La Suzuki pronta all’avventura in Superbike con il team Crescent

Dopo essersi ritirata dalla MotoGP, la Suzuki è ansiosa di iniziare la sua nuova avventura nella Superbike: il prossimo 26 febbraio a Phillip Island farà il suo esordio con la Crescent Suzuki ufficialmente indipendente, ma in partnership con il reparto corse Suzuki. La Crescent sarà gestita dall’ex team manager della scuderia di MotoGP, Paul Denning, titolare del nuovo team: «Posso dire che il campionato Superbike si presenta davvero interessante per il 2012. Nonostante il ritiro della Yamaha, lo schieramento dei costruttori è ben rappresentato con Suzuki, Honda, Kawasaki, Ducati, BMW e Aprilia impegnate grazie all’apporto di squadre, ufficiali o private, di alto profilo e con piloti veloci. Senza dubbio rispetto alla MotoGP i regolamenti ed il monogomma Pirelli consentono di ottimizzare al meglio il pacchetto a disposizione e raggiungere un buon livello di competitività. Ci sono tanti pretendenti alla vittoria e questo è un bene per lo spettacolo e per la categoria» ha dichiarato il dirigente inglese.

HOPKINS E CALMIER I PILOTI – John Hopkins e Leon Camier saranno invece i piloti ufficiali della Crescent, col primo ancora in fase di convalescenza dopo un brutto infortunio alla mano. «Nel pieno rispetto dei piloti, in Superbike tutti corrono come dei dannati per vincere: le gare sono combattute, emozionanti, l’ideale per gli appassionati. Qui i piloti possono ancora fare la differenza: con una buona squadra, moto e pacchetto è possibile vincere e la lotta non è ristretta a pochi nomi. Speriamo di esser anche noi della partita. Il livello è molto alto, ma noi come Crescent Suzuki abbiamo deciso di non pensare agli altri scegliendo un profilo basso: rispettiamo tutti, ma è giusto guardare a cosa succede all’interno del nostro box per capire dove migliorarci. Credo però che potremo puntare al podio in ogni gara», ha concluso Denning.

Bradl gareggerà in MotoGp con il numero 6 sulla sua LCR Honda

Il campione del mondo in carica della Moto2, Stefan Bradl, ha scelto il numero con il quale farà il suo esordio nella MotoGP. Il tedesco, che finora ha sempre gareggiato con il numero 65, ha dovuto abbandonare il suo portafortuna perché ritirato dopo l’addio alle corse di Loris Capirossi: FIM e Dorna hanno infatti deciso di rendere così omaggio al grande campione emiliano. Senza il suo 65, il tedesco della LCR Honda ha scelto di scendere in pista con il 6, numero che ricorda il suo vecchio 65 e che è tradizionalmente legato alla forma geometrica dell’esagono, sinonimo di laboriosità e perfezione del lavoro, concetti a cui i tedeschi sono legati da sempre. «Cari tifosi! Ora è ufficiale il mio nuovo numero di gara è il 6. Sono sicuro che sarà un numero fortunato, a presto!», ha scritto Bradl sulla pagina ufficiale del suo fan club sul network Facebook.

Capirossi nuovo addetto alla sicurezza: nel mirino gli pneumatici delle MotoGp

Loris Capirossi, dopo aver appeso il “casco al chiodo” al termine dell’ultima stagione, è pronto a mettere la sua esperienza al servizio per la sicurezza dei piloti in MotoGP: primo obiettivo sarà quello di migliorare la qualità degli pneumatici troppo duri e pericolosi. Il 38enne bolognese non ha dunque lasciato definitivamente la MotoGP, è ancora nel circus con il ruolo di consulente nel campo della sicurezza, su incarico conferitogli dal capo della Dorna Carmelo Ezpeleta.

«Carmelo mi ha detto che in tema di pneumatici posso sentirmi libero di arrabbiarmi, quindi ho usato questo potere immediatamente»,

ha spiegato Capirossi in un’intervista rilasciata al mensile Motosprint.

