Fondamentale oggi concentrarsi sulle nuove moto in uscita nel 2025. Anche se siamo ancora all’inizio del 2024, l’attesa per le novità del mondo motociclistico nel 2025 è già febbrile. Vediamo insieme cosa ci riserva il futuro.
Moto News
Tutto ciò che non trova spazio altrove: news e curiosità dal magico mondo delle due ruote
Moto naked, quali sono le più diffuse in Italia
Sappiamo perfettamente come il settore delle moto naked sia particolarmente apprezzato e sono tanti i costruttori che si sono specializzati e che da diversi anni a questa parte cercano di proporre soluzioni sempre più innovative. È sufficiente dare uno sguardo ai dati di vendita per comprendere l’ottimo stato di salute e il notevole gradimento di tale genere di moto. La produzione italiana, nello specifico, può contare sulla presenza di alcuni marchi di alto livello.
Ducati Monster, ma anche le Aprilia Tuono e le Guzzi V7 si sono distinti sul mercato mondiale. A livello europeo, va detto che ci sono anche altri colossi che dominano il mercato, come ad esempio i modelli la nuova Ktm 990 Duke, la Bmw F900R e la spettacolare Triumph Street Triple 765.
In Giappone, invece, si risponde con dei modelli storici, come nel caso della gamma Z della Kawasaki, per non parlare della serie MT di Yamaha, come la Honda CB750 e la Suzuki Gsx-8s. Dando uno sguardo alla Aprilia Tuono 660 si può notare come questo modello è esattamente la trasposizione naked rispetto alla supersportiva RS 600. Lo spirito, infatti, è stato mantenuto intatto, ma c’è anche il medesimo motore a due cilindri parallelo frontemarcia da 660 cc. La potenza si spinge fino a 95 cavalli e una coppia massima pari a 67 Nm. Il telaio è stato realizzato in alluminio e va a sfruttare le performance garantite dal propulsore come elemento basico, integrandosi con un forcellone sempre in alluminio che si può regolare in base alle proprie preferenze.
Una delle principali caratteristiche della Bmw F 900R è indubbiamente il fatto di avere una linea che non si può proprio confondere. Si tratta di una naked il cui obiettivo è quello di garantire sempre una guida piacevole, anche con grande destrezza. Per potersi permettere tali peculiarità, la Bmw F 900R è dotata di un motore a due cilindri parallelo da 895 cc, in grado di garantire l’erogazione di 105 cavalli a 92 Nm di coppia massima. Per chi ha la patente A2, però, è possibile puntare anche su una versione depotenziabile, dotata di una potenza pari a 95 cavalli e 88 Nm di coppia massima.
Impossibile non parlare della Ducati Monster quando si fa riferimento alle naked. È uno dei modelli più simbolici di questa categoria e, con lo scorrere del tempo, l’evoluzione anche su questa moto è stata notevole, anche se è riuscita a conservare qualche peculiarità delle prime generazioni.
Bezzecchi resterà con VR46 o no, ecco tutti i rumors
Come si può facilmente intuire, nel giro di poco tempo, nonostante il Mondiale sia solo all’inizio, le voci già impazzano. La stagione 2024 ha da pochissimo preso il via, ma il motomercato è sempre molto ricco di notizie ed è già piuttosto florido.
A quanto pare, il team VR46, che a partire da questa stagione è stata ribattezzata Pertamina Enduro VR46 Racing Team, potrebbe subire un gran numero di cambiamenti. Per questa squadra si tratta della terza stagione di fila potendo contare sull’equipaggiamento firmato Ducati: ebbene, a quanto sembra, potrebbe anche essere l’ultima stagione marchiata Ducati, mentre il futuro potrebbe parlare diversamente, con il logo Yamaha pronto a prendere le redini da questo punto di vista.
La compagine di Valentino Rossi ha fatto il suo esordio in MotoGp due anni fa, quando lanciò in pista la Ducati Desmosedici, con degli attori protagonisti come Luca Marini e Marco Bezzecchi, che hanno ben figurato e hanno lasciato anche delle speranze interessanti per i fan italiani. Tra l’altro, per chi non lo sapesse, Luca Marini è il fratello del ben noto campionissimo Valentino Rossi. Grandi i risultati che sono stati raggiunti, in modo particolare per Bezzecchi, e per questo c’è notevole soddisfazione nel team. Tre gran premi portati a casa, tredici volte a podio e addirittura il terzo posto al termine della stagione.
