Meno male che ci sono questo tipo di manifestazioni a risollevare il morale agli amanti di moto e motori, si è concluso da poco il Motor Bike Expo di Verona con il 20% in più di spettatori rispetto al 2010. Verona può ritenersi soddisfatta del risultato ottenuto, infatti ci sono0 stati 120 mila visitatori in più. Grande risalto hanno avuto gli 800 espositori di Moto Speical, con in primo piano le Ducati Desmosedici GP11 di Valentino Rossi il Diavel, ma anche la Vyrus 986 M2 e la Breganze SF 750. Il presidente del Motor Expo, Ettore Riello, sottolinea il grande lavoro di tutti gli addetti che hanno organizzato la manifestazione.“Un successo che conferma la capacità di Veronafiere, di affiancarsi e condividere l’organizzazione di eventi, facendoli crescere e consolidandoli, come nel caso specifico di Motor Bike Expo: rassegna che in tre edizioni a Verona ha assunto una posizione di rilievo nel panorama europeo di settore e che contribuisce in modo sostanziale alla realizzazione degli obiettivi prefissati dal Piano industriale 2010-2014. Un’ ottima partenza per un nuovo anno pieno di sfide”.
Piloti e Team
Tutte le notizie sui piloti delle varie classi e sui loro team
Supermarecross, il 6 Febbraio a Bacoli, il via allo spettacolo sulla sabbia
Gli Internazionali d’Italia Supermarecross aprono i battenti il 6 Febbraio a Bacoli, sul litorale di Miliscola, il primo evento dell’anno dedicato al Motocross. Là festa è organizzata dalla direzione del Turistico Beach Park che per l’occasione ha pensato di organizzare un “big party” denominato Supermarecross Party All Day. Dopo Napoli, lo spettacolo sulla sabbia tornerà sul litorale di Francavilla a Mare, mentre la new entry di quest’anno è Bibione, in Veneto, Ricordiamo, inoltre, che l’accesso del pubblico, a questi eventi, è assolutamente gratuito.
IL CALENDARIO GARE SUPERMARECROSS 2011
• 06/02/2011 MC CERBONE – BACOLI (NA)
• 13/02/2011 MC FERENTUM – FRANCAVILLA A MARE (CH)
• 09/04/2011 MC BB1 BIBIONE – BIBIONE (VE) – sabato sera in notturna
• 02/10/2011 MC TIRRENO – GIOIA TAURO (RC)
• 16/10/2011 MC TAORMINA – CATANIA
• 30/10/2011 MC ANDREANI – GABICCE MARE (PU)
Dakar 2011, Coma vince la 33° edizione, centrando un fantastico tris
E’ stata intensa, spettacolare e alla fine ha vinto il grande favorito, Marc Coma ha conquistato la 33° edizione della Dakar 2011. Il catalano ha centrato la sua terza vittoria dopo l’edizione 2006 e la 2009. Il suo rivale, il francese Cyril Despres del Team Red Bull, ha accusato un ritardo finale di 15 minuti e 4 secondi. Quindi con questo successo la KTM conquista la sua decima Dakar consecutiva, e con sei moto nelle prime dieci posizioni. Guardando neol dettaglio la situazione dei piloti, Francisco Lopez ha perso il podio a causa di una rottura del link della sospensione posteriore, e si piazza al quarto posto. Prima di lui, Helder Rodrigues. Alex Zanotti ha invece sofferto per via dei problemi con il serbatoio della benzina nelle prime tappe che lo hanno subito relegato in posizioni di partenza difficili. Sul traguardo finale è 33°, migliore dei piloti italiani. Filippo Ciotti è giunto 56° con la Rieju, a seguire Franco Picco (77°), Fabrizio Mugnaioli (78°), Silvia Giannetti (79°), Claudio Pederzoli (85°) e Daniele Carmignani (88°). Per onore di cronaca la 13° tappa è stata vinta da Frans Verhoeven su BMW.
