Dalla prossima stagione Superbike e Supersport saranno protagoniste anche in Russia. E’ stato infatti firmato a Roma l’accordo tra Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports e Alexander Yakhnich, CEO di YMS Promotion Ltd per organizzare il Gran Premio russo del Campionato Mondiale FIM Superbike che vedrà proprio nella YMS Promotion Ltd l’organizzatore ufficiale. La data prevista in calendario per l’evento è il 26 agosto 2012. “In questi ultimi mesi abbiamo lavorato a stretto contatto con Alexander Yakhnich ed il suo team e siamo riusciti a definire tutti i dettagli per preparare lo sbarco in Russia del Campionato già nel 2012. Potere correre a Mosca – ha dichiarato Paolo Flammini -, fin dal primo anno, era il nostro obiettivo dichiarato e quindi siamo estremamente soddisfatti della scelta del circuito Moscow Raceway, una struttura all’avanguardia, in avanzata fase di realizzazione e che verrà completata nei prossimi mesi. Il Campionato SBK arriverà dunque in Russia per primo, a testimoniare l’impegno di Infront Motor Sports nell’aprire nuovi e importanti mercati per lo sport motociclistico“.
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Superbike, a Imola paddock a porte aperte dalle 14
Appuntamento a Imola dalle 14 di oggi quando, all’interno del paddock dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, in concomitanza con le prime prove del Mondiale di Superbike le cui due gare sono in programma per domenica, porte aperte in questo venerdì di libere nel corso dell’open paddock che consente agli appassionati di vagare per il circuito e allungarsi fino alle pit lane, dove avranno anche la possibilità di entrare in contatto con i piloti.
Intanto, tra i protagonisti più attesi – anche perchè sono in procinto di giocarsi in titolo nel corso degli appuntamenti rimanenti – vanno annoverati ovviamente Max Biaggi su Aprilia, Carlos Checa su Ducati e Marco Melandri in sella a Yamaha.
Va da sè ricordare quanto siano belle le gare sul circuito di Imola, uno dei tracciati più tecnici dell’intera stagione. In mattinata vi è stata la conferenza stampa di presentazione del week-end dopo la quale il circuito è stato benedetto dal Vescovo di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli.
Superbike, la Kawasaki pensa ad futuro pieno di successi
Confermando il rispetto dell’impegno preso con il Mondiale Superbike, la Kawasaki ha reso noto che continuerà la partecipazione in questo Campionato anche nel 2012. Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le potenzialità della nuova Ninja ZX-10R, la Kawasaki ha deciso che nella prossima stagione eserciterà un controllo maggiore sul lavoro ingegneristico e sullo sviluppo strutturato della moto di riferimento. Dopo aver lavorato gomito a gomito con il Team Paul Bird Motorsport per le ultime tre stagioni, il rapporto con la squadra inglese nel Mondiale Superbike cesserà a conclusione della stagione 2011 ancora in corso. La Kawasaki ha però voluto elogiare gli sforzi di PBM, di tutto lo staff e dei piloti coinvolti in questi ultimi tre anni, attraverso le parole del Race Manager Ichiro Yoda. “Abbiamo apprezzato i tre anni passati assieme al Team Paul Bird Motorsport e vorremmo ringraziare in modo sincero il gruppo per il tempo, gli sforzi e la dedizione mostrati per il programma World Superbike di Kawasaki“. Dopo i ringraziamenti, ecco quale sarà la linea per il prossimo futuro. “L’obiettivo per il 2012 è di avere un controllo ancora maggiore dal nostro Quartier Generale in Giappone, che tornerà a prendere le decisioni. Il programma per il futuro comprende un numero di test molto maggiore e, da una prospettiva di tipo logistico, relativamente all’ambito europeo, la base operativa di Kawasaki WSB nel Vecchio Continente sarà vicina ai circuiti più importanti e con le condizioni meteorologiche più favorevoli, per ragioni puramente pratiche. Inoltre, questa nuova situazione dovrà andare di pari passo con i limiti di budget attraverso i quali l’azienda è costretta ad operare“. Ovviamente, il tutto é stato pensato per migliorare le prestazioni della Kawasaki, nella speranza di poter ottenere quanti più successi possibili nella prossima stagione. “Comprensibilmente, lo sviluppo di una nuova moto col fine di renderla potenzialmente vincente, unito al contemporaneo impegno sul palcoscenico mondiale, rappresentano una sfida notevole e per questo ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a farci arrivare a questo livello. Da parte nostra, speriamo che tutti i sostenitori del Mondiale Superbike saranno lieti di poter nuovamente rivedere in pista le Kawasaki nel 2012“.