Tutto bene per il momento, ma in tanti si chiedono se il matrimonio tra Bezzecchi e la VR46 continuerà o meno. A quanto pare, c’è un problema di fondo da risolvere, dal momento che il numero 72 pare proprio che voglia comunque ascoltare altre offerte prima di prendere una decisione. Va detto, infatti, che già durante la scorsa estate Bezzecchi aveva detto di no a un’offerta della Ducati, che lo avrebbe messo sotto contratto, ma poi spostato nel team Pramac.
Bezzecchi, invece, ha scelto di proseguire con il team V46, chiaramente potendo contare su una Desmosedici. Va detto, però, che si tratta di una Desmosedici GP23 e non del modello GP24, che invece viene “domato” da Jorge Lorenzo e da Franco Morbidelli. Quindi, dietro l’angolo Bezzecchi si troverà di fronte all’ennesima decisione da prendere.
Già Luca Marini aveva scelto di cambiare lidi, sposando il progetto di Honda, che gli ha effettivamente garantito una moto ufficiale, con uno stipendio più alto e anche l’opportunità, con le sue scelte, di incidere sullo sviluppo della moto. È chiaro che sarebbe difficile anche per Bezzecchi rifiutare di fronte a un’offerta del genere.
MotoGp, dal calendario sparisce il Gp di Argentina
Un vero e proprio peccato, ma dalla stagione che inizierà è stato tolto un Gran Premio. Stiamo parlando dell’appuntamento che si svolgeva di solito sul tracciato di Termas de Rio Hondo, in Argentina. La situazione non solo politica, ma anche di economica, sta vivendo su regimi elevatissimi di instabilità. Di conseguenza, gli organizzatori argentini non riescono più a garantire il normale lavoro svolto annualmente.
Di conseguenza, nella stagione che prenderà il via a breve, non ci sarà più alcun GP di Argentina, che inizialmente era stata fissata nel fine settimana tra il 5 e il 7 aprile. Per colpa delle circostanze economiche e politiche, quindi, la situazione ha reso impossibile organizzare un simile evento.
All’interno del calendario 2024 il GP di Argentina lascerà un vuoto che non verrà colmato da nessuno. Quindi, ci sarà un totale di 21 gare e non più 22. Il mondiale di motociclismo prenderà il via a partire dal weekend dell’8 e 10 marzo. Il rombo dei motori partirà con il GP del Qatar, mentre l’atto con cui si concluderà la stagione è il GP di Valencia, in Spagna, che si disputerà nel weekend tra il 15 e il 17 novembre.
La domanda che si fanno i tanti appassionati è se mai si potrà tornare a correre in Argentina. Ebbene, la risposta per il momento è che la decisione riguarda solamente il Motomondiale del 2024, quindi, la speranza è quella di poter reinserire questo appuntamento nel calendario già a partire dal prossimo anno.
Non possiamo far altro che dare un’occhiata alla scaletta degli appuntamenti del Motomondiale per il 2024. Come abbiamo detto in precedenza, per la partenza si dovrà guardare al Qatar, con il 10 marzo che scatterà il primo GP. Due settimane dopo, a Losail, in Portogallo, ci sarà il GP di Portimao, il secondo della stagione. Si proseguirà con due GP ad aprile, ovvero ad Austin, negli Stati Uniti, il 14 aprile e il 28 aprile a Jerez, in Spagna.
A maggio si correranno due GP storici: il 12 maggio prenderà il via quello di Francia, a Le Mans, mentre il 26 maggio si disputerà il GP di Catalogna, a Montmelò. Tre appuntamenti a giugno, ovvero al Mugello il 2 giugno, a Sokol il 16 giugno e ad Assen il 30 giugno. Un solo GP in Germania a luglio, mentre ad agosto si correrà a Silverstone e in Austria. Gp di Aragon il 1° settembre, mentre l’8 settembre si correrà a Misano. GP India e GP di Indonesia il 22 e il 29 settembre, a ottobre si correrà in Giappone, Australia e Thailandia. Infine, si chiuderà la stagione con il GP di Sepang il 3 novembre e il 18 novembre a Valencia.
Vespa World Days 2024, appuntamento a Pontedera
La nuova edizione del grande evento Vespa World Days, che si svolgerà in quel di Pontedera, in provincia di Pisa, nel periodo che va dal 18 fino al 21 aprile 2024, si può equiparare a quella che, a tutti gli effetti, sarà una festa indimenticabile. Anzi, una festa doppia.
