Moto Gp, Yamaha: Crutchlow rifiuta di sostituire Edwards

320x212-images-stories-2010-06_SBK_Kyalami-2010_crutchlow_actionSe magari si fosse trattato di prendere il posto di Valentino Rossi sulla M1, nel team ufficiale Fiat Yamaha, forse Cal Crutchlow ci avrebbe pensato su un pò di più: ma dovendo “solo” sostituire Colin Edwards, che sarebbe stato scelto proprio per guidare la M1 di Rossi a partire dal GP di Barcellona, l’attuale campione del mondo della Supersport ha detto un secco e chiaro “no”.

A rivelarlo è stato il portale MCN (Motorcycle News UK) che ha giustamente sottolineato come Calvin, nome datogli dal padre in onore di Cal Rayborn, una delle prime stelle di sempre del motociclismo USA, avrebbe dovuto sottoporsi ad un vero e proprio tour de force per i Gran Premi di Barcellona, Sachsenring e Laguna Seca, cambiando non solo moto, ma anche gomme e piste. Un impegno al quale Crutchlow, ringraziando, ha detto no.

Moto Gp, Yamaha: Lorenzo punta al successo a Silvestone

n501598_lorenzo.box_0.original_bigLo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, leader del Mondiale 2010, punta ad nuovo successo da ottenere nel prossimo weekend sul nuovo tracciato di Silverstone per consolidare la leadership nella classifica iridata del Motomondiale dopo il secondo posto nel Gp d’Italia alle spalle della Honda ufficiale di Dani Pedrosa, ora staccato di soli 25 punti. “Dopo il Mugello arriviamo a Silverstone, una pista che nessuno di noi conosce – osserva il pilota spagnolo -. Giovedì farò qualche giro in scooter; non lo faccio sempre ma credo che sia importante perchè ho visto la pista solo sulla PlayStation. Sono felice per il mio vantaggio in classifica, ma voglio continuare a migliorare e questo fine settimana cercheremo di trovare più trazione per la mia M1: il mio obiettivo è ancora una volta salire sul podio, ma sono rimasto deluso dal risultato del Mugello e voglio fare una gara migliore in Inghilterra“.

Moto Gp, la Ducati non getta la spugna. “Siamo in ripresa”

mo_Stoner_Ducati_Qatar_PortraitLe Desmosedici del Team Ducati Marlboro, guidata dall’australiano Casey Stoner, quest’anno hanno non é pià la stessa.  Tanti i problemi sorti, solamente quattro quarti posti conquistati, per non parlare delle cadute di Casey Stoner e Nicky Hayden: la conquista del titolo mondiale della MotoGP sembra già lontano, nonostante siano stati corsi solamente 4 gran premi e il mattatore degli scorsi anni, Valentino Rossi sia ormai fuori gioco per via del tremendo infortunio occorso al pilota italiano. Ma da Borgo Panigale si alzano le voci ottimistiche di Guareschi e Domenicali che assicurano: “Stiamo migliorando”. Sarà vero? Intanto Jorge Lorenzo (Yamaha) e Dani Pedrosa (Honda) prendono il largo in classifica iridata.

Doveva essere l’annata della Ducati, con Casey Stoner che nei test invernali sembrava davvero irresistibile anche per la Yamaha. Non è andata così. La Ducati fatica e molto a stare dietro alla Yamaha. E ora che Valentino Rossi è uscito di scena sembra essere arrivata di prepotenza la moto che meno ci aspettava (Suzuki a parte): la Honda di Daniel Pedrosa.  Imprevedibilità della MotoGP. Ma forse, proprio per questo, a Borgo Panigale ci credono ancora e sostengono che le Desmosedici stanno mostrando netti miglioramenti. “Abbiamo avuto un grande problema durante il fine settimana del Mugello causato dalle nuove forcelle,” ha dichiarato il team manager Vittoriano Guareschi, “Abbiamo lavorato parecchio per migliorare e sviluppare questa componente. Alla fine abbiamo raggiunto un quarto posto, che non è un podio, ma una buona prestazione e la migliore quest’anno di Casey.”

Della stessa opinione anche Claudio Domenicali, Direttore Generale Ducati Motor Holding: “Un quarto posto al Mugello certamente non ci soddisfa del tutto ma in ogni caso, soprattutto alla fine, abbiamo visto una bella gara. Casey ha dimostrato carattere, aveva capito di non avere il ritmo per lottare per il podio, ha aspettato il momento giusto e alla fine ha ottenuto il miglior risultato possibile.

