Superbike Misano Adriatico gara -1: Spies beffa Fabrizio e riavvicina Haga

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Da poco conclusa gara 1 della Superbike in programma nella splendida cornice italiana di Misano Adriatico: una buona folla accorsa per ossarvare all’opera e da vicino i talenti delle due ruote con un occhio particolare per le prestazioni di Max Biaggi che ha confermato il buon feeling con il pubblico locale e che è stato accompagnato da una bella porzione di tifosi, accorsi esclusivamente per lui.

Per il romano, e lo si sapeva, la vittoria era una chimera impensabile e infatti, nonostante la grinta che lo contraddistingue sempre, Max non è riuscito a vincere. Netta ed evidente la differenza tecnica tra la sua moto e quelle dei migliori.

Superbike Misano Adriatico libere: tutti dietro Ben Spies (Yamaha). Max Biaggi nono

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Buone notizie per gli appassionati di Superbike. In front Motor Sport e LA7, infatti, hanno rinnovato l’accordo per i diritti televisivi del Campionato del Mondo: il nuovo contratto avrà durata triennale, periodo di tempo nel quale la rete incrementerà ulteriormente il processo di valorizzazione editoriale e produttivo, già potenziato negli ultimi anni.

Tutto ciò a fare da proscenio alle prove in svolgimento sul circuito di Misano Adriatico che per ora sembrano raccontare di uno svolgimento lineare e atteso. Ben Spies davanti agli altri nella prima sessione di prove libere del Gran Premio di San Marino, ottavo impegno del mondiale Superbike. L’americano in sella alla Yamaha ha fermato il cronometro sul tempo di 1’38”049, precedendo di soli 105 millesimi la Ducati Xerox di Michel Fabrizio. Terzo tempo per la Honda del team Ten Kate dell’irlandese Jonathan Rea (1’38”591) davanti alla Ducati ‘clienti’ dello spagnolo Gregorio Lavilla. Quinto e sesto tempo per i giapponesi Rhyuchi Kyonari (Honda) e Noriyuki Haga, quest’ultimo attardato di 679 millesimi da Spies.

My dream Harley per realizzare la Harley Davidson dei sogni

harley_davidsonAppartenere a un mito affinchè il mito ti possa appartenere: nulla di più vero se si parla di Harley Davidson, uno dei marchi nei quali ci si ritrova anche senza possedere una moto. Un desiderio sempiterno che lega in maniera incontrovertibile il passato con il futuro. E Harley Davidson non significa solo moto: il gruppo infatti garantisce una vasta gamma di optional e accessori che vanno solo svelati.

Più di una le opzioni a disposizione con gli Accessori e i Ricambi originali, realizzati con l’abilità artigianale e lo stile leggendario della lavorazione Harley-Davidson. Sono tutte parti progettate per conferire, dall’estremità anteriore alla coda, quel look “custom” inconfondibile. E dato che sono tutte lavorate secondo le specifiche della fabbrica e realizzate nel rispetto degli standard più severi, hanno un montaggio di precisione. Caschi, stivali, capi impermeabili ed altri capi moto, per sentire com’è vera quest’esperienza, chilometro dopo chilometro.

Pacchetti offerta Lojack per moto: Detectior premium e LoJack Early Warning

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Ne abbiamo parlato ieri e oggi sembra doveroso garantire almeno un paio di dritte rispetto alle opportunità garantite da Lojack. Il sistema LoJack per i motoveicoli è una soluzione estremamente efficace per combattere il problema del furto.

Basandosi sul successo ottenuto dal sistema nel recupero di autoveicoli, MMT e camion, il sistema LoJack è stato sviluppato specificamente per le due ruote. Considerando che un motoveicolo offre un minor numero di posti all’interno del quale nascondere il dispositivo, è stata progettata un’unità che si integra perfettamente all’interno della moto in modo che i ladri non possano riconoscerlo o disinnescarlo.