Superbike, il dramma e l’addio di Toseland. “Non potrò più essere competitivo. Grazie alla BMW”
Dopo aver centrato il traguardo delle 200 gare proprio domenica scorsa, senza alcun preavviso, nella giornata di venerdì, il Campione del Mondo Superbike 2004 e 2007 James Toseland, ha annunciato il suo ritiro con effetto immediato dalle corse. Il trentenne di Sheffield è giunto a questa amara ma appare inevitabile decisione, dopo l’ennesimo consulto specialistico con il Dottor Mike Hayton, specializzato in chirurgia della mano e dei polsi. “Il 2011 è stato un anno durissimo per me, e questa settimana una delle più dure della mia vita, ma i consigli degli esperti hanno reso chiaro il fatto che la mia caduta di Aragón ha causato una disabilità permanente, il che vuol dire che non sarò mai più in grado di correre in modo competitivo, a questi livelli“.
UN RESPONSO MEDICO SENZA RITORNO – L’infortunio rimediato al polso destro lo scorso marzo nei test BMW Motorrad Italia al MotorLand Aragón di Alcañiz, secondo quanto emesso dal responso clinico, gli ha provocato una disabilità permanente all’articolazione, che non gli permette più di utilizzare la manopola dell’acceleratore in modo corretto e di effettuare con tranquillità le curve a destra. Essendo il danno irreversibile, Toseland ha quindi deciso di porre fine alla sua carriera da motociclista professionista. “Anche se è duro da accettare, mi tocca mettere un accento sulla sicurezza dei piloti del paddock e della mia, ed ho capito che non è giusto occupare una sella di un Team World Superbike così professionale come BMW Motorrad Italia, quando ci sono piloti in forma e di talento a disposizione che farebbero di tutto per avere questo tipo di opportunità“.
UNA CARRIERA PIENA DI SUCCESSI – Toseland dice addio al Mondiale Superbike con due titoli piloti conquistati nelle stagioni 2004 e 2007, 201 gare all’attivo, 16 vittorie, 61 podi e 4 pole position. Una lunga carriera, quella del pilota inglese, piena di successi e soddisfazioni. “Mi ritengo fortunato della lunga carriera che ho avuto e dei successi ottenuti, ho potuto fare ciò che amo e sono davvero grato per questo. Sono stato fortunato il giusto per essere riuscito a recuperare in passato da gravi infortuni, ho avuto il supporto di una grande famiglia, di amici fantastici e di incredibili fan, che sono stati con me nei momenti migliori e peggiori“.
I RINGRAZIAMENTI ALLA BMW – “Vorrei ringraziare il Team BMW Motorrad Italia per il sostegno e la comprensione, tutti gli sponsor personali che mi sono rimasti leali, inclusi MMCG, Henderson e Bennetts. Spero che la squadra possa trovare un sostituto che faccia giustizia alla moto e alle persone che ci lavorano. Non mi sarei mai aspettato che il ritiro sarebbe avvenuto in questo modo ed in questo momento e sono estremamente affranto nel dovermi mettere alle spalle le corse, ma conservo comunque i ricordi delle incredibili opportunità e dei successi che questa carriera mi ha regalato“.