Moto Gp, Lorenzo verso Silverstone: “Sarà un’incognita per tutti”

jorge_lorenzo_yamaha_jerezNonostante il secondo posto conquistato sul circuito del Mugello, Jorge Lorenzo può ovviamente esser soddisfatto del suo bilancio ottenuto sin qui in campionato: quattro gare, 100 punti a disposizione, 90 conquistati frutto di due vittorie e altrettanti secondi posti. Con 25 punti di margine sul pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa, il pilota della Yamaha non può certo abbassare la guardia proprio ora: puntando ad un altro buon risultato a Silverstone, tracciato nuovo per tutti (o quasi) nel prossimo Gran Premio, farebbe un altro passettino importante in vista del successo finale. “Dopo il Mugello arriviamo a Silverstone, un circuito che nessuno di noi conosce“, afferma Jorge Lorenzo, anche se i piloti della Suzuki hanno girato il mese scorso con delle GSXR stradali. “Farò qualche giro con lo scooter nella giornata di giovedì: non sempre lo faccio, ma questa volta penso sia importante perchè ho visto il circuito solo dalla Play Station e nel frattempo è cambiato molto. Il mio obiettivo? Come sempre salire sul podio, ero deluso dopo il Mugello e qui voglio disputare una gara migliore. Voglio come sempre fare progressi e sebbene sono felice del mio vantaggio in classifica è necessario perfezionare la nostra M1, in primis la trazione che un pò è mancata al Mugello“.

Jorge Lorenzo venerdì scorso si trovava all’Isola di Man per assistere al Tourist Trophy e a percorrere un giro del “Mountain” con una Yamaha YZF R1 insieme ad Angel Nieto, mentre dopo domani sarà al Lord’s Cricket Ground per una conferenza stampa e scoprire un pò il cricket, sport che lo incuriosisce. “Sarà interessante conoscere questo sponsor, magari proverò a giocare se possibile“. Infine l’attuale leader della classifica non poteva che spendere due parole su Valentino Rossi: “Sono contento che sta recuperando bene, sicuramente ci mancherà in queste impegnative settimane di gara“.

Superbike, Biaggi verso Misano: davanti ai suoi tifosi vuole un’altra doppietta Mondiale

max_biaggi_podio_brnoE’ un momento magico per il pilota italiano Max Biaggi. Da Miller Motorsports Park è salito in vetta al campionato della Superbike con quindici punti di vantaggio su Haslam. E’ in testa alla classifica delle vittorie di manche (è a quota sei), ed ora correrà i prossimi sei round con tutti gli occhi puntati addosso. La sua enorme esperienza e i quattro mondiali 250 vinti in carriera, con in più la serenità di essere diventato padre da pochi mesi, lo aiuteranno a gestire la pressione, anche se il romano sa fin troppo bene che i suoi molti tifosi aspettano da più di 20 anni ciò che potrebbe accadere alla fine di questa stagione. In sella all’Aprilia RSV4, Max arriverà a Misano pronto a festeggiare, sabato 26 giugno, il suo 39esimo compleanno. Il regalo più bello potrebbe essere proprio un’altra doppietta da centrare davanti al suo pubblico, per rinsaldare ancora di più la sua prima posizione in classifica. Ecco l’intervista rilasciata al sito ufficiale del Mondiale SBK.

Rispetto allo scorso anno, qual è stato il più grande passo in avanti fatto sull’Aprilia RSV4 livello di competitività? “E’ stato fatto un lavoro di affinamento di diversi particolari. La moto è diventata un po’ più equilibrata sia come utilizzo motore che ciclistico.”

Come ci si sente a guidare il campionato avendo Leon Haslam come unico rivale nella lotta al titolo? “Questa è la mia prima volta in testa al Mondiale quest’anno e sinceramente penso che sia un’ottima sensazione che ci rende orgogliosi del duro lavoro svolto fin qui. Personalmente sono e rimango concentrato per riuscire ad ottenere il massimo ogni volta che vado in pista ……il Mondiale è ancora lungo.”

Quanto aiuto state ricevendo dal Test Team che lavora in parallelo con voi? “Beh! Con una moto nuova come la nostra è fondamentale avere un Test Team (come la BMW d’altronde). Diciamo che per gli ultimi arrivati è molto importante per recuperare competitività rispetto a quei team che hanno fatto la storia della SBK.”

