un altro grande della MotoGp, John Hopkins. Parliamo di Roberto Rolfo, abile e prezioso nel ruolo di collaudatore, che ha terminato di provare a Valencia la Moto2 Siemens Gigaset Laglisse, sul circuito Ricardo Tormo.

L’italianissimo classe 1980 ha effettuato la bellezza di 118 giri suddivisi in due giornate per conto della Dunlop, che gli ha garantito la presenza di quattro tecnici per effettuare tutte le valutazioni del caso. I risultati non sono stati affatto malvagi: un 1’37.5 effettuato all’ultimo giro della prima delle due giornate e 1’36”8 il secondo giorno, la migliore performance pareggiando il tempo di Hector Barbera con Aprilia RSA ufficiale.

MotoGp, Yamaha pronta per Assen. Rossi e Lorenzo già caldi…

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MotoGp, capitolo Assen. Si riparte dalla magia di Valentino Rossi che ha stregato Catalunya. Srà bastata per mettere out Jorge Lorenzo per ko tecnico con risvolti psicologici? Staremo a vedere. Intanto, per il mondiale – apertissimo mai come quest’anno con tre piloti appaiati in testa alla classifica – ci si gioca il tutto per tutto in ogni gara.

Assen piace davvero a tutti: se ne continua a parlare come di un circuito particolare, e affascinante, per ciascun pilota. In tal senso si sono espressi Valentino, Lorenzo e Casey Stoner. Quest’ultimo potrebbe in linea generale approfittare della rivalità interna alla Yamaha tra i due capoclassifica, ma la sfida Rossi – Lorenzo, ad oggi, pare quella più interessante e aperta.

Andrea Boscoscuro, wild card Emblema a Misano, concreto anche nell’Europeo

bosco-grid-031Dopo la recente vittoria nella tappa del Campionato Italiano a Vallelunga che ne ha decretato la leadership di classifica generale, Andrea Boscoscuro ha partecipato come wild-card alla gara del Campionato Europeo nella classe 600 SuperStock mettendo in mostra le sue qualità di pilota concreto e maturo.

Dopo avere sfruttato al massimo i turni di prove per mettere a punto la Yamaha del Team Riviera FCC, il talento vicentino ha condotto una gara aggressiva terminando sesto assoluto a una manciata di secondi dal vincitore.

In un week end caratterizzato dalle condizioni meteo instabili, il pilota di Emblema ha saputo capitalizzare l’occasione di confrontarsi con altri avversari, e si presenterà pronto per il prossimo impegno del CIV, il 12 luglio al Mugello, per consolidare la sua posizione di capo classifica. Andrea Boscoscuro, pilota Team Riviera FCC – 600 Stock riesce a fare una lucida ricostruzione:

MotoGp, Niccolò Canepa verso Assen: “Che emozioni, un circuito cui sono legatissimo”

niccolo-canepaSe ne parla sempre poco degli outsiders e men che meno si è soliti raccontare emozioni, gesta e pensieri dei piloti giovanissimi che affollano le piste. Motivo per cui crediamo sia opportuno dare spazio all’italianissimo Niccolò Canepa, genovese classe 1988, che dopo aver vinto la Coppa del Mondo Superstock 1000 con la Ducati 1098 del Ducati Xerox Junior Team (anno 2007), si è accasato nel 2009, dopo un anno da collaudatore del Team Ducati Corse, nel Motomondiale nella MotoGP nel Team Pramac Racing in sella ad una Ducati Desmosedici.

Numero 88, come l’anno della nascita, e coppia fissa con Mika Kallio. E’ stato lui, che si sta facendo le ossa gara dopo gara, a presentarsi in sala conferenze per la conferenza stampa in vista del prossimo impegno. La MotoGp sbarca ad Assen per l’Alice TT Assen che si terrà sabato prossimo 27 giugno. E’ proprio il 21enne, che identifica Assen con un circuito particolare perchè è il primo su cui ha corso in terreno internazionale, a raccontare cosa ricorda della sua prima esperienza.

Superbike Misano Adriatico gara -2: la prima di Rea. Fabrizio ancora sul podio, Haga terzo. Spies e Biaggi a chiudere la top 10

superbike-misano-2009Messa in archivio la prima delle due prove di Superbike a Misano Adriatico con la bella vittoria di uno Spies indemoniato e capace di tenerli tutti dietro, la seconda manche di categoria regala una serie di emozioni mozzafiato.

Spettatori inchiodati e divertiti, meglio la seconda prova della prima, specie per il pubblico: al termine di un entusiasmante duello nel quale i piloti si sono affrontati a viso aperto a colpi di sorpassi, l’irlandese Jonathan Rea (Honda Ten Kate) ha conquistato la sua prima vittoria nel campionato delle derivate di serie, precedendo le Ducati Xerox di Michel Fabrizio e Noriyuki Haga. Il “Samurai” ha approfittato delle disavventure di Ben Spies (più di un problema nella seconda frazione, l’americano alla fine chiude solo nono con la sua Yamaha dopo aver dominato in Gara 1) per allungare in campionato: quel che aveva perso in gara 1 lo ha parzialmente recuperato nella seconda tornata e ora guida con 292 punti contro i 244 di Texas Terror.

