Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa il sostituto di Rossi. E Lorenzo pensa ad Assen

wataru_yoshikawa_test_sepangLa Yamaha ha sciolto ogni dubbio e nella giornata di oggi ha scelto chi sarà il sostituto dell’infortunato Valentino Rossi. Una scelta interna, a differenza delle tante voci che nelle ultime due settimane davano ogni giorno il nome di un pilota diverso. Si tratta del collaudatore giapponese della casa dei tre diapason Wataru Yoshikawa, 41 anni. Il pilota giapponese, guiderà la M1 già dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen in programma questo weekend e vi rimarrà in sella fino al rientro del campione di Tavullia, alle prese con la riabilitazione dopo la frattura a tibia e perone riportata nella caduta al Mugello. Yoshikawa è stato campione nazionale di Superbike per due volte ed ha partecipato per nove volte al mondiale delle derivate di serie.

Intanto però, per un Yoshikawa che arriva, c’è un Jorge Lorenzo sempre più lanciato verso la vittoria finale del Mondiale, ipotecato dopo il trionfo ottenuto a Silverstone. Ora il pilota spagnolo vuole incrementare il vantaggio sugli inseguitori ad Assen, nel Gp d’Olanda: “Abbiamo iniziato questa serie di tre gare di fila esattamente come avremmo voluto – ha detto lo spagnolo – e Silverstone è stata una grande gara, molto importante per il campionato. Ora andiamo avanti e dobbiamo solo cercare di continuare nello stesso modo”. Il pilota della Yamaha si trova a suo agio sul circuito olandese, per molti il più bello di tutto il Mondiale: “E’ il mio circuito preferito e ancora una volta punteremo al podio. La squadra sta lavorando molto bene e ora ci concentreremo solo sul tentativo di migliorare la M1 ancora di più; è importante continuare a crescere. Ho vinto ad Assen in 125 e 250 quindi mi piacerebbe molto provare a vincere in MotoGp”.

Moto Gp, Gran Premio di Gran Bretagna: Lorenzo Re d’Inghilterra, dominio assoluto a Silverstone

n510995_MOTOGP01_31_preview_bigJorge Lorenzo vince e ipoteca un’altra fetta di Mondiale. Lo spagnolo della Yamaha ha infatti vinto con assoluta autorità nel GP di Gran Bretagna classe MotoGP: dietro di lui, purtroppo, c’è il vuoto. E non solo quello lasciato da Valentino Rossi. Visto che piloti del calibro di Casey Stoner e Dani Pedrosa, appaiono troppo discontinui per rappresentare reali pericoli allo strapotere firmato dallo spagnolo e dalla sua Yamaha M1. Lorenzo ha infatti preceduto al traguardo Andrea Dovizioso (Honda) e Ben Spies (Yamaha). In classifica Jorge ha ora 115 punti dopo 5 GP, 37 in più di Dovizioso.

Una vera mazzata al campionato quella vista oggi. Perché Lorenzo non ha vinto, ma ha come detto in apertura, stravinto. Perché lo spagnolo, dopo un inizio leggermente prudente con un sorprendente De Puniet alle calcagna, ha preso ben presto il largo per poi fare il vuoto: a metà gara Jorge aveva addirittura 8 secondi abbondanti sul gruppetto di inseguitori guidato da Dovizioso. In pratica la corsa era già finita lì.

Come, ma soprattutto chi può fermare Lorenzo? Difficile a questo punto pensare che questo possa accadere. Anche perché lo spagnolo corre ormai con la mente del tutto sgombra, come ha dimostrato al primo giro quando Daniel Pedrosa, poi solo 8° con evidenti problemi, lo ha attaccato mettendosi davanti per poche curve. Nessun colpo di testa: un occhio al rivale e via dentro in staccata a riprendersi la leadership della corsa senza rischiare inutili cadute. Poi da lì ha cominciato a inanellare una serie di giri veloci impossibili da sostenere per tutta la sparuta compagnia (solo 15 piloti sui curvoni di Silverstone facevano un po’ effetto).