Classifica finale
, Marc Coma, Spain, KTM, 51:25:00
2, Cyril Despres, France, KTM, at 15:04
3, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha, 1:40:20
4, Chaleco Lopez, Chile, Aprilia,
5, Juan Pedrero, Spain, KTM at 3:07:03
6, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM at 3:32:56
7, Jean De Azevedo, Brazil, KTM, 3:59:38
8, Ruben Faria, Portugal, KTM, at 4:13:01
9, Jacek Czachor, Poland, KTM at 9:38:41
10, Henk Knuiman, Netherlands, KTM 6:14:46
Dakar 2011, Marc Coma vince la 10° tappa e vola in vetta
La Dakar 2011 lascia il Cile con Marc Coma ancora sul traguardo. Lo spagnolo è andato forte chiudendo la 10° tappa in 3 ore, 6 minuti e 35 secondi, grazie anche ad un errore di Despres. L’iberico si è imposto su un percorso speciale di 176 km tra le Cordigliere delle Ande trovando temperature piuttosto basse. Da qui poi, i piloti sono approdati in territorio argentino dove hanno ritrovato nuovamente il caldo per poi attraversare le dune bianche del deserto di Fiambala. In terza posizione è arrivato lo spagnolo Ruben Faria a 13’22”, che va invece sempre più avvicinandosi alla 4° posizione in classifica generale, e in quarta posizione il sorprendente sloveno Miran Stanovnik a 21’26”, ora 14° nella generale. Il migliore degli italiani è risultato Franco Picco, giunto a Chilecito 49°.
, Marc Coma, Spain, KTM, 38:39:31
2, Cyril Despres, France, KTM, at 18:10
3, Chaleco Lopez, Chile, Aprilia at 45:16
4, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha, 1:29:37
5, Ruben Faria, Portugal, KTM, at 1:34:42
6, Juan Pedrero, Spain, KTM at 2:29:24
7, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM, 2:36:39
8, Jean De Azevedo, Brasil, KTM at 03:11:06
9, Henk Knuiman, Netherlands, KTM at 4:00:20
10, Quinn Alexis Cody, USA, Honda at 04:10:20
Mahindra 125 GP, i nuovi piloti scelti sono Webb e Schrotter
Il colosso indiano Mahindra ha recentemente acquisito non solo il 70% del pacchetto azionario della coreana SsangYong, ma anche il 70 % della Engines Engineering. Ma la notiziza del giorno è che ha messo sotto contratto per la prossima stagione Danny Webb, ed il tedesco Marcel Schrotter, rispettivamente decimi e diciottesimi con Aprilia. La Mahindra Moto sta pensando per il 2013 al progetto del nuovo motore monocilindrico nella futura categoria Moto 3, che renderà il posto della 125 GP.
Moto Gp, circuito di Delhi in India si farà, ma nel 2012
Il tracciato di Delhi potrebbe vedere all’opera anche la Moto Gp oltre che la Formula 1 già dal prossimo anno. In India infatti stanno facendo passi da gigante e si potrebbe intravedere la possibilità di vedere una gara di Moto Gp anche nel circuito asiatico. Il portavoce della Jaypee Sports ha confermato le voci, ma non sembra essere un discorso imminente. “Stiamo trattando con la Dorna Sports per portare anche la MotoGp in India, ma siamo ancora alla fase embrionale del discorso e non è stato raggiunto alcun tipo di accordo. Abbiamo parlato con la Dorna, ma abbiamo parlato anche con altri per non precluderci alcuna possibilità. Penso quindi che la MotoGp potrà arrivare in India, ma non subito, sicuramente nel 2012”.
Trofeo FMI 2010 Donne, a Vallelunga nel weekend solo una prova unica, Letizia Marchetti in pole per il titolo
Una prova unica, 20 concorrenti donne, ed ovviamente una sola vincitrice, è il Trofeo FMI 2010 del mondo femminile che si correrà nel weekend sul circuito di Vallelunga. La grande favorita resta la Suzuki di Letizia Marchetti, ma merita attenzione anche Cristina Peluso su Honda CBR 600, la veneta Lara Cordioli su Bimota 1000, e infine la romagnola Alessia Falzoni su Yahama 6. Si prevede una buona affluenza di pubblico, soprattutto perché la competizione attrae molto, anche nel campo femminile.
Moto Gp, Gran Premio di Catalunya: tutti gli orari del weekend
Sarà il Gran Premio di Catalunya a Barcellona che si corre in questo fine settimana, a chiudere la sequenza di tre gare consecutive del calendario del Motomondiale 2010 che ha portato i piloti dal tracciato di Silverstone a quello del Montmelò, passando per la tappa olandese di Assen. Settimo appuntamento stagionale dunque al Circuit de Catalunya: il programma ufficiale mantiene gli orari abituali europei, con il venerdì dedicato alle prime prove libere, il sabato per le qualifiche ufficiali e le gare domenica.