Superbike Misano Adriatico gara -1: Spies beffa Fabrizio e riavvicina Haga

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Da poco conclusa gara 1 della Superbike in programma nella splendida cornice italiana di Misano Adriatico: una buona folla accorsa per ossarvare all’opera e da vicino i talenti delle due ruote con un occhio particolare per le prestazioni di Max Biaggi che ha confermato il buon feeling con il pubblico locale e che è stato accompagnato da una bella porzione di tifosi, accorsi esclusivamente per lui.

Per il romano, e lo si sapeva, la vittoria era una chimera impensabile e infatti, nonostante la grinta che lo contraddistingue sempre, Max non è riuscito a vincere. Netta ed evidente la differenza tecnica tra la sua moto e quelle dei migliori.

Superbike Misano Adriatico libere: tutti dietro Ben Spies (Yamaha). Max Biaggi nono

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Buone notizie per gli appassionati di Superbike. In front Motor Sport e LA7, infatti, hanno rinnovato l’accordo per i diritti televisivi del Campionato del Mondo: il nuovo contratto avrà durata triennale, periodo di tempo nel quale la rete incrementerà ulteriormente il processo di valorizzazione editoriale e produttivo, già potenziato negli ultimi anni.

Tutto ciò a fare da proscenio alle prove in svolgimento sul circuito di Misano Adriatico che per ora sembrano raccontare di uno svolgimento lineare e atteso. Ben Spies davanti agli altri nella prima sessione di prove libere del Gran Premio di San Marino, ottavo impegno del mondiale Superbike. L’americano in sella alla Yamaha ha fermato il cronometro sul tempo di 1’38”049, precedendo di soli 105 millesimi la Ducati Xerox di Michel Fabrizio. Terzo tempo per la Honda del team Ten Kate dell’irlandese Jonathan Rea (1’38”591) davanti alla Ducati ‘clienti’ dello spagnolo Gregorio Lavilla. Quinto e sesto tempo per i giapponesi Rhyuchi Kyonari (Honda) e Noriyuki Haga, quest’ultimo attardato di 679 millesimi da Spies.

My dream Harley per realizzare la Harley Davidson dei sogni

harley_davidsonAppartenere a un mito affinchè il mito ti possa appartenere: nulla di più vero se si parla di Harley Davidson, uno dei marchi nei quali ci si ritrova anche senza possedere una moto. Un desiderio sempiterno che lega in maniera incontrovertibile il passato con il futuro. E Harley Davidson non significa solo moto: il gruppo infatti garantisce una vasta gamma di optional e accessori che vanno solo svelati.

Più di una le opzioni a disposizione con gli Accessori e i Ricambi originali, realizzati con l’abilità artigianale e lo stile leggendario della lavorazione Harley-Davidson. Sono tutte parti progettate per conferire, dall’estremità anteriore alla coda, quel look “custom” inconfondibile. E dato che sono tutte lavorate secondo le specifiche della fabbrica e realizzate nel rispetto degli standard più severi, hanno un montaggio di precisione. Caschi, stivali, capi impermeabili ed altri capi moto, per sentire com’è vera quest’esperienza, chilometro dopo chilometro.

Alex De Angelis, il dopo Catalunya è l’alba di un nuovo giorno

de_angelisSe ne parla poco, di Alex De Angelis. Eppure il pilota venticinquenne sanmarinese è uno di quei centauri che andrebbe elogiato parecchio. Perchè quel che può, ce lo mette sempre.

Non ha strumenti tecnici elevati come i campioni che possono ambire a lottare per il titolo, ma se il cuore bastasse a spingerti lontano più di un motore e di due ruote, De Angelis ci strebbe sempre, lassù in cima dopo essersela giocata alla pari con tutti.

I suoi tifosi più fedeli gli sono affezionati allo stesso identico modo in cui i fans di Valentino Rossi gli dimostrano calore e affetto ad ogni gran premio, e se potessero, gli darebbero più di una spinta per garantirgli quelle capacità che la sua moto, ahilui, non può mettergli a disposizione. Nonostante ciò, De Angelis sfigura poco, è uno che lotta.

Viene spontaneo accostarlo a Loris Capirossi come uno dei migliori complimenti che gli si possa fare, ma ci andiamo con i piedi di piombo per il semplice fatto che Capirossi, nella sua splendida carriera, ha raccolto davvero molto meno di quello che avrebbe dovuto e meritato.

Pacchetti offerta Lojack per moto: Detectior premium e LoJack Early Warning

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Ne abbiamo parlato ieri e oggi sembra doveroso garantire almeno un paio di dritte rispetto alle opportunità garantite da Lojack. Il sistema LoJack per i motoveicoli è una soluzione estremamente efficace per combattere il problema del furto.