Di sicuro proverà a dargli fastidio il nostro Dovizioso. Andrea è infatti stato bravo a portare a casa un ottimo secondo posto che in classifica gli consente di mettersi davanti al compagno di squadra Dani Pedrosa, terzo: ora il ruolo di anti-Lorenzo è suo e già sabato prossimo ad Assen dovrà darsi da fare. Nel giorno in cui Ben Spies è salito sul podio per la prima volta (precedute le Ducati di Hayden e Stoner) da segnalare poi l’ottimo De Puniet, il settimo posto di Marco Simoncelli e l’ottavo di Pedrosa. Caduta e ritiro per Marco Melandri.

Moto Gp, Silverstone: Lorenzo primo nelle libere, risorge Stoner

MOTORCYCLING-PRIXLe prime prove libere del venerdì sul nuovo tracciato di Silverstone, hanno portato in dote Uuna certezza e tanti dubbi. In assenza di Valentino Rossi, è stato il compagno di squadra Jorge Lorenzo a far segnare il miglior tempo nella prima sessione di prove libere del Gp di Gran Bretagna. A Silverstone infatti, lo spagnolo della Yamaha ha corso in 2.05”991, precedendo l’australiano Casey Stoner (Ducati) e l’italiano Andrea Dovizioso (Honda). I dubbi riguardano soprattutto le condizioni del tempo – oggi ha piovuto durante le tornate della Moto2 – e il fondo della pista, piuttosto rovinato nella parte vecchia del tracciato.

Ottimo il quarto tempo fatto registrare da Randy De Puniet. Il francese ha portato la sua Honda Lcr satellite ad appena 0”448 dal leader del mondiale. Oltre il secondo di ritardo tutti gli altri piloti. Ben Spies, con la Monster Yamaha Tech3, Dani Pedrosa con l’altra Honda Hrc, Marco Melandri con quella del team San Carlo Gresini. A chiudere la top ten, Espargaro, Simoncelli el a Ducati di Hayden. Quindicesimo Loris Capirossi. Allo scadere della sessione, ha fatto la propria comparsa la pioggia. I piloti della Moto2 che chiudevano il venerdì di Silverstone si sono ritrovati costretti a girare per un’ora sotto la pioggia. Il più veloce è stato Shoya Tomizawa Suter). In 125 primo tempo di Marc Marquez (Derbi)

MotoGp, prima sessione libere:
1. Jorge Lorenzo (ESP/Yamaha) 2.05”991
2. Casey Stoner (AUS/Ducati) à 0”142
3. Andrea Dovizioso (ITA/Honda) 0”356
4. Randy de Puniet (FRA/Honda) 0”448
5. Ben Spies (USA/Yamaha) 1”259
6. Dani Pedrosa (ESP/Honda) 1”595
7. Marco Melandri (ITA/Honda) 1”597
8. Aleix Esparagaro (ESP/Ducati) 1”936
9. Marco Simoncelli (ITA/Honda) 1”960
10. Nicky Hayden (USA/Ducati) 2”309

Moto Gp, la Ducati non getta la spugna. “Siamo in ripresa”

mo_Stoner_Ducati_Qatar_PortraitLe Desmosedici del Team Ducati Marlboro, guidata dall’australiano Casey Stoner, quest’anno hanno non é pià la stessa.  Tanti i problemi sorti, solamente quattro quarti posti conquistati, per non parlare delle cadute di Casey Stoner e Nicky Hayden: la conquista del titolo mondiale della MotoGP sembra già lontano, nonostante siano stati corsi solamente 4 gran premi e il mattatore degli scorsi anni, Valentino Rossi sia ormai fuori gioco per via del tremendo infortunio occorso al pilota italiano. Ma da Borgo Panigale si alzano le voci ottimistiche di Guareschi e Domenicali che assicurano: “Stiamo migliorando”. Sarà vero? Intanto Jorge Lorenzo (Yamaha) e Dani Pedrosa (Honda) prendono il largo in classifica iridata.