Superbike: Ducati sceglie Lanzi per rimpiazzare l’infortunato Laconi

lorenzo-lanziIl dramma patito da Regis Laconi in Sudafrica (caduta, lesione delle vertebre cervicali e paralisi – non si sa ancora se temporanea – della gamba sinistra) ha sconvolto il gruppo della Superbike, ma come cantavano i Queen “The Show Must Go On”, ovverosia lo spettacolo deve andare avanti. Passata, seppure non del tutto, l’apprensione per il 33enne pilota francese, la sua scuderia si è vista costretta ad effettuare un avvicendamento in corsa per poter proseguire l’avventura mondiale con ambizioni sportive adeguate al palcoscenico. E’ per questo che si è reso necessario un sostituto, è per questo che è stato scelto il nome dell’italiano Lorenzo Lanzi.

SBK, GP Monza: vincono Fabrizio (Ducati), Spies (Yamaha) e… la Parabolica

ben-spiesBeffa e riscatto in un solo giorno. Parafrasando il jingle della pubblicità di una nota catena di ristorazione, “Succede solo in Superbike”. Già: solo qui può accadere di avere una seconda chance, e giocarsela fino in fondo riuscendo anche – magari – a raddrizzare (perché no? Con un successo) una giornata nata storta. Tale doveva essere sembrata, almeno dopo gara-1, la domenica a Ben Spies: fuga solitaria verso la quinta vittoria stagionale, dopo una cavalcata perfetta ed indisturbata almeno fino all’ultima, famigerata, curva: la Parabolica. Parabolica di cui Spies è rimasto vittima, in quanto proprio mentre il giovane texano la disegnava assaporando il gusto del successo, ecco che il motore della sua Yamaha YZF-R1 si è ammutolito, lasciandolo a piedi a pochi metri dalla bandiera a scacchi.

SBK, verso Monza: caratteristiche del circuito e statistiche

circuito-monzaGrande vecchio? Macché. Forse sarà tale solo per qualcuno, nello specifico per qualcuno che corre su quattro ruote; ma per la grande famiglia della Superbike, il campionato del Mondo delle derivate di serie, il circuito di Monza è ancora giovanissimo: il Gran Premio che si svolgerà domenica sui 5.793 km del tracciato brianzolo, infatti, sarà “solo” il 18esimo, ovvero quello della maggiore età. Vero è anche che aver ospitato un numero tale di edizioni fa già di Monza una location “storica” della Superbike, nata nel vicino 1988. Era infatti il 1990 quando si disputò la prima edizione del Gran Premio d’Italia nell’Autodromo Nazionale.

SBK, verso Monza: le ultime su Haga, Spies e l’accordo Yamaha-Sterilgarda

ben-spies_yamaha1Il campionato mondiale Superbike approda a Monza per la quinta prova (su un totale di 14) della stagione evidenziando già alcune certezze, sebbene di certezze forse sarebbe meglio non parlare perché siamo solo a maggio e – ora di ottobre – c’è tutto il tempo per stravolgere i pronostici. Le certezze, in realtà, sono solo due. Ma sono tanto evidenti da rappresentare una seria ipoteca sul proseguimento della stagione. La prima è lampante se soltanto ci soffermiamo a leggere la classifica del mondiale piloti: domina saldamente il giapponese Noriyuki Haga su Ducati, con buon pace dei rivali già distanti almeno 60 punti.

SBK, GP Valencia: domina Haga, +40 in classifica; Spies cade, bene Fabrizio

haga-fabrizioA dispetto dei pronostici della vigilia, un GP di Valencia che sembrava poter essere favorevole al talento dell’esordiente Ben Spies si è invece rivelato il Gran Premio della consacrazione di Noriyuki Haga, sostituto del campione del mondo in carica Troy Bayliss in sella alla Ducati e principale candidato a raccoglierne l’eredità. Haga, comunque in testa al mondiale Superbike dopo le prime due uscite stagionali, non aveva ancora fornito una dimostrazione convincente della sua reale forza: i titoli (sui giornali) erano stati tutti per il suo giovane rivale texano, il quale aveva sempre dato l’impressione di poter disporre di una moto molto performante, oltre alla sfrontatezza che è propria dei neofiti ed a quel pizzico di presunzione in pista che hanno solo i campioni.

