Viene annunciato come un calo dalle dimesioni importanti, visto che tale diminuzione non si era mai registrata in termini così elevati: nel primo semestre del 2012 – compreso tra i mesi di gennaio e di giugno – i consumi di benzina in Italia sono calati del 10,3% e quelli di gasolio per autotrazione del 9,4%. Da ciò il dato complessivo e medio secondo cui i due carburanti fanno registrare una contrazione del 9,7%.
A conti fatti, si tratta – ed è quanto rileva il Centro Studi Promotor GL events – del
“calo più forte mai stato rilevato dal 1955, anno di inizio della serie storica”.
Entrando nel dettaglio dei valori percentuali, il CSP collega il dato alla forte contrazione segnata dall’utilizzo di autovetture e mezzi per il trasporto di merci a causa del livello raggiunto dai prezzi dei carburanti ma arricchisce l’analisi anche – se non soprattutto – legandola
“all’aggravamento della crisi economica che ha colpito pesantemente il trasporto di merci e che per le autovetture ha fortemente accentuato il calo delle percorrenze”.
Fenomeno, questo, in atto già da alcuni anni per effetto, oltre che delle difficoltà dell’economia, della concorrenza dei voli low cost e dei treni ad alta velocità.
Eppure, dalle elaborazioni condotte sulla banca dati del Centro Studi Promotor GL events emerge che il calo dei consumi è stato più che compensato dalla crescita dei prezzi. Infatti nel primo semestre 2012 la spesa complessiva per l’acquisto di benzina e gasolio per autotrazione è comunque salita a 33,5 miliardi di euro con un incremento dell’8,8%. L’incremento del gettito fiscale invece si è attestato nel semestre a 18 miliardi con un aumento del 18,6%.
Di fronte ai costanti incrementi del prezzo al litro su benzina e diesel, quindi, nulla possono – seppure in tempi critici come questi siano una manna per ciascun guidatore – gli sconti el fine settimana che stanno determinando un aserie di code in alcune circostanze davvero lunghe – in prossimità dei distributori di carburante.