I SALUTI DELLA BMW – Andrea Buzzoni, Project Director del BMW Motorrad Italia Superbike Team e Direttore di BMW Motorrad Italia, ha dichiarato visibilmente commosso: “Sono personalmente molto dispiaciuto per il ritiro di James. Quest’anno ho avuto l’opportunità di incontrare e conoscere James ed ho potuto apprezzare non solo la sua professionalità, in un anno così difficile, ma specialmente le sue qualità umane“.
SBK, James Toseland si ritira definitivamente, la mobilità del polso è ridotta
Il campione della SBK James Toselans ha detto basta, purtroppo l’infortunio che si è procurato al polso nel mese di Marzo sul circuito Aragon non lo lascia tranquillo, il pilota della BMW Motarrad Italia si è già sottoposto ad un intervento chirurgico, sembrava tutto Ok infatti James era tornato a correre, ma in Germania sulla pista del Nurburgring ha subito un nuovo incidente a causa del terreno viscido per la pioggia e si è sottoposto a nuovi accertamenti, il danno è serio, il suo polso ha una mobilità del 50% quindi non può essere in grado di guidare. A malincuore ha preso la decisione di ritirasi anche dopo aver ascoltato il suo Team. Dall’entourage della BMW arrivano attestati di stima e solidarietà per un ragazzo vittima davvero di tanta sfortuna.”Siamo tutti dispiaciuti per il ritiro di James. Lo vogliamo ringraziare per il suo comportamento, la sua personalità trasparente, la sua cortesia e professionalità. Nelle corse ci sono molti piloti veloci, ma James unisce il talento del pilota ed una grande umanità. E’ un pilota eccellente, un campione, ed una persona molto positiva. Grazie James”. Già circolano i nomi per il sostituirlo, il cerchio si stringe attorno a Lorenzo Lanzi oppure Ayrton Badovini.
SBK Nurburgring, vittoria di Sykes tra le polemiche, a causa della forte pioggia
Tom Sykes ha vinto con la sua Kawasaki la gara in terra tedesca di Nurburgring, ma Carlos Checa si avvicina al titolo mondiale dopo aver vinto Gara 1. La corsa è stata però caratterizzata da due situazioni che lo hanno favorito, in primis l’abbandono di Max Biaggi dopo l’infortunio della frattura al piede, la seconda le pessime condizioni del tracciato in quanto si è corso sotto un diluvio e la pista era molto bagnata, al limite della praticabilità, ed è stata interrotta dalla bandiera rossa. Il successo di Sykes riporta in pista la Kawasaki che erano diversi anni che non vinceva. Ci saranno comunque molte polemiche in quanto i piloti non avrebbero voluto nemmeno correre. Ne sa qualcosa Noriyuki Haga, caduto ad un paio di giri dall’esposizione della bandiera rossa, quando fino a quel momento aveva imposto un assoluto dominio. Una volta uscito di scena il duello si è consumato con Guintoli, ed ha visto il pilota Sykes arrivare primo. Una nota spetta a Jonathan Rea, tornato in sella dopo una caduta veramente spettacolare, ma comunque capace di portare al traguardo la sua Honda in quarta posizione, davanti alle due Yamaha di Eugene Laverty e Marco Melandri. Carlos Checa dopo aver vinto la gara 1 ha chiuso all’ottavo posto.