Immatricolazioni moto 2011 in Italia

Il 2011 è stato, per il comparto delle moto (che non si discosta dai risultati fatti emergere da altri settori economici), un anno da dimenticare. I dati inerenti alle vendite e alle immatricolazioni, infatti, indicano un calo del 17% rispetto al 2010: a rendere note le cifre è Confindustria Ancma, secondo cui le vendite si sono fermate a quota 326.220 veicoli. Il dettaglio del mese di dicembre 2011, scorporato dal dato annuale, è anch’esso negativo, visto che, rispetto allo stesso mese del 2010, si è certificato un calo di immatricolazioni pari al 13%.

Il presidente di Ancma, Corrado Capelli, non può che riportare il dato e individuare tra le cause principali la crisi sistemica che sta segnando la storia più recente del Paese:

Picchia moglie e accende scooter in camera, un arresto a Cagliari

Ad allertare le forze dell’ordine sono state le telefonate dei vicini di casa, preoccupati per le grida di aiuto di una donna e alcuni bambini: erano le 3.30 della scorsa notte quando due volanti della polizia di Cagliari sono giunte in via della Menta dove hannno trovato una donna e due bimbi in strada.

Da quel momento, si è cominciato a ricostruire: Francesco Casu, 41enne pregiudicato e convivente della donna sarebbe rincasato ubriaco appena dopo le 21 e, ai primi rimbrotti di lei, avrebbe iniziato a sfasciare casa e insultare la compagna.

Incidente mortale per motociclista a Bologna

Le conseguenze di un terribile incidente stradale sono state tanto gravi che Ivan Bonazzi, motociclista di 38 anni, non è riuscito a sopravvivere alle lesioni riportate.

Il fatto è avvenuto a Bologna, in viale Aldini, nel pomeriggio di lunedì 3 gennaio: il centauro, stando alle prime ricostruzioni effettuate dalla polizia municipale, avrebbe perso il controllo della moto e sarebbe caduto. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali.

Il motociclista, di Bologna, è deceduto all’ospedale Maggiore dove era stato trasportato con il massimo codice di gravità.

Diventa sempre più doloroso prendere atto con enorme rammarico dell’ennesimo episodio drammatico accaduto lungo le arterie della penisola.

Petronas e Yamaha si dicono addio dopo quattro stagione e tre Mondiali vinti

Il 2012 non si preannuncia un anno dei più semplici per la Yamaha. La casa giapponese ha infatti perso lo sponsor della compagnia petrolifera Petronas durato quattro stagioni e costellato di tre titoli Mondiali vinti. Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing ha dichiarato: «Il rapporto tra Yamaha e Petronas è stata un grande successo, abbiamo avuto alcuni successi importanti insieme nella classe MotoGP. Ora che la partnership ha raggiunto la sua naturale conclusione vorrei ringraziare i nostri amici a Petronas per il supporto durante il loro tempo trascorso con noi e auguriamo loro ogni bene per il futuro». La Yamaha dunque, rischia di presentarsi ai nastri di partenza con una carenaimmacolata“, senza uno sponsor principale. Medan Mohammad Abdullah, manager della compagnia malese, ha comunque voluto ringraziare la Yamaha: «Siamo felici di avere avuto l’opportunità di lavorare con il team Yamaha Factory Racing nel corso degli ultimi anni. Abbiamo avuto il privilegio di essere associati a una squadra che condivide i nostri valori e la passione per le corse. Il team ha ottenuto molti successi attraverso un elevato livello di competitività e vogliamo che la squadra continui il successo in futuro». La Petronas si dedicherà alla Formula Uno, dove è partner della Mercedes; per la Yamaha invece è partita una vera corsa contro il tempo per trovare un nuovo partner tecnico in grado di fornire carburanti e lubrificanti, nonché il denaro necessario per restere al vertice. E con il rinnovo di Lorenzo ancora tutto da discutere, nuovi scenari sono possibili.

Danilo Petrucci sarà il quarto pilota italiano nella MotoGp

E’ Danilo Petrucci il quarto pilota italiano in MotoGP, dopo Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Michele Pirro. Il pilota originario di Terni, classe 1990, vincitore nel 2010 del titolo italiano Superstock 1000 e nel 2011 secondo al mondiale STK 1000, gareggerà nella categoria CRT: sarà il primo pilota del Ioda Racing Project, team romano fondato da Giampiero Sacchi e sarà seguito dall’ex capo meccanico di Biaggi, Giovanni Sandi. La moto che guiderà Petrucci sarà una Suter-BMW, simile a quella del team NGM Forward dal campione americano Colin Edwards.