Doveva essere l’annata della Ducati, con Casey Stoner che nei test invernali sembrava davvero irresistibile anche per la Yamaha. Non è andata così. La Ducati fatica e molto a stare dietro alla Yamaha. E ora che Valentino Rossi è uscito di scena sembra essere arrivata di prepotenza la moto che meno ci aspettava (Suzuki a parte): la Honda di Daniel Pedrosa.  Imprevedibilità della MotoGP. Ma forse, proprio per questo, a Borgo Panigale ci credono ancora e sostengono che le Desmosedici stanno mostrando netti miglioramenti. “Abbiamo avuto un grande problema durante il fine settimana del Mugello causato dalle nuove forcelle,” ha dichiarato il team manager Vittoriano Guareschi, “Abbiamo lavorato parecchio per migliorare e sviluppare questa componente. Alla fine abbiamo raggiunto un quarto posto, che non è un podio, ma una buona prestazione e la migliore quest’anno di Casey.”

Della stessa opinione anche Claudio Domenicali, Direttore Generale Ducati Motor Holding: “Un quarto posto al Mugello certamente non ci soddisfa del tutto ma in ogni caso, soprattutto alla fine, abbiamo visto una bella gara. Casey ha dimostrato carattere, aveva capito di non avere il ritmo per lottare per il podio, ha aspettato il momento giusto e alla fine ha ottenuto il miglior risultato possibile.

Moto Gp, Lorenzo verso Silverstone: “Sarà un’incognita per tutti”

jorge_lorenzo_yamaha_jerezNonostante il secondo posto conquistato sul circuito del Mugello, Jorge Lorenzo può ovviamente esser soddisfatto del suo bilancio ottenuto sin qui in campionato: quattro gare, 100 punti a disposizione, 90 conquistati frutto di due vittorie e altrettanti secondi posti. Con 25 punti di margine sul pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa, il pilota della Yamaha non può certo abbassare la guardia proprio ora: puntando ad un altro buon risultato a Silverstone, tracciato nuovo per tutti (o quasi) nel prossimo Gran Premio, farebbe un altro passettino importante in vista del successo finale. “Dopo il Mugello arriviamo a Silverstone, un circuito che nessuno di noi conosce“, afferma Jorge Lorenzo, anche se i piloti della Suzuki hanno girato il mese scorso con delle GSXR stradali. “Farò qualche giro con lo scooter nella giornata di giovedì: non sempre lo faccio, ma questa volta penso sia importante perchè ho visto il circuito solo dalla Play Station e nel frattempo è cambiato molto. Il mio obiettivo? Come sempre salire sul podio, ero deluso dopo il Mugello e qui voglio disputare una gara migliore. Voglio come sempre fare progressi e sebbene sono felice del mio vantaggio in classifica è necessario perfezionare la nostra M1, in primis la trazione che un pò è mancata al Mugello“.

Jorge Lorenzo venerdì scorso si trovava all’Isola di Man per assistere al Tourist Trophy e a percorrere un giro del “Mountain” con una Yamaha YZF R1 insieme ad Angel Nieto, mentre dopo domani sarà al Lord’s Cricket Ground per una conferenza stampa e scoprire un pò il cricket, sport che lo incuriosisce. “Sarà interessante conoscere questo sponsor, magari proverò a giocare se possibile“. Infine l’attuale leader della classifica non poteva che spendere due parole su Valentino Rossi: “Sono contento che sta recuperando bene, sicuramente ci mancherà in queste impegnative settimane di gara“.

Moto Gp, Yamaha: Rossi deve decidere il suo destino. Restare o andare in Ducati

valentino_rossi_campione_2009_01Il tragico incidente patito al Mugello, rischia di complicare e non poco il futuro di Valentino Rossi, che al suo rientro si troverà davanti ad una sorta di bivio della carriera. Da un lato, la convivenza con lo spagnolo Lorenzo sembra definitivamente giunta al termine, per ovvie e varie ragioni: i rapporti da sempre tiepidi tra i due piloti, le questione economica visto che la Yamaha che non é in grado di sostenere l’ingaggio pesante di due piloti di primo piano, il fatto che lo spagnolo è, per motivi strettamente anagrafici, più giovane e integro fisicamente del pilota pesarese e inoltre potrebbe vincere il mondiale 2010 diventando di fatto il nuovo uomo forte della Yamaha.