Gran Premi Aperol de Catalunya 2010
Gli orari del week-end
Venerdì 2 luglio
12.40 – 13.40: 125cc Prove Libere 1
13.55 – 14.55: MotoGP Prove Libere 1
15.10 – 16.10: Moto2 Prove Libere 1
Sabato 3 luglio
09.00 – 09.40: 125cc Prove Libere 2
09.55 – 10.55: MotoGP Prove Libere 2
11.10 – 12.10: Moto2 Prove Libere 2
13.00 – 13.40: 125cc Qualifiche
13.55 – 14.55: MotoGP Qualifiche
15.10 – 15.55: Moto2 Qualifiche
Domenica 4 luglio
08.40 – 09.00: 125cc Warm Up
09.10 – 09.30: Moto2 Warm Up
09.40 – 10.00: MotoGP Warm Up
11.00: 125cc Gara (22 giri)
12.15: Moto2 Gara (23 giri)
14.00: MotoGP Gara (25 giri)
Il Motomondiale in Tv – Non cambiano, ovviamente, i modi per seguire il Motomondiale in TV, che restano sempre due. In chiaro su Italia 1, con la diretta delle qualifiche ufficiali e delle tre gare in programma con il commento di Guida Meda e Loris Reggiani, inviati ai box Alberto Porta e Paolo Beltramo. Il Motomondiale però, si può seguire anche sul digitale terrestre con la tessera Mediaset Premium con trasmessi in diretta tutti i turni di prove in programma: commento affidato a Giulio Rangheri e Max Temporali, Alen Bollini inviato ai box.
La Programmazione TV su Italia 1
Sabato 3 luglio
01.00: sintesi prove MotoGP
13.30: Grand Prix Moto
13.55: diretta Qualifiche MotoGP
15.00: sintesi Qualifiche 125cc
15.15: diretta Qualifiche Moto2
Domenica 4 luglio
10.45: diretta Gara 125cc
12.15: diretta Gara Moto2
14.00: diretta Gara MotoGP
15.00: Fuorigiri
Moto Gp, Catalunya: la Bridgestone userà il pneumatico asimmetrico anche in gara
Dopo Assen é già tempo di tornare in pista. Precisamente in Spagna, come se Formula 1 e MotoGp si dessero il cambio. Il circuito di Catalunya, che domenica prossima 4 luglio ospitera’ il settimo appuntamento del Campionato del Mondo della MotoGP, presenta delle caratteristiche tecniche molto particolari e viene considerato dalla Bridgestone, come uno dei piu’ impegnativi della stagione per il consumo dei pneumatici.
Con ben otto curve a destra, la maggior parte delle quali molto lunghe e veloci, e solo cinque curve a sinistra da percorrere invece a velocita’ ridotta, il tracciato finisce per provocare un’elevata sollecitazione da parte della spalla destra del pneumatico posteriore. La spalla destra, infatti, e’ per questo motivo sottoposta a pesanti carichi in piega che innalzano la temperatura di utilizzo.
Al contrario invece, la spalla sinistra finisce per essere meno sollecitata, ma deve comuqnue avere lo stesso un rendimento ottimale sepur con un range di temperature inferiori. Considerando la configurazione del tracciato e le alte temperature previste nel weekend, Bridgestone portera’ nuovamente un pneumatico posteriore asimmetrico, utilizzato gia’ quattro volte in questa stagione. Lo scorso anno per la prima volta la Casa giapponese aveva messo a disposizione dei team il pneumatico asimmetrico al posteriore.
Ecco perché il pneumatico asimmetrico in questa precisa circostanza, é la scelta di gomme non solo migliore ma del tutto obbligata. “Combinando infatti la spalla destra del pneumatico posteriore con mescola dura o extra dura, per una maggiore resistenza alle temperature più elevate, con la spalla sinistra con mescola morbida da utilizzare nelle curve a sinistra più lente, il pneumatico asimmetrico è in grado di garantire un elevato livello di aderenza e feeling di guida nell’intero giro“.