Superbike, Carlos Checa difende Valentino Rossi: “Alla Ducati non é facile per nessuno”
Domenica è in programma il Gp di Misano e dopo le nuove difficoltà patite nell’ultimo appuntamento di Indianapolis, Valentino Rossi e la Ducati proveranno ad ottenere un difficile riscatto proprio sulla pista a due passi da Borgo Panigale. Una crisi per la cui definitiva soluzione ci vuole tempo, molto tempo: a confermarlo é il lato vincente della Ducati in questo 2011: quel Carlos Checa, che in sella alla sua Ducati é in vetta alla classifica piloti del mondiale della Superbike. “Una moto difficile, una moto particolare che da interpretare non è facile. Valentino si è trovato con una moto – dopo tanti anni a guidare con altre sensazioni che lo hanno fatto crescere e vincere – con un carattere che lui non riesce a portare avanti. Un carattere di una moto difficile: te lo dico perché l’ho provata e so cosa può sentire lui. E adesso niente: Valentino ha il potenziale, la Ducati anche. Ci vuole solo un po’ di tempo“, ha dichiarato lo spagnolo in un’intervista al sito di sportmediaset. Carlos Checa è in questi giorni a Borgo Panigale in vista del Gran Premio del Nurburgring: l’occasione giusta per festeggiare la 300 esima vittoria della casa bolognese nelle derivate arrivata a Silverstone grazie alla doppietta messa a segno dal pilota catalano del Team Althea, primo nel Mondiale con 62 punti di vantaggio sulla Aprilia di Max Biaggi e 71 sulla Yamaha di Marco Melandri: “Io ci credo però è una cosa ancora un po’ lontana. Mancano quattro gare: non sono poche e in gioco ci sono 200 punti. Per adesso la mia mente è solo alla Germania, una gara che può essere buona per noi. E’ una situazione normale per me vedere Melandri lì davanti. Sicuramente non è normale vedere Biaggi fare tutti quegli errori rispetto all’anno scorso. Quest’anno sorprendentemente ha fatto errori che penalizzano tanto“. A 38 anni compiuti, il veterano della MotoGP è vicinissimo alla conquista del suo primo Mondiale. “Quest’anno sono cresciuto con me stesso arrivando a limiti di guida che non avrei mai immaginato. Posso dire che il matrimonio tra me, la moto e il team è più forte che mai. Posso parlarti di adesso che è il momento più dolce, più emozionante, più fantastico della mia carriera sportiva“, ha ammesso. Infine Checa si lascia andare a due pronostici sulla MotoGP: uno sul prossimo campione del mondo e l’altro sul campione del mondo del futuro. “Stoner con la Honda è di un altro livello e sicuramente se non succede niente sarà Stoner che vincerà il Mondiale – il suo pronostico – . Per me c’è uno che farà strada: Marquez. Lo conosco abbastanza bene e credo che abbia tutto per diventare un grande campione“.
Superbike, Melandri ricomincerà altrove. “Ripartirò nuovamente da zero”
Il pilota spagnolo della Ducati, Carlos Checa, é sempre saldamente al comando del mondiale Superbike, specie dopo la doppietta nell’ultima appuntamento a Silverstone. Ma Marco Melandri e il campione del mondo in carica Max Biaggi, stanno emozionando gli appassionati italiani e non di Superbike, attraverso un bellissimo duello, che li vede rispettivamente al terzo ed al secondo posto nella classifica piloti. Ma dopo la Gran Bretagna, per i due italiani la rimonta si fa difficile. “Sapevo che Checa sarebbe tornato a vincere presto e lo ha fatto – spiega Melandri a Sky Sport 24 nel girono del suo 29esimo compleanno – Io e Max ci diamo battaglia, abbiamo fatto gare bellissime, mi sono divertito molto. L’obiettivo è il secondo posto“. “Sono in Sardegna con amici e festeggerò qui. A questo punto sarà difficile riprendere Checa, io farò il massimo per riprenderlo ma verosimilmente dovremo lottare per il secondo posto con Biaggi. Carlos si è ripreso in maniera superba, noi abbiamo fatto delle gare bellissime ma abbiamo avuto qualche difficoltà nel mezzo“, ha aggiunto il “Macio”. Un Melandri che é decisamente trasformato rispetto alle ultime stagioni: “I risultati sono alla base di tutto, però ho scelto la Sbk con la Yamaha perché sapevo che avrei avuto l’opportunità per vincere, cosa che non avevo più in Motogp e le motivazioni crescono giorno per giorno, adesso corro come piace a me. Sono dispiaciuto per la mancata riconferma della sponsorizzazione, ho ricevuto la lettera di licenziamento. Ero contento di partire con lo stesso pacchetto l’anno prossimo, ma come al solito ripartirò da zero. E’ un piccolo record…“. E’ infatti degli scorsi giorni, la notizia che la Yamaha dal prossimo anno non prenderà più parte al Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. La clamorosa e inaspettata decisione, é stata ufficializzata dalla casa giapponese a causa della grave crisi economica del momento, che ha colpito anche il mondo dei motori e delle due ruote.