C’è differenza tra la nuova cascata ad ingranaggi e il vecchio sistema? “No, non proprio. Non si avvertono differenze al momento. La nuova cascata ad ingranaggi l’ abbiamo usata solo a Miller ma già dalla prossima gara potrò essere più preciso.”

Quest’anno hai cambiato in qualche modo il tuo approccio alle gare Superbike? “Mi sono trovato subito a mio agio nel WSBK sin dal primo momento. Mi mancava un ambiente molto più spartano della MotoGP e credo di averlo trovato. Quest’anno per me non è cambiato nulla, il grande cambiamento l’ho fatto quando sono tornato a correre per Aprilia e con la squadra da me scelta per quest’avventura.”

Quanto ti ha aiutato quest’anno, rispetto alle passate stagioni, essere diventato padre? “E’ semplicemente fantastico quello che mi è accaduto, non credevo fosse così incredibilmente bello diventare padre. Sono orgoglioso.”

Rispetto a dieci anni fa, oggi ci sono piloti cosiddetti “vecchi” in grado di lottare per il mondiale. Ma questo non è forse uno degli sport più fisici di tutti? “L’esperienza è una dote in più e quando gareggi al Top contano tutti i piccoli dettagli. I nuovi arrivati sono bravi ma pochissimi fanno la differenza. Su tutti, Ben Spies.”

Moto Gp, Yamaha: Rossi deve decidere il suo destino. Restare o andare in Ducati

valentino_rossi_campione_2009_01Il tragico incidente patito al Mugello, rischia di complicare e non poco il futuro di Valentino Rossi, che al suo rientro si troverà davanti ad una sorta di bivio della carriera. Da un lato, la convivenza con lo spagnolo Lorenzo sembra definitivamente giunta al termine, per ovvie e varie ragioni: i rapporti da sempre tiepidi tra i due piloti, le questione economica visto che la Yamaha che non é in grado di sostenere l’ingaggio pesante di due piloti di primo piano, il fatto che lo spagnolo è, per motivi strettamente anagrafici, più giovane e integro fisicamente del pilota pesarese e inoltre potrebbe vincere il mondiale 2010 diventando di fatto il nuovo uomo forte della Yamaha.

Se poi a tutto ciò andiamo ad aggiungere il pensionamento di Masao Furosawa e la sua sostituzione con Lin Jarvis, diventa evidente che a questo punto Rossi, potrebbe pensare seriamente di passare alla Ducati, dove potrebbe inoltre portare con sé i suoi uomini più fedeli e sarebbe accolto come un re anche dal main sponsor Marlboro, il che gli offrirebbe la possibilità di effettuare ulteriori test con la Ferrari F10 e la possbilità di smettere definitivamente con le moto (forse nel 2013) per passare appunto in F1 o nei rally.

Rossi, dal canto suo, ha sempre ribadito la volontà di rimanere in Yamaha, e certamente non lascerà facilmente a Lorenzo la moto che ha contribuito a sviluppare in maniera notevole da renderla, in pratica, la migliore del mondo.  Comunque, al di là delle tante ipotesi, il momento della verità sta per arrivare e tra poco più di un mese si chiariranno definitivamente tutti gli scenari Yamaha per la prossima stagione: i sicuro tutto il mercato piloti sarà fermo fino alla scelta del centauro di Tavullia e di sicuro sarà poi condizionato in modo forte da questa scelta stessa.  Rossi in Ducati sarebbe l’ideale, soprattutto visto il quasi certo addio dell’australiano Stoner: con le rosse di Borgo Panigale il pesarese potrebbe ritrovare nuovi stimoli e regalare grosse soddisfazioni ai tifosi italiani, finalmente non più divisi tra “rossisti” e ducatisti.

Moto Gp, Silverstone: nei box Yamaha ci saranno le moto di Valentino

320x213-images-stories-2010-Giugno-valentino_rossiUna notizia che sicuramente farà piacere a Valentino. La prossima settimana a Silverstone son sarà vuoto il suo box: le sue moto ci saranno. A rivelarlo è stato Lin Jarvis, managing director di Yamaha Racing. “Abbiamo deciso che rimpiazzeremo Valentino solo a partire dal GP di Barcellona – ha rivelato il manager inglese – ma porteremo comunque le sue moto in Inghilterra. Il suo box sarà regolarmente allestito in modo che i tifosi possa vederlo. Abbiamo deciso di sostituire Rossi solo a partire dal GP di Barcellona pe rispettare i nostri impegni con la Dorna, ma i nostri sponsor, e tutte le altre parte coinvolte, sono d’accordo. Per il 4 luglio avremo trovato il nome del pilota e per quel tempo tutto sarà pronto. Nel frattempo, ovviamente, lo staff di Valentino non sarà presente a Silverstone, quindi non ci sarà né Davide Brivio né Jeremy Burgess od i suoi meccanici. La squadra tornerà a Barcellona per assistere il pilota di supporto”.