Ricordiamo che nella scorsa edizione, la temperatura della pista raggiunse la temperatura di ben 52°C e tutti i piloti avevano optato per l’utilizzo della mescola dura per l’anteriore e per la mescola extra dura per il posteriore. Anche e soprattutto per questo, quel gran premio fu caratterizzato da un’entusiasmante lotta, che si decise solamente all’ultima curva tra i due piloti del team Fiat Yamaha, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. I due compagni di squadra tagliarono il traguardo con un distacco inferiore a un decimo, seguiti da Casey Stoner (Ducati Marlboro), che precedette Andrea Dovizioso (Honda Repsol).
Moto Gp, Lorenzo é senza rivali. Il Mondiale 2010 é oramai vinto!
La MotoGp richia seriamente di trasformarsi in un monologo di qui alla fine del Mondiale. La sesta tappa di questo MotoGp 2010, si é disputata sull’oramai deturpato circuito olandese di Assen – oramai ridotto ad un ridicolo kartodromo e lontano parente del bellissimo tracciato che é stato sino a non molti anni fa – ed ha visto l’ennesimo e prevedibile trionfo dello spagnolo del team Fiat Yamaha Jorge Lorenzo, ormai lanciatissimo verso quello che sarà il suo terzo titolo mondiale, che ha praticamente ha già in tasca, mentre tra i principali avversari si è nuovamente rivisto un ottimo Pedrosa, giunto meritatamente secondo con la sua Honda, ed un finalmente ritrovato e positivo Casey Stoner che, se non avesse sbagliato la scelta delle gomme, avrebbe probabilmente contrastato fino alla fine il successo del Campione Maiorchino, invece di finire per accontentarsi della terza piazza, comunque un “successo” se si pensa che é il primo podio per l’australiano della Ducati.
Alle spalle del pilota australiano, apparso finalmente sereno e non più ostaggio delle paure e dei conseguenti errori che ne hanno minato la stagione sin dal primo Gran Premio, abbiamo potuto apprezzare un ottimo Ben Spies, che ha corso alla sua maniera, come ci aveva abituato lo scorso anno in Superbike tanto per intenderci. Partito a razzo appena dietro Lorenzo, riassorbito poi nel corso della gara dai migliori, alla fine é uscito vittorioso nella lotta per la quarta piazza con l’italiano Dovizioso, combattivo come sempre, ma non in grado di lottare fino in fondo per quel podio cui sembrava quest’anno quasi abbonato.
Dunque Lorenzo ha già vinto: probabilmente bisogna ammettere che il risultato finale della stagione, sarebbe stato lo stesso anche con Rossi in pista, ma certamente avremmo assistito ad un Mondiale più interessante ed avvincente. Il compito che spetta al pilota spagnolo adesso sembra addirittura sin troppo semplice, stante l’abissale differenza di prestazioni del pacchetto pilota-moto che Jorge può vantare rispetto ai suoi avversari.
Il Motomondiale é in crisi di ascolti e di interesse. E non basterà il ritorno di Rossi a salvarlo
La MotoGp é in crisi di ascolti. A dirlo senza possibilità di smentita alcuna, sono i dati dell’audience del Gran Premio d’Olanda corso ad Assen lo scorso weekend. In Italia il tonfo é davvero pesante, visto che si sono registrati picchi verso il basso mai accusati in precedenza. Questi i numeri implacabili: Assen 2010 MotoGP: 2.579.000, 16,79% di share. Nel 2009: 5.249.00, 31,69% di share: ma la debacle investe anche le altre due classi, la 125 e la Moto2 rispetto alla 250.
Siamo dunque in presenza di dati che, molto probabilmente, in qualsiasi azienda (così come anche in politica, ma forse non in Italia) porterebbero alle immediate dimissioni della dirigenza. Infatti, in appena tre gare corse nell’arco di soli venti giorni, il castello di carta costruito dalla Dorna e sostenuta da diversi media (a cominciare da chi in Italia gestisce i diritti tv) è miseramente crollato.
Chi ha invece sostenuto esattamente il contrario manifestando una chiusura mentale davvero incomprensibile, è stato inequivocabilmente smentito dai fatti e dai numeri. Indubbiamente nello sport la presenza del “fenomeno” (vedi Rossi) è fondamentale. Di contro lo é ancora di più l’eroe e l’antieroe (vedi Lorenzo). Ma non è altrettanto vero che una sola “stella” possa da sola reggere il gioco. Ovvio, però, che il problema non é certamente di oggi: negli ultimi anni la miopia della gestione del motomondiale, ha portato al suicidio un campionato storico, di straordinaria bellezza ed efficacia sotto il profilo tecnico, tecnologico, agonistico, industriale e commerciale.