Nel corso del raduno più conosciuto e famoso in tutto il mondo ci sarà una ricorrenza davvero importante per cui fare festa. Stiamo facendo riferimento ai 140 anni di Piaggio, ma non solo, dal momento che si renderà omaggio anche ai 100 anni di attività della fabbrica di Pontedera. Si tratta, in effetti, di un luogo che non sembra essere in qualche modo toccato dallo scorrere del tempo, dal momento che in questo stabilimento si produce la Vespa fin dal 1924. Fu proprio in quell’annata che Rinaldo Piaggio, convinto dall’enorme successo che stava avendo la produzione, decise di far crescere ulteriormente il marchio e comprare lo stabilimento di Pontedera. Si tratta di un’officina che è sorta, quindi, prima rispetto alla Seconda Guerra Mondiale, che ha offerta l’opportunità, allo storico imprenditore italiano, di internalizzare la produzione dei motori prima di tutto degli aerei e poi, nel giro di qualche anno, anche di ulteriori veicoli.
La produzione, a partire dal 1946, fu oggetto quindi di una riconversione, portando gli operai ad occuparsi di realizzare la mitica Vespa, uno dei mezzi a due ruote più famosi in tutto il mondo, che ha rivoluzionato il concetto di mobilità individuale.
Al Vespa World Day prenderanno parte i Vespa Club nazionali provenienti da ogni parte del pianeta. Ci saranno migliaia e migliaia di appassionati di questo mezzo che non perderanno l’occasione per vivere una giornata davvero speciale insieme. Si tratta di un’opportunità non solo conviviale, ma pure di natura culturale.
I partecipanti al Vespa World Days, infatti, avranno la possibilità di apprezzare escursioni che permetteranno di andare alla scoperta delle meravigliose colline toscane, ma sarà l’occasione perfetta anche per ammirare antichi borghi. La parte focale e centrale del raduno, come ogni anno, sarà però rappresentata dal Vespa Village. È qui che si terrà buona parte delle attività che vedranno coinvolti i partecipanti. Tra i momenti di maggiore pathos e tensione ci sarà sicuramente anche il Vespa Trophy. Si tratta di un trofeo di tipo turistico che prevede l’arrivo finale a Pontedear, in cui gli amanti dello storico mezzo potranno collezionare diversi timbri collocati nei vari check point che si trovano prima dell’arrivo.
Honda NT1100, alla scoperta della nuova moto touring 2024
Esattamente come si è verificato con X-ADV e Forza 750, anche nel caso della Honda NT1100 è arrivata la versione 2024, che da poco tempo è stata svelata al pubblico. A partire dall’anno scorso, ovvero l’anno del suo lancio sul mercato, il contatore delle vendite ha girato e non poco. Infatti, sono state vendute ben 12 mila NT1100 in tutto il Vecchio Continente. Il 66% di queste, è giusto metterlo in evidenza, si caratterizza per essere dotata di cambio DCT.
Diamo uno sguardo ai vari cambiamenti per la moto che verrà proposta nel 2024. Dal punto di vista tecnico, sono state tante le conferme, mentre sotto il profilo dei colori, ecco che la versione 2024 della Honda NT1100 verrà lanciata in due tonalità differenti, del tutto nuove. Si tratta della versione Matt Blue Jeans Metallic, e quella Candy Chromosphere Red. Queste due nuove tonalità si vanno ad affiancare a quella già presente sul mercato, ovvero la livrea Matt Iridium Gray Metallic.
Da notare un aspetto di tipo pratico, ovvero che su tutte e tre le versioni il portapacchi è stato oggetto di verniciatura con la livrea Matt Balistic Black Metallic, mentre le valigie laterali sono proprio di serie. Per tutti coloro che vorrebbero dotarsi di una configurazione ancora più adeguata alla necessità di viaggiare, ecco che si può trovare la nuova VT1100 proposta anche nelle versioni Urban e Travel. La prima può contare sulla presenza di un apposito bauletto con tanto di borsa interna, ma c’è anche una borsa da serbatoio con una capienza interessante, pari a 4,5 litri. Da notare come la borsa da serbatoio sia anche dotata di pedane pratiche per il passeggero, oltre che selle decisamente all’insegna del comfort sia in riferimento a chi è alla guida che al passeggero.