La Superbike va in vacanza: si torna in pista a settembre in Germania
Tutte squadre e i piloti del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli sono pronti per andare in vacanza e ricaricare le batterie, per due settimane. Quando la stagione riprenderà, ci saranno in calendario ancora quattro gare in programma in Germania, Italia, Francia e Portogallo, alla fine delle quali si assegneranno i quattro titoli Piloti e tre titoli Costruttori in palio. In Superbike, la battaglia è ancora tutta aperta tra Carlos Checa (Althea Racing Ducati) e Max Biaggi (Aprilia Alitalia), con Marco Melandri (Yamaha World Superbike) ancora in lizza per il titolo piloti.
Superbike, a Silverstone é emerso tutto il talento di Berger
Nell’ultimo appuntamento del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli, é emerso tutto il talento e potenziale di Maxime Berger. Il 22enne pilota originario di Digione, all’esordio nel mondiale WSBK dopo i tanti successi maturati nella Superstock 1000 FIM Cup (contendente al titolo e “runner-up” nel 2008 e 2010), nonché nell’Europeo Superstock 600 (campione nel 2007), è riuscito nell’impresa di conquistare punti in entrambe le due manche, concluse in 8^ e 12^ posizione. In sella alla sua Ducati 1198 messa in piedi dal Supersonic Racing Team, Berger in gara-1 è riuscito addirittura ad intromettersi nelle posizioni di vertice andando a lottare con piloti di maggiore esperienza in Superbike. Maxime, 2° lo scorso anno a Silverstone nella Stock 1000 dopo un grande duello per la vittoria con Ayrton Badovini, ha impressionato tutti per i costanti e continui progressi, una crescita che gli può tranquillamente permettere di guardare al futuro con pieno ottimismo. “In gara 1 mi sono proprio divertito“, ha dichiarato Maxime. “Dopo una buona partenza mi sono trovato in un gruppo di quattro-cinque piloti ed abbiamo lottato gomito a gomito per superarci. Ho forzato il mio ritmo varie volte, ma poi ho deciso di non rischiare una caduta ed ho concluso ottavo. Una posizione che rappresenta il mio miglior risultato sino ad ora in Superbike. In gara due la temperatura era più calda, le gomme hanno ceduto abbastanza presto e la moto scivolava molto. Ho cercato di tenere un buon ritmo e avrei potuto entrare nei primi dieci, ma, mentre mi accingevo a superare Lascorz, la sua moto ha iniziato a perdere acqua dal radiatore. L’acqua ha bagnato la visiera del mio casco ed il mio cupolino ed io ho dovuto chiudere il gas perdendo alcune posizioni“. Nonostante questo piccolo imprevisto, il bilancio di Silverstone per Berger e tutto il Supersonic Racing Team non può che esser positivo. “Per me resta comunque la soddisfazione di aver fornito grandi prestazioni in prova e di aver finalmente portato a casa un buon gruzzolo di punti nelle due gare. Devo ringraziare ancora una volta la mia squadra che mi ha messo a disposizione una moto davvero molto veloce. Ora mi prenderò qualche settimana di vacanza, ma non smetterò certo di allenarmi per essere pronto per le restanti quattro gare di questo campionato“.