Tra l’altro, gli spunti positivi sono davvero pochi e di rilevanza mediocre: parliamo della copertura televisiva (davvero internazionale e tecnicamente di altissimo livello) e dall’impegno sulla sicurezza (anche se a scapito della bellezza dei tracciati e dall’abbassamento qualitativo dei circuiti, ridotti a serpentine anonime, quasi da go kart). Ma la griglia con 15 piloti partenti ha spento la MotoGP. La Moto2, che doveva sostituire la 250 e rilanciarla si è già sgonfiata. La 125 è stata dissanguata. Ora, il trend negativo avrà un’ovvia la risalita, parlando solamente di audiance, grazie al rientro in pista di Valentino Rossi, che però fungerà solo da effetto placebo. Con il serio pericolo che chi é responsabile del decadimento della MotoGp ci si aggrappi, pensando di aver risolto tutti i problemi.
Infine un’ultima considerazione: perché Assen fa comunque il pieno di spettatori mentre in Italia milioni di “appassionati” fuggono dalla tv? La risposta é alquanto semplice, ma soprattutto molto triste: perché in Olanda e altrove la passione è sempre stata costruita sul motociclismo come sport in quanto tale, non sull’immagine effimera che può dare di sé: quindi sulle corse e su tutti i suoi protagonisti, diversi, ovviamente, col cambiare degli anni. Nel Belpaese invece, si punta solo sull’involucro di cartapesta, sul “personaggio”, spremendolo come un limone. Quando poi il limone non dà più neppure una goccia (euro), lo si getta e si spegne la tv. Il motociclismo, le ferite se le dovrà poi leccare da solo. E gli appassionati, gabbati, si addormenteranno sul divano.
Superbike, per Biaggi una doppietta “Mondiale” a Misano
La Superbike é ancora griffata Max Biaggi. Il pilota romano ha infatti espugnato Misano e grazie a questa vittoria dà ulteriore vigore alla sua corsa verso la conquista del Mondiale Superbike. Il suo diretto inseguitore Leon Haslam (Suzuki), é infatti finito ottavo e secondo, scivolando così a -37 punti dal fuoriclasse dell’Aprilia: erano 15 alla vigilia di questo gran premio. E ne mancano solo cinque alla fine del Mondiale (250 i punti ancora in palio): dunque una seria ipoteca sul titolo mai vinto da un pilota italiano in 23 edizioni.
Biaggi sale così a quota otto vittorie stagionali: in precedenza, il pilota romano aveva fatto doppietta già a Portimao, Monza e Salt Lake City. In Superbike ha vinto 12 volte, 54 quelle in carriera conteggiando anche i trascorsi in 250, 500 e MotoGP. Sul tracciato di Misano l’Aprilia non era di certo data per favorita, ma Max Biaggi è stato davvero superlativo. Prima in gara uno ha letteralmente fulminato la Bmw di Troy Corser a sei giri dalla fine. L’australiano ha infatti sbagliato la scelta di gomma, a mescola troppo dura, mentre Biaggi aveva optato per la più soffice. Corser nel finale ha perso anche il secondo posto finito invece nelle mani dell’ottimo catalano Carlos Checa, primo delle Ducati. Nella seconda gara invece, Biaggi ha recuperato velocemente il quarto posto iniziale superando di slancio lo stesso Corser, Fabrizio e Checa. Ed una volta conquistata la testa della corsa ha fatto letteralmente il vuoto vincendo a braccia alzate e lanciando l’abbigliamento da gara nel giro d’onore ai tifosi in tribuna (69 mila presenze nei tre giorni). Dunque anche un grande successo per l’intero circus della Superbike.
“Grande vittoria su una pista dov’eravamo convinti di soffrire” ha raccontato Biaggi. “Ho tirato come un pazzo perché ci tenevo particolarmente. L’Aprilia è magica, dedico questo successo al presidente Roberto Colaninno e a tutti i tecnici che hanno reso possibile questo successo”. L’Aprilia ha così anche consolidato il primato anche nel Mondiale Costruttori. Sul secondo posto anche la Ducati di Michel Fabrizio. A trepidare per il trionfatore anche mamma Olga, per la prima volta nei box accanto del figlio che ha compiuto 39 anni sabato.