Tutte queste nuove versioni della Honda NT1100 2024 verranno proposte nei vari concessionari già a partire dalla fine del 2023, anche se per il momento sul prezzo non si hanno molte informazioni. Infatti, a quanto pare, il costo di queste moto verrà divulgato solo tra qualche tempo. Come dicevamo, dal punto di vista tecnico sono pochi i cambiamenti. Il propulsore è a due cilindri parallelo, derivato da quello che è stato montato sull’Africa Twin, con 1084 cc. Da notare come sia in grado di sprigionare 102 cavalli e 104 Nm di coppia massima. Interessante anche la presenza della versione DCT. La gestione del motore avviene mediante l’impiego di cinque riding mode: insomma, la base tecnica questa volta non è stata proprio toccata.
Ducati e MotoGP: Bagnaia è l’unico che riesce a gestirla
In questa prima di stagione, Pecco Bagnaia si è confermato come l’uomo da battere. In MotoGP nessuno sta andando forte come lui e nonostante una caduta, sembra che il suo cammino verso il titolo sia molto ben apparecchiato.
Insomma, non c’è dubbio che Bagnaia sia proprio il pilota più in forma, soprattutto per via del fatto che riesce ad abbinare un grandissimo talento ad un carattere tipico dei grandi piloti italiani. Detto questo, è giusto mettere in evidenza come pure la moto sta facendo registrare delle performance di altissimo livello. Eppure, Pecco sembra l’unico in grado davvero di esaltare le caratteristiche della Desmosedici GP 2023, anche per via del fatto che è il solo pilota dello schieramento che riesce a vincere o quantomeno arrivare sul podio.
Le prossime gare del campionato di MotoGP, ovvero quella che si terrà a Le Mans e poi al Mugello, il 10 e 11 giugno. Senza ombra di dubbio, si tratta di due tappe decisamente importanti per il Moto Mondiale, anche perché i punti cominciano ad avere un peso specifico importante nella lotta per il titolo.
È chiaro che il favorito numero uno non può che essere Pecco Bagnaia, che si è ripreso la testa della classifica, anche grazie alla pesante affermazione sul circuito spagnolo di Jerez. Pronto per allungare, anche se è chiaro che poi ogni gara è un discorso a sé. Tra l’altro, proprio a Le Mans, lo scorso anno, il buon Pecco è finito per terra, per poi ritrovare il sorriso nella gara del Mugello. In confronto a quanto è avvenuto nella scorsa stagione, quando l’inizio era stato decisamente rallentato, quest’anno sembra che le cose stiano andando in una direzione molto differente.
Quattro vittorie e un secondo posto in queste prime otto gare, che comprendono anche le nuovissime Sprint Race. Un ruolino di marcia, inevitabilmente, da campione del mondo, anche se le due scivolate certamente preoccupano un po’. Bagnaia ora si trova al primo posto della classifica generale con 12 punti di vantaggio rispetto a Bezzecchi e 15 punti di margine su Binder.
Sia durante la corsa che nei momenti successivi alla gara, Bagnaia ha qualche punto in comune con il primo Agostini, ovvero un pilota che riusciva a rendere quasi semplici e facili le vittorie e il suo percorso verso i titoli mondiali. Era mezzo secolo che un pilota tricolore non riusciva a riappropriarsi del titolo mondiale su una moto in tutto e per tutto made in Italy.
Moto elettriche, ecco quali sono quelle più interessanti
Nel corso del 2023 in strada ci saranno varie novità, soprattutto in termini di moto elettriche. Si tratta di modelli che sono attesi già da diverso tempo. Al momento, il segmento delle moto che comprende modelli oltre gli 11 kW di potenza, rappresenta quello meno forte sul mercato.
Nella crescita complessiva che sta caratterizzando il segmento elettrico, con un incremento del 59% in termini di immatricolazioni nel corso del 2022 rispetto a due anni fa, è pur sempre vero che il settore stenta ad esplodere, in confronto invece a quello che sta succedendo a scooter e ciclomotori.
Le moto elettriche non riescono ad avere un così grande successo sul mercato semplicemente per via del fatto che risultano ancora eccessivamente costose e, in modo particolare, hanno ancora delle problematiche di un certo livello. Stiamo facendo riferimento, da un lato, all’autonomia, e dall’altro, al peso che caratterizza le batterie. Ci sono delle situazioni anche emotive, che esulano le semplici prestazioni, come la grande passione di tantissime persone nei confronti delle marce, così come delle scalate. Insomma, tutta una serie di fattori a cui i puristi delle moto non vogliono ancora rinunciare. Nel corso degli ultimi anni, però, non è certo mancata la nascita di un gran numero di start up del settore.
Moto da 35 kW per chi ha la patente A2
Dando uno sguardo a quelli che sono i listini dei vari marchi costruttori, è facile intuire come c’è la possibilità di trovare il modello che maggiormente si adatta alle proprie necessità. Anche per tutti coloro che hanno la patente A2, ci sono numerose opzioni da prendere in considerazione.