E’ dunque escluso anche che Rossi possa fare una capatina ad uno dei Gran Premi da qui al momento del rientro. “Valentino rimarrà a casa a curarsi – ha spiegato Brivio – e approfitterà dello stop forzato anche per fare rieducazione alla spalla ed evitare così un’altra operazione. Quando rivedremo Vale in pista significherà che è pronto per correre. Quando? entro un paio di mesi, diciamo fra agosto e settembre”.

Moto Gp, Yamaha: Rossi vuole correre per altri due anni

casco_cuore2Il campione iridato della MotoGP Valentino Rossi, ha lasciato l’altro giorno il CTO dell’Ospedale Careggi di Firenze, dove è stato operato per la riduzione della frattura esposta e scomposta di tibia e perone. Il centauro della Yamaha è stato trasportato con un elicottero al centro ospedaliero di Cattolica, dove proseguirà la sua degenza post operatoria, prima di poter iniziare una terapia di riabilitazione che lo porterà di nuovo in sella alla sua M1. L’italiano, prima di essere trasferito, ha confidato cperò he vuole tornare in pista al 100%.

Dopo il terribile infortunio subito al Mugello nello scorso weekend e la frattura di tibia e perone che lo costringerà a stare fuori per svariate gare, il numero 46 della Yamaha, Valentino Rossi chiarisce le sue intenzioni riguardo al suo futuro. Il campione del mondo, nonostante abbia visto smaterializzarsi davanti ai suoi occhi l’idea di portarsi a casa il titolo iridato 2010, è fermamente deciso a restare nel Motomondiale per almeno per altri due anni. Dunque, l’idea di Rossi è quella di restare in MotoGP per altri 2 anni, ma questo non vuol dire bruciare le tappe del rientro, ma tornare al 100%: “Questo incidente non influisce affatto sulle mie decisioni per il 2011, non è cambiato assolutamente nulla se non che ho una tibia rotta. Non ho bisogno di rientrare alla svelta, perdere 4 o 6 gran premi sarebbe uguale. L’importante è che io sia a posto, perfetto per fare altri duo o tre anni in moto”.

Moto Gp, Yamaha: McCoy lascia la Fb Corse. Sarà lui il sostituto di Rossi?

fbcorse_FB01In Yamaha si é alla ricerca del sostituto di Valentino Rossi in sella alla seconda M1. La scuderia giapponese ha già dichiarato di non avere fretta, anche perché ha già dichiarato che per i prossimi due gran premi sarò il solo Jorge Lorenzo ad essere in pista con la Yamaha ufficiale. Ciò detto, un secondo pilota andrà comunque trovato, soprattutto se i tempi di recupero del Dottore dovessero dilatarsi oltre le attuali previsione.

Come scritto anche nei giorni scorsi, uno dei papabili a salire in sella alla Yamaha di Rossi è l’australiano Garry McCoy, da poco svincolatosi dalla FB Corse, l’ormai famigerata scuderia italiana che doveva partecipare al mondiale MotoGP ma che nessuno sino ad ora ha mai visto all’opera.
Garry McCoy e la FB Corse hanno infatti trovato un accordo di “separazione consensuale”: il rider australiano voleva rientrare in MotoGP, ma al momento la moto della Oral engineering è ancora troppo poco sviluppata e un suo debutto in classe regina é al momento quanto mai remoto. Ed ecco che, proprio l’incidente di Valentino Rossi, potrebbe diventare l’occasione che McCoy tanto aspettava. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo,” ha dichiarato McCoy, “Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Davide Brivio continua a ripetere, come fa lo stesso Valentino, che ritornerà in pista per la gara di Brno, ma in realtà i tempi di recupero del nove volte iridato potrebbero non essere così brevi e di fatto la soluzione McCoy ha tutte le carte in regola per diventare più che una mera ipotesi: l’australiano ha giù pilotato la Yamaha 500 e potrebbe essere l’uomo giusto a sostituire Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha.