LE NOVE CRT – Le moto della categoria CRT sono dotate di un telaio artigianale e motori derivati dalla serie. I team saranno sette, con nove piloti in sella. Questo l’elenco: team BQR con moto FTR-Kawasaki, piloti Yonny Hernandez e Ivan Silva; Aspar Team, su Aprilia, con Randy De Puniet e Aleix Espargarò; Gresini Racing con moto FTR-Honda, pilota Michele Pirro; Paul Bird Motorsport su Aprilia, pilota James Ellison; NGM Forward Racing su Suter-BMW, con Colin Edwards; Ioda Racing Project con Danilo Petrucci e infine l’abruzzese Speed Master Team su FTR-Aprilia, pilota l’australiano Anthony West.

Perché é caduto il gelo tra Valentino Rossi e la famiglia Simoncelli?

Da quando in quel maledetto 23 ottobre una curva del circuito di Sepang si è portata via Marco Simoncelli, Valentino Rossi, il migliore amico dentro e fuori la pista del Sic, non ha smesso mai di rivolgere il suo pensiero all’amico scomparso. In tutte le interviste rilasciate e nei tanti messaggi lasciati attraverso Twitter, il Dottore ha sempre speso parole in ricordo del Super Sic. Ma in una recente intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“, il papà del Sic, Paolo Simoncelli, ha messo in dubbio l’idillio fra il campione di Tavullia e la famiglia del Sic. “Valentino? Non l’ho più visto né sentito. Non l’ho più sentito. Punto e a capo”. Una dichiarazione lapidaria, che ha spiazzato molti, anche alla luce del bel gesto di Valentino nei confronti di Kate Fretti, la storica fidanzata del Sic, che da oggi ha iniziato a lavorare nell’azienda di comunicazione e marketing del nove volte campione del mondo, la VR46. Tra l’altro, chi si aspettava una risposta del Dottore o una smentita di papà Paolo, é rimasto deluso. Soltanto il tempo, dunque, ci dirà la verità sulla presunta rottura tra Rossi e la famiglia Simoncelli.

Suicida imprenditore catanese rivenditore di moto

Roberto Manganaro ha deciso che tanta depressione, causata dalla crisi economica in seguito alla quale aveva dovuto licenziare parte del personale, dovesse sfociare in un suicidio.

Dopo la cena del veglione con la famiglia, l’imprenditore catanese – che era in terra etnea assai conosciuto per la sua attività di vendita di moto, motocicli e accessori per moto – ha assunto barbiturici per poi impiccarsi.

A illustrare i retroscena e i probabili motivi del gesto sono stati – come riporta repubblica.it – gli esercenti dirimpettai, stando al cui racconto verrebbe fuori l’enorme leghame che univa Manganaro ai propri dipendenti: la necessità di tagliare posti di lavoro e le prospettive amare per il 2012 avrebbero contribuito affiché l’uomo optasse per il gesto estremo.

I funerali sono in programma oggi alle 16 presso la chiesa di San Placido.

Muore centauro ventenne a Firenze

A quanto pare, non si è trattato di una corresponsabilità ma il motociclista ventenne, finito contro un albero in viale Redi a Firenze di ritorno dal veglione di San Silvestro, sarebbe andato a sbattere da solo.

Il ragazzo ha lottato fino alla mattina di oggi quando, all’ospedale di Careggi, è deceduto.

 

 

Corriere dello Sport, Marco Simoncelli personaggio 2011

E’ il resoconto del sondaggio condotto dal Corriere dello Sport al fine di individuare con il contributo dei lettori, il personaggio sportivo del 2011.

E, riporta il sito, sui 14.285 voti complessivi, si è trattato di un plebiscito: Marco Simoncelli è stato il più votato (51.5%), gli appassionati e i tifosi di Sic continuano a garantirgli vicinanza e testimonianze di affetto manifestate in più di un modo.

A seguire, in seconda posizione, lo sportivo più votato è stato Lionel Messi (14.9%), appena davanti a Walter Mazzarri (11.8%).

Non solo: il quotidiano invitava a votare per la parola in grado di sintetizzare il 2011. Vince, con una maggioranza anche qui schiacciante di voti (sugli 8418 complessivi, il 41%), Sic.