Se poi a tutto ciò andiamo ad aggiungere il pensionamento di Masao Furosawa e la sua sostituzione con Lin Jarvis, diventa evidente che a questo punto Rossi, potrebbe pensare seriamente di passare alla Ducati, dove potrebbe inoltre portare con sé i suoi uomini più fedeli e sarebbe accolto come un re anche dal main sponsor Marlboro, il che gli offrirebbe la possibilità di effettuare ulteriori test con la Ferrari F10 e la possbilità di smettere definitivamente con le moto (forse nel 2013) per passare appunto in F1 o nei rally.

Rossi, dal canto suo, ha sempre ribadito la volontà di rimanere in Yamaha, e certamente non lascerà facilmente a Lorenzo la moto che ha contribuito a sviluppare in maniera notevole da renderla, in pratica, la migliore del mondo.  Comunque, al di là delle tante ipotesi, il momento della verità sta per arrivare e tra poco più di un mese si chiariranno definitivamente tutti gli scenari Yamaha per la prossima stagione: i sicuro tutto il mercato piloti sarà fermo fino alla scelta del centauro di Tavullia e di sicuro sarà poi condizionato in modo forte da questa scelta stessa.  Rossi in Ducati sarebbe l’ideale, soprattutto visto il quasi certo addio dell’australiano Stoner: con le rosse di Borgo Panigale il pesarese potrebbe ritrovare nuovi stimoli e regalare grosse soddisfazioni ai tifosi italiani, finalmente non più divisi tra “rossisti” e ducatisti.

Moto Gp, Yamaha: Rossi vuole correre per altri due anni

casco_cuore2Il campione iridato della MotoGP Valentino Rossi, ha lasciato l’altro giorno il CTO dell’Ospedale Careggi di Firenze, dove è stato operato per la riduzione della frattura esposta e scomposta di tibia e perone. Il centauro della Yamaha è stato trasportato con un elicottero al centro ospedaliero di Cattolica, dove proseguirà la sua degenza post operatoria, prima di poter iniziare una terapia di riabilitazione che lo porterà di nuovo in sella alla sua M1. L’italiano, prima di essere trasferito, ha confidato cperò he vuole tornare in pista al 100%.

Dopo il terribile infortunio subito al Mugello nello scorso weekend e la frattura di tibia e perone che lo costringerà a stare fuori per svariate gare, il numero 46 della Yamaha, Valentino Rossi chiarisce le sue intenzioni riguardo al suo futuro. Il campione del mondo, nonostante abbia visto smaterializzarsi davanti ai suoi occhi l’idea di portarsi a casa il titolo iridato 2010, è fermamente deciso a restare nel Motomondiale per almeno per altri due anni. Dunque, l’idea di Rossi è quella di restare in MotoGP per altri 2 anni, ma questo non vuol dire bruciare le tappe del rientro, ma tornare al 100%: “Questo incidente non influisce affatto sulle mie decisioni per il 2011, non è cambiato assolutamente nulla se non che ho una tibia rotta. Non ho bisogno di rientrare alla svelta, perdere 4 o 6 gran premi sarebbe uguale. L’importante è che io sia a posto, perfetto per fare altri duo o tre anni in moto”.

Moto Gp, Yamaha: McCoy lascia la Fb Corse. Sarà lui il sostituto di Rossi?

fbcorse_FB01In Yamaha si é alla ricerca del sostituto di Valentino Rossi in sella alla seconda M1. La scuderia giapponese ha già dichiarato di non avere fretta, anche perché ha già dichiarato che per i prossimi due gran premi sarò il solo Jorge Lorenzo ad essere in pista con la Yamaha ufficiale. Ciò detto, un secondo pilota andrà comunque trovato, soprattutto se i tempi di recupero del Dottore dovessero dilatarsi oltre le attuali previsione.