Superbike, a Silverstone si é rivisto il vero Haslam
L’anno scorso era stata la rivelazione della Superbike, dopo aver a lungo conteso il titolo iridato al pilota romano dell’Aprilia, Max Biaggi. Quest’anno, dopo una partenza con più ombre che luci, sul tracciato di casa a Silverstone, Leon Haslam ha finalmente ritrovato la competitività dei tempi migliori. In sella alla sua BMW S1000RR ufficiale, il Vice-Campione del Mondo in carica ha infatti mostrato confortanti segnali di ripresa dopo aver inanellato una serie di prestazioni al di sotto delle aspettative nei round precedenti, ponendo le basi per un rilancio nella seconda parte della stagione 2011. “Pocket Rocket” ha infatti concluso le due gare sul rinnovato tracciato del Regno Unito, in 4^ e 8^ posizione, guadagnando 21 punti utili per rafforzare l’attuale quinta posizione in classifica, a scapito dei diretti avversari comie Leon Camier (Aprilia Alitalia) e Michel Fabrizio (Suzuki Alstare). “La partenza di gara 1 è stata buona, sono stato soddisfatto dello spunto al via“, ha affermato Leon Haslam. “Mi sono ritrovato dove volevo essere prima del via, ovvero in piena lotta per le posizioni al vertice, il più possibile a contatto con il leader della corsa. Ho fatto il possibile per mantenere questo passo di gara, mi sono ritrovato a confronto con Marco Melandri, ma era davvero difficile passarlo e stargli davanti. Sono stato comunque felice di aver ridotto il gap dalla vetta, il passo gara non era male e abbiamo mancato il podio davvero di poco. Purtroppo in gara 2 abbiamo avuto qualche problema alla moto e ho cercato di adattare il mio stile di guida per ottenere il massimo da questa situazione: quando sono riuscito a trovare un buon passo, purtroppo gli altri piloti davanti a me erano già scappati. Adesso c’è la pausa estiva, farò di tutto per prepararmi al meglio in palestra per le prossime gare in calendario“. Il prossimo impegno per Haslam e tutti gli altri piloti, è in agenda ad inizio settembre al Nurburgring, gara di casa per BMW Motorrad Motorsport, dove il pilota britannico proverà a tornare sul podio, traguardo che gli manca ormai da gara 1di Monza.
Superbike, Francis Batta sulla sua presenza a Silverstone nel paddock della Suzuki: “Presto notizie sul futuro del team”
Per mettere a tacere le voci di gossip, in merito alla sua presenza nel paddock della Suzuki durante il Gran Premio di Gran Bretagna di domenica scorsa a Silverstone per il Mondiale Superbike, Francis Batta ha diramato un comunicato scritto di suo pugno. “Vorrei farvi giungere il mio pensiero in merito alle notizie che sono uscite sulla stampa e sui siti di tutto il mondo in merito alla mia presenza nel Campionato Mondiale Superbike 2012. Come certamente sapete da tredici anni sono legato alla Suzuki, Azienda con la quale si è stretto un legame molto stretto che è andato al di là del rapporto di lavoro o commerciale. Sono molto affezionato al Marchio che con la mia squadra ho portato sugli autodromi di tutto il mondo e con il quale abbiamo colto tanti successi. Questo passato e presente – che spero possa essere anche il futuro – mi porta a tentare ogni strada per mantenere il mio rapporto con la Suzuki anche per il 2012. Se la Casa giapponese manterrà la posizione illustrata nel gennaio scorso nella quale ipotizzava l’assenza di sostegno per il 2012, ritengo che, personalmente, mi ritirerò dalle competizioni. Con una visione romantica delle corse e della Superbike non riuscirei a portare altri colori se non quelli della Suzuki. Mi auguro nelle prossime settimane di poter fornire informazioni più chiare sul futuro del team Alstare e della collaborazione con la Suzuki“.