Moto Gp, Yamaha: Rossi parla dopo l’incidente. “E’ stato un mio errore. Ora sto bene, il peggio é passato”

rossi1-largeIl pilota italiano Valentino Rossi, dimesso nel pomeriggio dall’ospedale Cto Careggi di Firenze, ha voluto affidare al sito ufficiale del team Fiat Yamaha la prima lunga intervista post incidente al Mugello, dove si è fratturato tibia e perone della gamba destra, subendo due interventi da parte dell’equipe del dottor Roberto Buzzi. “La cosa positiva è che il peggio è passato e che le due operazioni sono andate bene, quindi tutto a posto. Ora mi aspetto un periodo difficile, in cui devo essere consapevole del rischio di infezione e in cui devo stare con la gamba sempre alzata. Poi verrà un secondo periodo chiave, quando sarò in grado di iniziare la riabilitazione e, appoggiando la gamba, sarò in grado di iniziare a camminare con le stampelle” dice Valentino che, poi, sul suo ritorno alle corse, aggiunge: “Atteso che il dottor Buzzi è stato molto prudente nella sua prognosi, voglio guarire la lesione, che è l’unica cosa che ora mi interessa. Se perdo quattro o sei gare non fa molta differenza. Il momento giusto per il rientro potrebbe essere Brno, ma non è necessario che sia così“.

Il “Dottore“, poi, ha confermato di ricordare fin troppo bene il momento dell’incidente. “Ricordo tutto alla perfezione – dice – Non ho battuto la testa. L’airbag della mia tuta ha lavorato molto bene e solo il mio casco era leggermente graffiato. Non ho un solo livido! Il problema è che sono atterrato sulla mia gamba, ed era incastrato sotto il mio corpo. Se fossi atterrato sulla schiena sarebbe stato diverso“, dice Rossi. “Avevo una gomma nuova e avevo fatto due giri. Ho rallentato perchè avevo Barbera dietro di me. Quando sono tornato in traiettoria ed è arrivato Pedrosa io non volevo causargli un problema e così mi sono spostato e poi quando ho riaperto di nuovo il gas, è successo improvvisamente e inaspettatamente. Sette secondi sono stati sufficienti a far calare drammaticamente la temperatura del pneumatico. L’errore è stato mio” chiude Valentino.

Moto Gp, Yamaha: Edwards o McCoy i papabili sostituti di Valentino Rossi

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Dal giorno dell’incidente cha visto protagonista in negativo il pilota della Yamaha Valentino Rossi, é partito il toto piloti per il possibile sostituto del pesarese. In questi giorni Colin Edwards é stato indicato come uno dei possibili sostituti dal Gran Premio di  Barcellona in avanti di Valentino Rossi, con la seconda Yamaha YZR M1, vuoi per la sua esperienza, vuoi per l’ampia conoscenza di tutto il team Fiat Yamaha (ha infatti corso ininterrottamente con la squadra ufficiale Yamaha dal 2005 al 2007).

Il problema principale al momento però, riguarda la condizione fisica del due volte iridato della Superbike, che proprio in occasione del Gp del Mugello ha lamentato un forte dolore all’avambraccio destro a cominciare dal Warm Up di domenica mattina. In gara non è andata poi tanto meglio, visto il 13° posto finale sul traguardo.

Il “Texas Tornado”, così soprannominato dai suoi tifosi, è stato curato in Clinica Mobile con fisioterapia dedicata e non sembrano esserci particolari preoccupazioni in vista di Silverstone. Con due settimane di sosta Edwards confida infatti di ritrovare la forma fisica migliore per le tre gare consecutive che porteranno la MotoGP da Silverstone a Barcellona passando per Assen.