SBK, GP Valencia: la SuperPole è un affare per SuperSpies

sbk_ben-spiesCome recita l’antico adagio, “Una rondine (ahimè) non fa Primavera”. Ne sa qualcosa il pilota romano Max Biaggi, il più veloce di tutti nella prima giornata di prove (libere) sul circuito di Valencia – dove domenica si correrà la terza gara stagionale del campionato del mondo Superbike – salvo ritrovarsi in diciottesima piazza al termine delle qualifiche del sabato, la cosiddetta Superpole. Il format delle eliminatorie, dunque, ha mietuto un’altra illustre vittima, esaltando invece per la terza volta consecutiva (su tre tentativi) le doti del fenomenale “deb” statunitense Ben Spies su Yamaha. Il 25enne texano ha fermato le lancette sull’1’33″270.

Hopkins trova un manubrio in Superbike con Honda-Stiggy. Rolfo a rischio?

200C’è voluto (molto) più tempo di quanto ne era stato previsto inizialmente, ma alla fine tutti i tasselli dell’intricato puzzle che va sotto il nome “piloti MotoGP e Superbike” sembrano aver trovato il loro posto. E’ infatti di questi giorni la notizia che vuole John Hopkins, appiedato dalla Kawasaki (la quale ha salvato il solo Marco Melandri affidandogli il manubrio della Hayate Racing), aver trovato “asilo” in Superbike, per l’esattezza nel team Honda – Stiggy. Il 26enne statunitense tornerà in pista già il prossimo 5 di aprile a Valencia, pronto per disputare il terzo GP della stagione nel mondiale delle derivate di serie.

SBK: Aprilia senza limiti: “Ora vogliamo una vittoria”

aprilia-nakanoMessaggio per chi crede che la vita non possa cambiare, meno che mai da un momento all’altro. Per chi pensa, come Calimero, di essere “piccolo e nero”; e forse anche un po’ disgraziato, e si è già rassegnato a questa prospettiva. A questi possiamo dire che Aprilia ce l’ha fatta, riuscendo a portare la propria RSV4 sul podio di una gara del mondiale Superbike. Spieghiamo anche ai profani: la casa motociclistica di Noale è tornata in SBK solo in questo 2009, dopo ben 7 anni di esilio volontario; la moto per il campionato, affidata a Nakano e Biaggi, prendeva 2” puliti puliti di paga solo due mesi addietro.

SBK: con Corser alle radici del flop (per ora…) BMW

corser-bmwMentre il baby (25 anni) fenomeno Ben Spies su Yamaha e la “deb” italiana Aprilia hanno già stupito l’intero mondo della Superbike, rispettivamente con tre vittorie e due podi consecutivi, c’è un marchio all’esordio anch’esso, ma finora non altrettanto efficace: stiamo parlando di BMW, colosso tedesco che può competere (unico in Europa) con le grandi marche giapponesi quanto a numero di moto vendute (ben 100mila esemplari all’anno), eppure ancora incapace di andare oltre l’ottava piazza ottenuta da Troy Corser al termine della gara inaugurale di Phillip Island. Quali sono dunque le ragioni all’origine di questa che ancora non possiamo definire “crisi”, sebbene poco ci manchi?

Superbike: in Qatar c’è solo Spies (Yamaha). Biaggi buon terzo

spiesIn attesa di scoprire cosa accadrà tra circa un mese con le MotoGP, il circuito di Losail (Qatar) ha trovato in Ben Spies il proprio, incontrastato ed inavvicinabile, padrone. Almeno per quello che riguarda le due ruote… Il 25enne fenomeno statunitense, che da questa stagione guida la Yamaha R1 nel mondiale Superbike dopo aver dominato l’analoga categoria del continente nord-americano, ha infatti infilato il “filotto” centrando Superpole (venerdì) salvo ripetersi oggi in gara, cogliendo il successo sia nella prima che nella seconda prova. Chissà se Spies sognava un esordio tanto positivo: 2 circuiti, 4 gare (come è nel costume delle derivate di serie) e 3 vittorie sono un bilancio esaltante per un “deb”.