Come scritto anche nei giorni scorsi, uno dei papabili a salire in sella alla Yamaha di Rossi è l’australiano Garry McCoy, da poco svincolatosi dalla FB Corse, l’ormai famigerata scuderia italiana che doveva partecipare al mondiale MotoGP ma che nessuno sino ad ora ha mai visto all’opera.
Garry McCoy e la FB Corse hanno infatti trovato un accordo di “separazione consensuale”: il rider australiano voleva rientrare in MotoGP, ma al momento la moto della Oral engineering è ancora troppo poco sviluppata e un suo debutto in classe regina é al momento quanto mai remoto. Ed ecco che, proprio l’incidente di Valentino Rossi, potrebbe diventare l’occasione che McCoy tanto aspettava. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo,” ha dichiarato McCoy, “Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Davide Brivio continua a ripetere, come fa lo stesso Valentino, che ritornerà in pista per la gara di Brno, ma in realtà i tempi di recupero del nove volte iridato potrebbero non essere così brevi e di fatto la soluzione McCoy ha tutte le carte in regola per diventare più che una mera ipotesi: l’australiano ha giù pilotato la Yamaha 500 e potrebbe essere l’uomo giusto a sostituire Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha.

Moto Gp, Yamaha: Rossi parla dopo l’incidente. “E’ stato un mio errore. Ora sto bene, il peggio é passato”

rossi1-largeIl pilota italiano Valentino Rossi, dimesso nel pomeriggio dall’ospedale Cto Careggi di Firenze, ha voluto affidare al sito ufficiale del team Fiat Yamaha la prima lunga intervista post incidente al Mugello, dove si è fratturato tibia e perone della gamba destra, subendo due interventi da parte dell’equipe del dottor Roberto Buzzi. “La cosa positiva è che il peggio è passato e che le due operazioni sono andate bene, quindi tutto a posto. Ora mi aspetto un periodo difficile, in cui devo essere consapevole del rischio di infezione e in cui devo stare con la gamba sempre alzata. Poi verrà un secondo periodo chiave, quando sarò in grado di iniziare la riabilitazione e, appoggiando la gamba, sarò in grado di iniziare a camminare con le stampelle” dice Valentino che, poi, sul suo ritorno alle corse, aggiunge: “Atteso che il dottor Buzzi è stato molto prudente nella sua prognosi, voglio guarire la lesione, che è l’unica cosa che ora mi interessa. Se perdo quattro o sei gare non fa molta differenza. Il momento giusto per il rientro potrebbe essere Brno, ma non è necessario che sia così“.

Il “Dottore“, poi, ha confermato di ricordare fin troppo bene il momento dell’incidente. “Ricordo tutto alla perfezione – dice – Non ho battuto la testa. L’airbag della mia tuta ha lavorato molto bene e solo il mio casco era leggermente graffiato. Non ho un solo livido! Il problema è che sono atterrato sulla mia gamba, ed era incastrato sotto il mio corpo. Se fossi atterrato sulla schiena sarebbe stato diverso“, dice Rossi. “Avevo una gomma nuova e avevo fatto due giri. Ho rallentato perchè avevo Barbera dietro di me. Quando sono tornato in traiettoria ed è arrivato Pedrosa io non volevo causargli un problema e così mi sono spostato e poi quando ho riaperto di nuovo il gas, è successo improvvisamente e inaspettatamente. Sette secondi sono stati sufficienti a far calare drammaticamente la temperatura del pneumatico. L’errore è stato mio” chiude Valentino.

Moto Gp, Yamaha: Edwards o McCoy i papabili sostituti di Valentino Rossi

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Dal giorno dell’incidente cha visto protagonista in negativo il pilota della Yamaha Valentino Rossi, é partito il toto piloti per il possibile sostituto del pesarese. In questi giorni Colin Edwards é stato indicato come uno dei possibili sostituti dal Gran Premio di  Barcellona in avanti di Valentino Rossi, con la seconda Yamaha YZR M1, vuoi per la sua esperienza, vuoi per l’ampia conoscenza di tutto il team Fiat Yamaha (ha infatti corso ininterrottamente con la squadra ufficiale Yamaha dal 2005 al 2007).