Michele Pirro saluta il 2011 da assoluto protagonista

Il pilota italiano Michele Pirro è uno dei piloti più alla ribalta del momento, dopo essere passato alla MotoGP. «Dopo la vittoria di Valencia gli impegni si sono triplicati ed ho passato molto tempo in macchina viaggiando da nord a sud per raggiungere i luoghi delle interviste e gli incontri con gli sponsor», ha dichiarato il pugliese della Honda Gresini. «E’ stato importante passare un po’ di tempo con i ragazzi che l’anno prossimo lavoreranno con me per la sfida più difficile della mia carriera, anche se ora ho voglia di passare le feste a casa con la mia famiglia. Confesso di aver aspettato fino all’ultimo giorno per capire se c’era la possibilità di un prolungamento dell’esperienza Moto2, soprattutto dopo aver appreso informazioni importanti sulle piste e sulla categoria in generale. Probabilmente, correggendo gli errori fatti e migliorando la moto, avremmo anche potuto disputare una stagione positiva, ma ne ho parlato più volte con Fausto, il quale ha sempre riposto in me la massima fiducia. Per tutti i piloti l’obiettivo principale è correre in MotoGP, ma ammetto che nei miei programmi questo passo era previsto entro uno, massimo due anni. L’importante ora è lavorare bene con la squadra e allo stesso tempo divertirsi, perché quando tutto va per il verso giusto e si riesce a guidare senza problemi, i risultati piano piano arrivano. In pochi anni ho fatto ciò che diversi miei colleghi impiegano molto più tempo a realizzare, ma credo di essermi guadagnato ogni volta sul campo i passaggi alle categorie superiori». «Non voglio solo partecipare alla MotoGP, ma vorrei anche poter dire la mia: anche se il livello è altissimo, e al mio fianco avrò i piloti migliori del mondo, voglio provare a giocarmela con loro», ha proseguito il pilota foggiano, che gareggerà su una moto CRT dotata di telaio FTR e motore Honda CBR 1000. «La moto promette bene, FTR è da sempre sinonimo di buona ciclistica e il motore Honda saprà certamente farsi valere. Anche se Aprilia e BMW si trovano già in una fase avanzata del lavoro, io cercherò comunque di concentrarmi e prepararmi per iniziare da qui e per portare avanti il progetto. C’è da sperare che il telaio si adatti al meglio alle gomme, mentre da parte mia avrò l’obbligo di imparare e scoprire i segreti della moto, dall’elettronica fino alla posizione di guida più consona. Di fondamentale importanza saranno i primi test, previsti teoricamente per febbraio».

Valentino Rossi vede un 2012 al vertice con la Ducati

Il “Dottore” Valentino Rossi, alla fine di un 2011 amarissimo per la sua carriera e la MotoGp in generale, dichiara di non avere rimpianti per essere passato alla Ducati, nonostante il numero 0 nella casella delle vittorie nel Motomondiale. «A volte mi dispiace, ma quando comincio a pensare più profondamente a quello che ho dovuto passare, secondo me non è stato un errore», ha dichiarato il pesarese in un’intervista rilasciata al mensile inglese MCN. «Il fascino di questa sfida è grande e mi sento ancora fiducioso. Tutti i problemi vissuti in questa stagione non li ho mai provati in precedenza, ma io corro e faccio tutte le scelte della mia carriera come in questa avventura, continuando a divertirmi sempre e così, nonostante quello che è successo, alla fine non ho rimpianti. Il primo che si sente giù sono io e tutte le persone che lavorano con me, ma so che i fan sono in attesa e che si aspettavano risultati migliori». Valentino ha 31 anni, con ancora almeno altri 6-7 anni ad alto livello, se prendiamo come punto di riferimento le prestazioni di campioni come Colin Edwards o Carlos Checa, giunti alle soglie dei 40 anni. «Una stagione come questa però mi aiuta a diventare più forte», ha replicato il ducatista. «Una stagione come questa non cambia quello che voglio per il mio futuro. Voglio restare ancora qualche anno in MotoGP e sono convinto che posso tornare al vertice e lottare per le posizioni più importanti. Sicuramente sarà impossibile fare undici vittorie in una stagione, ma posso andare a podio spesso. Il mio primo obiettivo è cercare di tornare al vertice con la Ducati, non possiamo finire come quest’anno e dobbiamo portare la moto più vicino alla Honda e alla Yamaha», ha concluso Rossi.