Basandosi sul successo ottenuto dal sistema nel recupero di autoveicoli, MMT e camion, il sistema LoJack è stato sviluppato specificamente per le due ruote. Considerando che un motoveicolo offre un minor numero di posti all’interno del quale nascondere il dispositivo, è stata progettata un’unità che si integra perfettamente all’interno della moto in modo che i ladri non possano riconoscerlo o disinnescarlo.

MotoGp, Capirossi e Dovizioso: l’Italia che suda e che lavora

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Di certo non possono ancora permettersi di lottare con i primi tre della classe, che viaggiano certo ad una marcia nettamente superiore. Tuttavia, per Loris Capirossi e Andrea Dovizioso, vi sono più di un elemento per cui essere soddisfatti. Loris non ha bisogno di confermare nulla, anzi: considerando le qualità tecniche, possiamo dire senza alcun dubbio che il pilota di Rizla Suzuki ha raccolto in carriera molto meno di quanto seminato.

Dovizioso è all’alba di una carriera che, continuando così, sarà certo ricca di soddisfazioni. Per il veterano emiliano, Montmelò è coinciso con l’utilizzo di un nuovo motore, testato anche nei giorni immediatamente successivi alla gara.

“Abbiamo avuto un giorno intero per sviluppare la moto e lo abbiamo utilizzato per provare un telaio diverso e un anteriore differente. E’ lì che si deve concentrare ogni sforzo da parte del team e del sottoscritto. Riguardo al motore, siamo ancora nella fase in cui possiamo utilizzare il nuovo o il vecchio. Quello nuovo è probabilmente più potente, ma la vera novità  sta nel carattere. Rende la moto più facile da guidare. Possiamo dire che sia un passo in avanti, ma ora ne serve uno ulteriore. Fortunatamente non avremo bisogno di un motore incredibilmente potente ad Assen, per questo potremmo essere molto competitivi anche lì”.

Valentino Rossi, Catalunya 2009; Diego Maradona, Messico 1986

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Nel novero delle coincidenze, delle circostanze particolari e del passato che, a suo modo, decide di tornare nelle forme che più gli aggradano e quantomeno te lo aspetti, il Gran Premio di Catalunya 2009, MotoGp, ha offerto più di uno spunto di riflessione.

Il primo ce lo regala Valentino Rossi, trionfatore indiscusso di Montmelò e capace di vendicare la sconfitta su terra amica patita al Mugello quindici giorni prima. E’ il centauro pesarese, infatti, che, nell’elogiare la battaglia intrapresa con Jorge Lorenzo nel corso degli ultimi, memorabili giri, ha paragonato il suo gesto tecnico – un sorpasso ai limiti della fisica – a quello del grande Diego Armando Maradona nel corso del Mondiale del Messico 1986.

I fantasmi dell’ultimo giro nella nottataccia di Jorge Lorenzo

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E’ passato un giorno e, se è vero che la notte è buona consigliera, per Jorge Lorenzo dovrebbe appena essere conclusa una nottataccia, di quelle che le passi senza chiudere occhio. Già, perchè lo scherzo fattogli da Valentino Rossi nel corso dell’ultimo giro del Gran premio di Catalunya è stato un flash indimenticabile.

In senso positivo, per Rossi e le miriadi di fans che lo seguono da tutto il mondo, e in senso negativo, per Lorenzo appunto che quel capolavoro di guida lo ha subito tutto. Non ha fatto drammi, lo spagnolo di Yamaha, e ha voluto pubblicamente riconoscere tutta l’abilità e la bravura di Valentino, ora appaiato con Lorenzo e Stoner in testa alla classifica per quello che si preannuncia un Mondiale da decidersi alle ultime giornate. Jorge Lorenzo lo sportivo.

“Una grande gara, davvero intensa dal primo all’ultim ogiro. Uno spettacolo e Valentino è stato più bravo di me, ecco perchè ha vinto”.

Rossi dopo il Gp di Catalunya: “Una delle tre gare migliori della mia carriera”

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Ancora davanti agli occhi il capolavoro messo in scena da Valentino Rossi nel corso del’ultimo giro del Gp di Catalunya, quando al 46 è riuscito di superare – non si sa ancora bene dcome – il rivale Jorge Lorenzo. A vedere il replay più volte, c’è da non crederci. Verrebbe da parlargli, a Rossi, per chiedergli:

“Ehi, ma dove cavolo sei riuscito a passare?”

Lo stesso pesarese, al traguardo, ha l’aspetto di uno che sa di averla combinata grossa e se la gode tutta, nonostante sia abituato da tempo a momenti come questo.

“Non credevo di riuscire a passare in quel punto – dichiara Vale – ci avevo già provato con Casey Stoner nel 2007 ma non mi era riuscito di superarlo. È stata una gara spettacolare, una delle tre migliori della mia carriera e non solo per quel sorpasso nel finale. Per battere questo talentuoso Jorge Lorenzo sono dovuto andare al mio 100%, e fino alla fine sarà sempre così. Mi sono confermato bestia nera nel corpo a corpo e questo è importante sotto tanti punti di vista, in primo luogo perchè mette i rivali nella condizione psicologica di temermi in qualunque momento”.