Ma non c’è solo Edwards nei pensieri della Yamaha. Il pilota Garry McCoy e la Fb Corse hanno infatti trovato un accordo per separarsi consensualmente. Il pilota australiano, il cui obiettivo era quello di rientrare in MotoGP, contava molto sulla moto della Fb Corse, ma al momento attuale il progetto della Oral engineering è ancora poco sviluppato e un suo debutto nella MotoGP è tutt’altro che sicuro. Ed ecco che allora proprio l’ex pilota della Yamaha 500 potrebbe essere il giusto sostituto dell’infortunato Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha. Ecco le le parole del pilota McCoy. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo. Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Moto Gp, Yamaha: Rossi vuole tornare già a Misano. Prossimo il ricovero al centro di Ravenna

incidente_valentino-_Tornare a correre in sella alla sua Yamaha M1 a Misano Adriatico. E’ questo il sogno nel cassetto, ma mica poi tanto, di Valentino Rossi. L’appuntamento, a pochi chilometri dalla cittadina di Tavullia, casa del “Dottore” è previsto in calendario per il fine settimana del 5 settembre. Un ritorno che inevitabilmente finirebbe per riempire di giallo il “Misano World Circuit“, già preso d’assalto dai tifosi lo scorso anno, quando il pilota della Yamaha vinse alla sua maniera il Gran Premio, sfoggiando un casco raffigurante un asino per auto prendersi in giro,  sull’errore commesso nell’appuntamento precedente di Indianapolis e frutto di diversi critiche da parte della stampa e degli addetti ai lavori che indispettirono non poco Valentino. L’altra ipotesi paventata sul rientro del pilota italiano in una gara ufficiale, per il Gran Premio del Portogallo, in programma il prossimo 31 ottobre.

Nel frattempo continua tranquilla la degenza del pesarese. Non è escluso infatti che già nei prossimi giorni, Valentino possa decidere di affidarsi alle cure del Centro iperbarico Centro cura ferite difficili di Ravenna. Già nel 1992 infatti, il centro ospitò il campione di motociclismo, l’australiano Mick Doohan, che rimase gravemente ferito in un incidente in pista ad Assen. Doohan, di cui all’inizio si temeva addirittura l’amputazione della gamba destra, fu rimesso in piedi dal centro, talmente bene che dopo quell’intervento vinse per ben cinque volte consecutive il titolo mondiale della classe regina.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

Moto Gp, Yamaha: Rossi, ok seconda operazione. Brivio: “Non abbiamo fretta per sostituirlo”

35914_valentino-soccorso-al-mugelloE’ terminata alle ore 16.50 la seconda operazione alla gamba destra di Valentino Rossi, intervento resosi necessario per suturare e pulire la ferita, dopo l’operazione avvenuta ieri in cui al pilota italiano è stato applicato un chiodo con quattro viti. Questo il commento del professor Buzzi al termine dell’intervento: “Valentino sta bene, ha già la testa sulle due ruote, ma dovrà restare qui almeno altri 6 giorni. La seconda operazione è andata bene, è stata tolta la vac, il sistema per per l’aspirazione ventilata della ferita, ed è stato suturato“. Il campione di Tavullia è quindi rientrato nella sua stanza: ora l’obiettivo è di metterlo al più presto su una sedia a rotelle, in modo tale che possa così iniziare a muoversi e acquisire un po’ di indipendenza. Domani, inoltre, un altro professore lo visiterà alla spalla che Vale si è infortunato nella caduta in motocross a metà aprile.

davide-brivioYamaha senza fretta – La Yamaha non ha fretta di trovare il sostituto di Valentino Rossi in sella alla moto giapponese. Davide Brivio, team manager della Fiat Yamaha, dopo aver fatto visita al pilota pesarese al CTO di Firenze, ha fatto sapere che a Silverston e Assen, ci sarà solo Jorge Lorenzo in pista in sella alla M1. Scartate le ipotesi che a sostituirlo siano “i collaudatori Yamaha, troppo lenti come tempi, nè che possa farlo Spies, che è sotto contratto con un’altra marca. Se fosse stata la Yamaha a decidere autonomamente non avremmo schierato nessuno al suo posto da qui a fine campionato“. Rossi ieri ha visto la gara ma “non c’è stato nessun suo commento particolare – commenta Brivio – Come team Yamaha abbiamo ringraziato Lorenzo per la sua maglia gialla dedicata a Valentino, così come ha fatto Valentino che ha ritenuto il gesto carino“. Il centauro di Tavullia “sta bene, il clima nella sua stanza è scherzoso, allegro, gioviale e rilassato. Ama essere circondato da persone a lui care, fra poco fara un’intervento (chiusura della ferita, ndr), poi cercherà di farsi mandare a casa il più in fretta possibile. Il suo recupero deve essere esclusivamente di tipo ‘umano’ e non sportivo perchè la cosa che più ci preme è il suo stato fisico – aggiunge Brivio – Fra un mese e mezzo o due, dopo le radiografie che dovrà effettuare, capiremo meglio i tempi di recupero del suo rientro“.