Insomma, è sbagliato pensare come ci siano delle buone proposte e offerte solo ed esclusivamente dai marchi meno conosciuti, dal momento che pure le gamme di colossi come Ducati, KTM e Honda offrono soluzioni di vario tipo, con diverse moto depotenziate appositamente sviluppate per i neopatentati.
Una di queste opzioni è rappresentata dalla Ducati Multistrada V2, una gamma che comprende alla fine anche la versione a 35 kw. Si tratta di un compromesso davvero interessante, che va a soddisfare anche le esigenze di motociclisti particolarmente esigenti, ma che essendo neopatentati non possono permettersi dei modelli più potenti.
Un’altra soluzione è rappresentata dalla Honda Transalp 750. Si tratta di un modello che, nel momento in cui è stato lanciato sul mercato è subito stato visto di buon occhio da parte degli intenditori. Le premesse, in effetti, sono davvero positive e la nuova Honda Transalp 750 è sicuramente la soluzione più adatta per chi vuole pescare a piene mani nel settore delle crossover. L’ideale per tutti quei neopatentati che fanno diversi chilometri ogni giorno, soprattutto grazie a una struttura leggera e, al contempo, molto snella. Da notare la presenza di un’elettronica di serie completa, che è al momento è presente all’interno del listino con un solo modello depotenziato per chi ha la patente A2.
Tra le alternative a disposizione di chi ha la patente A2 e vuole una moto adeguata e rispettosa dei limiti di legge, troviamo sicuramente anche la KTM 790 Duke. KTM è un marchio che è sempre stato particolarmente forte sia nell’ambito delle piccole che delle medie cilindrate. Ebbene, la 790 Duke si può considerare uno di quei modelli che sono passati alla storia, visto che è stato svelato per la prima volta nel lontano 1994, in due versioni differenti, ovvero con la motorizzazione 400 e con quella 620. E nel listino sono rimaste sempre, ovviamente con le rispettive evoluzioni. Va detto che si tratta di un modello naked sportivo che può contare su un’elettronica piuttosto elegante e con un peso piuttosto limitato, che è pari solamente a 176 chilogrammi. Certo, non si tratta di una moto ricca in termini di comfort, ma in fondo è un po’ la caratteristica di tutte le roadster del marchio.
Moto elettriche 2023: alla scoperta dei modelli più attesi
Durante l’edizione 2022 di Eicma, i vari marchi motociclistici hanno tolto i veli alle novità di maggiore interesse che riguardano le due ruote. Proprio come succede per le autovetture, anche con i mezzi a due ruote si sta investendo alla grande sulla mobilità elettrica. Diamo uno sguardo ai modelli più interessanti che sono previsti in uscita nel 2023.
Cake Makka, svelata la nuovissima Polestar Edition
Uno dei marchi senz’altro più all’avanguardia degli ultimi tempi che sta letteralmente conquistando il mercato europeo è Cake. Questo colosso svedese, nel corso degli ultimi tempi, sta sempre più riuscendo a trovare consenso nell’ambito della mobilità urbana.
Davinci Motor DC 100, novità che punta sull’elettrico
Ormai ci siamo: è tutto pronto per il debutto del marchio Davinci Motor sul mercato europeo. Il ben noto colosso di moto elettriche, in realtà, non è da ricollegare a un’azienda italiana, quanto piuttosto a un marchio in tutto e per tutto cinese.
Moto e ambiente: la combinazione giusta per un mondo più green
Un recente studio condotto dalla Oxford Economics e da ACEM (Associazione Europea Costruttori Moto) mette in evidenza i benefici e i vantaggi per l’ambiente di chi guida le due ruote (un approfondimento sull’argomento lo trovate anche al seguente link inmoto.it/green). In seno al dibattito sulla mobilità sostenibile, sapere che moto e ambiente possono essere dei buoni alleati è una buona notizia per molti amanti delle due ruote. È evidente che il contributo maggiore che una moto può offrire per dare letteralmente respiro all’ambiente è la drastica riduzione delle emissioni.
Novità per la patente moto: ecco cosa sta per cambiare
Nel corso degli ultimi tempi pare che le discussioni in merito alle modifiche da apportare alla patente moto si stiano intensificando. Ad esempio, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ovvero Enrico Giovannini, ha comunicato che, a breve, potrebbero arrivare diverse novità in merito alla patente A.