Valentino Rossi dopo la Germania: “Mi stancherò presto anche della vittoria 101”

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Vale, Go! Nessun ostacolo, nessun rivale tra Valentino Rossi e il titolo del Mondo. Almeno stando a queste ultime gare proposte dalla MotoGp nel corso delle quali al 46Yamaha è riuscito tutto quello che avrebbe dovuto, unico piccolissimo – e ininfluente – neo, il secondo posto di Laguna Seca dove Dani Pedrosa si è mostrato impeccabile.

Il successo in Germania, il numero 101 della sua carriera, è l’ennesima dimostrazione di una forza divenuta oramai strapotere.

Valentino Rossi omaggia Gibernau e corre verso Sachsenring: “Conta partire bene”

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Valentino Rossi e il solito show fatto di chiarezze e frasi che non nascondono nulla riuscendo ad arrivare dritte al punto. Il Gp di Germania è alle porte: tutto pronto per la grande cavalcata all’insegna dello spettacolo promessa dai piloti al vertice della classifica.

Vale è un fiume a 360 gradi, impetuoso come suo solito. Il primo pensiero va a Sete Gibernau e al ritiro della Francisco Hernando e dei fratelli Nieto:

Sport Movies & Tv 2009: Valentino Rossi e Usain Bolt protagonisti assoluti

valerossiIn comune hanno l’amore per la velocità e per le sfide in generale che contraddistinguono i grandi campioni: la differenza tra i due è la disciplina sportiva di cui sono i numeri uno.

Stiamo parlando di Usain Bolt, lo sprinter giamaicano attuale campione olimpico dei 100m e 200m piani e della staffetta 4x100m, discipline di cui detiene anche i record mondiali, stabiliti ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e Valentino Rossi, motociclista italiano otto volte campione del mondo nelle varie classi del Motomondiale, unico nella storia del motociclismo ad aver vinto il titolo mondiale in 4 classi differenti.

Entrambi sono stati invitati a Sport Movies & Tv 2009 alla presentazione dei loro film, rispettivamente Sfide: Valentino Rossi prodotto dalla RAI (Italia) e Why do Jamaicans run so fast? prodotto dalla Nice Time (Spagna).

Valentino Rossi story/1: la prima vittoria a Brno. Era il 18 agosto 1996

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Uno. Numero magico, inimitabile soprattutto se indicativo della prima volta. Che non si scorda mai, ovvio. Per Valentino Rossi quell’Uno – ufficiale, a presagire e fare strada ad un due, un tre, un venti, un cinquanta eccetera – è arrivato nell’anno 1996, stagione che segna il suo esordio nel motomondiale – classe 125cc – e che da il là alla nascita del mito.

Gran Premio della Repubblica Ceca, in programma a Brno, Valentino Rossi è in sella ad una delle moto dei sogni da ragazzo, la Aprilia RS 125 R, è riesce a piazzare l’impresa già nel giorno che precede la gara. E’ il 17 agosto, Vale compie delle qualifiche da paura e riesce a strappare il miglior tempo che gli consente di partire in pole position.

La prima della carriera. Le sensazioni sono quelle che solo una prima volta può garantire: carica, adrenalina, curiosità della scoperta che diventa consapevolezza delle potenzialità. La voglia è una sola: spaccare il mondo, vincere a tutti i costi, mostrare al resto della platea la propria faccia. Di notte si riposa a fatica, gli occhi si chiudono ma il cervello non si spegne. Parte a mille verso immagini e fantasie, verso previsioni e ipotesi: se vinco, come festeggio? Che faccio?