“Il duello con Melandri? L’anagrafe dà ragione a lui, ha 12 anni meno di me. Io sono come un caterpillar, alla seconda gara rendo di più. Dovrebbe essere il contrario, ma va bene così“. Lo ha dichiarato Max Biaggi ai microfoni di SkySport24 riguardo alla gara di Brno che lo ha visto duellare con Marco Melandri. Alla domanda sull rivalità tra i due, Biaggi ha spiegato che “la simpatia o l’antipatia è la salsa ideale per reclamizzare duelli tra piloti della stessa nazione. In realtà non c’è alcun tipo di argomento che possa far pensare a una rivalità come quella con Rossi. É normale che tra connazionali forti si creino titoli sui giornali. Ormai di questi problemi non me ne creo più. Domenica è stato divertente“. Proprio sulla storica rivalità con Valentino Rossi, Biaggi preferisce non fare paragoni rispetto a quella con Melandri. “Per quanto non sia un fan di Rossi – ha detto – non possiamo mettere le due cose a confronto, quello che ha fatto Rossi dimostra che non ce ne sono tanti come lui“.
Con la vittoria in gara-2 a Brno ed il secondo posto in gara-1, Biaggi si è avvicinato a Carlos Checa: proprio per questo il pilota romano tiene alta la tensione. “Mi sono portato a 30 punti da Checa – ha detto – ma è presto per cantar vittoria. Mi sono solo avvicinato al leader della classifica. I 30 punti sono un bottino importante di vantaggio, ci siamo riavvicinati, ma fino a quando non sei a 2,3 o 5 punti non puoi dire di averlo riagganciato. Per ora gli stiamo dietro e lavoriamo“. A chi gli ha infine chiesto un parere sul trio italiano in MotoGp, composto da Rossi, Dovizioso e Simoncelli, Biaggi ha risposto come suo solito senza peli sulla lingua. “Dovizioso è un buon passista – ha fatto notare – non ha mai brillato per risultati. È l’ultimo dei tre, non mi entusiasma. Simoncelli fa delle gran botte, potrebbe fare grandi risultati. Non ha trovato per ora le alchimie giuste per centrare risultati importanti. È veloce e se riesce a non cadere può fare risultati. Sull’altro (Valentino Rossi, ndr) c’e’ poco da dire. Stoner ogni tre gare ne vince almeno una. Adesso è facile dare addosso a Rossi, io mi tiro indietro, non voglio esser il primo a farlo“, ha concluso.