Moto Gp, Rossi annuncia il suo rientro sul web. “Ci vediamo a Brno”
“Tre settimane sono passate dopo l’incidente e due da quando sono stato dimesso dall’ospedale, e io sono molto contento di come sta procedendo la mia guarigione. Mi sento molto meglio e sto iniziando a vivere una vita quasi normale, anche se per una vita del tutto normale dovrò aspettare fino a quando non sarò tornato sulla mia moto“.
E’ questo l’incipit della lettera che Valentino Rossi ha scritto oggi e affidato al sito ufficiale della Fiat Yamaha, per aggiornare tutti sulla sua convalescenza a tre settimane dal gravissimo incidente del Mugello. “Sto camminando con le stampelle e da qualche giorno sono stato in grado di mettere il piede a terra. Onestamente, non mi aspettiamo di sentirmi così bene poche settimane dopo l’incidente, e mi riferisco sia al fisico che al mio spirito” prosegue il nove volte iridato. “La riabilitazione continua come sempre, con delle sedute nella camera iperbarica e con alcuni esercizi in palestra. Purtroppo la mia spalla mi sta dando ancora qualche pena sto lavorando ordine dei muscoli per ridurre il dolore. Se la riabilitazione prosegue senza ostacoli il mio obiettivo è quello di rientrare al Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno” rivela Valentino.
Moto Gp, Lorenzo domina ad Assen e “chiude” il discorso Mondiale. Pedrosa 2°, primo podio per Stoner
Dopo la vittoria ottenuto ad Assen, possiamo tranquillamente affermare che adesso Jorge Lorenzo è probabilmente irraggiungibile per chiunque in classifica piloti. Il pilota spagnolo della Yamaha si è infatti aggiudicato con la solita autorità anche il GP d’Olanda e con altri 25 punti presi, ha scavato ulteriolmente il divario che pone fine alle residue speranze dei rivali, che volevano tentare di approfittare, soprattutto loro, dell’assenza di Valentino Rossi. Ne approfitterà senz’altro Lorenzo dell’assenza del campione italiano e compagno di squadra, visto che il titolo iridato della MotoGP è ormai saldamente nelle sue mani: Pedrosa adesso insegue a 47 punti.
Niente da fare dunque per Daniel Pedrosa, giunto 2°, Casey Stoner, 3°, Ben Spies 4°, Andrea Dovizioso, 5°, Randy De Puniet, 6°. Come già accaduto a Silverstone, Jorge si é dimostrato pilota di un’altra categoria. Ha gestito senza troppi affanni la prima parte di gara e poi ha definitivamente salutato il gruppo. Ma in fondo, ad essere onesti sino in fondo, non sono gli altri a essere lenti, ma è proprio il maiorchino, in coppia alla sua perfetta Yamaha, ad essere superiore. Nono posto per Marco Simoncelli, 13° per Loris Capirossi sulla Suzuki.
Importanti nell’economia della corsa, sono senz’altro risultati essere i primi tre giri. Lorenzo è subito partito in testa, ma Ben Spies si è messo alle sue spalle “bloccando” di fatto, la corsa di Pedrosa e Stoner che volevano provare a restare in scia al maiorchino della Yamaha. Poi al terzo passaggio, lo spagnolo della Honda e l’australiano della Ducati, sono riusciti a passare il texano e si sono lanciati all’inseguimento del leader iridato. Per Pedrosa il ricongiungimento è arrivato appena due giri dopo. Ma per Lorenzo, l’unico dei battistrada che ha scelto di utilizzare la gomma dura dietro, il margine preso si è rivelato importante in vista della seconda parte di gara. Al nono giro i tre davanti avevano staccato Dovizioso di 2”8.
Verso il 10° giro Lorenzo ha iniziato la sua lenta e inesorabile progressione verso la vittoria. In soli due giri Pedrosa e Stoner si sono ritrovati a 1”3 di distacco, primo segnale dell’allontanamento del pilota Yamaha. Dietro di loro la gara era inoltre già segnata: Dovizioso a 5”4, Spies a 6”5, De Puniet a 8”, Hayden a 13” e Edwards a 14” facevano già un altro tipo di gara, in lotta per le restanti posizioni. Si è così entrati nell’ultima parte della corsa con Lorenzo che non ha fatto altro che gestire il vantaggio. Pedrosa non è più riuscito a stargli vicino e da 1”3 il distacco è salito a 2”, in pratica una firma di atto di resa. Un nuovo, quasi definitivo segnale dell’esito di questo campionato.