Il problema principale al momento però, riguarda la condizione fisica del due volte iridato della Superbike, che proprio in occasione del Gp del Mugello ha lamentato un forte dolore all’avambraccio destro a cominciare dal Warm Up di domenica mattina. In gara non è andata poi tanto meglio, visto il 13° posto finale sul traguardo.

Il “Texas Tornado”, così soprannominato dai suoi tifosi, è stato curato in Clinica Mobile con fisioterapia dedicata e non sembrano esserci particolari preoccupazioni in vista di Silverstone. Con due settimane di sosta Edwards confida infatti di ritrovare la forma fisica migliore per le tre gare consecutive che porteranno la MotoGP da Silverstone a Barcellona passando per Assen.

Ma non c’è solo Edwards nei pensieri della Yamaha. Il pilota Garry McCoy e la Fb Corse hanno infatti trovato un accordo per separarsi consensualmente. Il pilota australiano, il cui obiettivo era quello di rientrare in MotoGP, contava molto sulla moto della Fb Corse, ma al momento attuale il progetto della Oral engineering è ancora poco sviluppato e un suo debutto nella MotoGP è tutt’altro che sicuro. Ed ecco che allora proprio l’ex pilota della Yamaha 500 potrebbe essere il giusto sostituto dell’infortunato Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha. Ecco le le parole del pilota McCoy. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo. Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Moto Gp, Yamaha: Rossi vuole tornare già a Misano. Prossimo il ricovero al centro di Ravenna

incidente_valentino-_Tornare a correre in sella alla sua Yamaha M1 a Misano Adriatico. E’ questo il sogno nel cassetto, ma mica poi tanto, di Valentino Rossi. L’appuntamento, a pochi chilometri dalla cittadina di Tavullia, casa del “Dottore” è previsto in calendario per il fine settimana del 5 settembre. Un ritorno che inevitabilmente finirebbe per riempire di giallo il “Misano World Circuit“, già preso d’assalto dai tifosi lo scorso anno, quando il pilota della Yamaha vinse alla sua maniera il Gran Premio, sfoggiando un casco raffigurante un asino per auto prendersi in giro,  sull’errore commesso nell’appuntamento precedente di Indianapolis e frutto di diversi critiche da parte della stampa e degli addetti ai lavori che indispettirono non poco Valentino. L’altra ipotesi paventata sul rientro del pilota italiano in una gara ufficiale, per il Gran Premio del Portogallo, in programma il prossimo 31 ottobre.

Nel frattempo continua tranquilla la degenza del pesarese. Non è escluso infatti che già nei prossimi giorni, Valentino possa decidere di affidarsi alle cure del Centro iperbarico Centro cura ferite difficili di Ravenna. Già nel 1992 infatti, il centro ospitò il campione di motociclismo, l’australiano Mick Doohan, che rimase gravemente ferito in un incidente in pista ad Assen. Doohan, di cui all’inizio si temeva addirittura l’amputazione della gamba destra, fu rimesso in piedi dal centro, talmente bene che dopo quell’intervento vinse per ben cinque volte consecutive il titolo mondiale della classe regina.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

Moto Gp, Yamaha: Rossi, ok seconda operazione. Brivio: “Non abbiamo fretta per sostituirlo”

35914_valentino-soccorso-al-mugelloE’ terminata alle ore 16.50 la seconda operazione alla gamba destra di Valentino Rossi, intervento resosi necessario per suturare e pulire la ferita, dopo l’operazione avvenuta ieri in cui al pilota italiano è stato applicato un chiodo con quattro viti. Questo il commento del professor Buzzi al termine dell’intervento: “Valentino sta bene, ha già la testa sulle due ruote, ma dovrà restare qui almeno altri 6 giorni. La seconda operazione è andata bene, è stata tolta la vac, il sistema per per l’aspirazione ventilata della ferita, ed è stato suturato“. Il campione di Tavullia è quindi rientrato nella sua stanza: ora l’obiettivo è di metterlo al più presto su una sedia a rotelle, in modo tale che possa così iniziare a muoversi e acquisire un po’ di indipendenza. Domani, inoltre, un altro professore lo visiterà alla spalla che Vale si è infortunato nella caduta in motocross a metà aprile.