Superbike, Hopkins ritorna sull’entusiasmante week end di Silverstone
E’ stata la grande sorpresa dell’ultimo appuntamento del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. Ed infatti l’esperienza come wild-card nel round di Silverstone è stata, per John Hopkins, davvero molto positiva. Il pilota di orgini californiane, corre a tempo pieno nel British Superbike col team Samsung Crescent Suzuki, sabato scorso é riuscito a conquistare la prima Tissot-Superpole della carriera ed è stato anche protagonista nella domenica di gare, ottenendo un quinto ed un settimo posto. I piazzamenti ottenuti però, non riflettono la reale competitività mostrata in gara, visto che il 27enne pilota statunitense ha lottato per lunghi tratti per le posizioni di vertice ed limitato solamente da un problema al freno posteriore – durante gara-1 – e da un eccessivo consumo dei pneumatici nel finale di gara-2. “Mi sono divertito un sacco – ammette l’americano. Gara 1 è stata un po’ deludente a causa dei problemi alla pastiglia del freno posteriore, ma sono riuscito a modificare la mia entrata in curva ed a mantenere la concentrazione, terminando quinto. In gara 2 mi sono sentito meglio, ma per mantenere il passo delle moto ufficiali c’è bisogno di recuperare terreno in frenata ed in uscita di curva. Sapevo che questo avrebbe rovinato le gomme, quindi non è stata una sorpresa che questo sia accaduto nella parte finale della gara, quando ho iniziato a perdere terreno“. Nonostante gli inconvenienti, “Hopper” si é detto entusiasta di questa “trasferta” nel Mondiale Superbike, che di certo rappresenta un’ottima iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione 2011 British Superbike (BSB). Hopkins attualmente occupa la seconda posizione in classifica nel campionato inglese, alle spalle di Shane “Shakey” Byrne – compagno di squadra di Carlos Checa, lo scorso anno, nel Team Ducati Althea. “In ogni caso, questo week-end mi ha dato una grande carica. E’ stato un divertimento incredibile ed ho mostrato al mondo di cosa è capace il Team Samsung Crescent Suzuki. Ho conquistato la mia prima Superpole, ho lottato nelle posizioni di vertice e mi sono goduto appieno quest’esperienza. Un enorme grazie va a tutta la squadra.”
Superbike, la Yamaha annuncia il ritiro: nel 2012 non ci sarà. Melandri incredulo e amareggiato
E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la decisione della casa giapponese, che ha lasciato a bocca aperta tutti gli addetti ai lavori. Con una nota apparsa sul proprio sito ufficiale infatti, la Yamaha ha annunciato il ritiro a fine stagione dal Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. Evidentemente sconvolto, anche il pilota italiano Marco Melandri, che era sul punto di annunciare il rinnovo per il 2012 con la squadra ufficiale dei Tre Diapason: “Emotivamente sono distrutto. Troverò un’altra moto, ma finalmente mi sentivo a casa. E’ un po’ come essere lasciato dalla ragazza“. “Ero appena rientrato a casa dall’Inghilterra e mi sono messo un po’ a riposare. Dopo un’ora mi sono svegliato e ho trovato tre chiamate sul mio cellulare, il mio manager, Dosoli e Koerkamp. Ho capito subito che qualcosa non andava. E infatti, nel giorno in cui avremmo dovuto annunciare ufficialmente il mio rinnovo, mi sono trovato seduto per terra. Stavamo lavorando benissimo e si erano creati dei legami forti. Avevo trovato quello che cercavo“, ha dichiarato un distrutto Melandri in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Decisione incomprensibile per Marco Melandri, in quanto, come rivelato dallo stesso pilota “stavamo già parlando con i giapponesi per preparare la nuova moto e avevamo appena programmato un test a settembre per il 2012“. Il ritiro della Yamaha è la conseguenza della grave crisi economica: nella nota infatti si legge che “vi è stata una profonda revisione delle operazioni di marketing che includono le attività sportive“. Troppo alto del resto si é rivelato essere l’investimento di 4 milioni di euro l’anno. Ora, il futuro di Melandri è più incerto che mai, ma le offerte non mancano e non mancheranno: “Ci sono già degli scatenati che si sono fatti vivi. La Bmw è sempre stata interessata, così come l’Aprilia che potrebbe sostituire Haga. Ma non è escluso nemmeno un ritorno in MotoGP“, ha dichiarato il manager di Macio, Alberto Vergani.