davide-brivioYamaha senza fretta – La Yamaha non ha fretta di trovare il sostituto di Valentino Rossi in sella alla moto giapponese. Davide Brivio, team manager della Fiat Yamaha, dopo aver fatto visita al pilota pesarese al CTO di Firenze, ha fatto sapere che a Silverston e Assen, ci sarà solo Jorge Lorenzo in pista in sella alla M1. Scartate le ipotesi che a sostituirlo siano “i collaudatori Yamaha, troppo lenti come tempi, nè che possa farlo Spies, che è sotto contratto con un’altra marca. Se fosse stata la Yamaha a decidere autonomamente non avremmo schierato nessuno al suo posto da qui a fine campionato“. Rossi ieri ha visto la gara ma “non c’è stato nessun suo commento particolare – commenta Brivio – Come team Yamaha abbiamo ringraziato Lorenzo per la sua maglia gialla dedicata a Valentino, così come ha fatto Valentino che ha ritenuto il gesto carino“. Il centauro di Tavullia “sta bene, il clima nella sua stanza è scherzoso, allegro, gioviale e rilassato. Ama essere circondato da persone a lui care, fra poco fara un’intervento (chiusura della ferita, ndr), poi cercherà di farsi mandare a casa il più in fretta possibile. Il suo recupero deve essere esclusivamente di tipo ‘umano’ e non sportivo perchè la cosa che più ci preme è il suo stato fisico – aggiunge Brivio – Fra un mese e mezzo o due, dopo le radiografie che dovrà effettuare, capiremo meglio i tempi di recupero del suo rientro“.

Moto Gp, Yamaha: Lorenzo contento a metà. “Non andavo forte come al solito”

lorenzo-race-mugelloJorge Lorenzo, nonostante il secondo posto ottenuto al Mugello, di sicuro si starà rammaricando per la ghiotta occasione gettata al vento: infatti, dopo il grave infortunio occorso a Valentino Rossi, lo spagnolo del Team Fiat Yamaha, in caso di vittoria avrebbe ipotecato già mezzo mondiale, ma sul tracciato italiano si é dovuto arrendere davanti a un velocissimo Dani Pedrosa (Honda) e quindi accontentarsi del secondo posto nel Gran Premio d’Italia di MotoGP. Il centauro della Yamaha M1 resta comunque saldamente in vetta alla classifica piloti (ha ben 25 punti di vantaggio sullo spagnolo della Honda), e certamente, nonostante tutto, preferirà continuare ad avere la concorrenza del connazionale per la vittoria finale, rispetto a quella del campione di Tavullia.

Sfortunatamente il mio passo non era buono come quello delle prove e delle qualifiche e sono riuscito a terminare solo secondo, ma rendere 90 punti su 100 è grandioso e sono in testa al campionato, quindi non posso chiedere di meglio!
 
Ma al di là della vittoria sfumata, Lorenzo può essere soddisfatto della prestazione e felice per la situazione in classifica. E infatti il numero 99 della Yamaha ha dichiarato che, nella gara del Mugello qualcosa è successo, cosa che gli ha impedito di guidare nello stesso modo, ma è comunque contento del risultato.
 
Pedrosa? Ha fatto la gara perfetta oggi; aveva un ritmo straordinario e non so se sarei riuscito a batterlo anche se fossi stato veloce come ieri,” ha continuato Porfuera, “Ora devo fare qualche miglioramento nel mio stile di guida e c’è bisogno che Yamaha aumenti la potenza della moto un pochino, così possiamo lavorare su un po’ di cose, ma sono comunque positivo per le prossime settimane.”
 
Un ultimo pensiero Lorenzo lo ha voluto dedicare allo sfortunato compagno di scuderia Valentino Rossi, fino alla giornata di sabato il suo principale avversario nella corsa al titolo iridato: “E’ stato molto strano oggi senza Valentino, sono molto contento che i fan lo hanno onorato al meglio. Volevo vincere per dedicargli la vittoria ma non è stato possibile, quindi l’unica cosa che posso dire è che si riprenda presto.