Sarà solo il tempo a stabilire se questo 2009 si rivelerà, per il comparto dell’industria motociclistica, un “annus horribilis”, oppure se la stagione che sta per cominciare sarà – infine – celebrata come quella di un rapido e consistente rilancio. L’anno era cominciato male con le notizie provenienti dal motomondiale, vetrina e termometro del settore: l’addio di Kawasaki alla MotoGP e le voci su una clamorosa uscita (addirittura) della potentissima Honda avevano fatto temere molti; quindi sono arrivati i dati sulle vendite in gennaio, crollate in Italia (complice anche il meteo, particolarmente inclemente con i centauri) fino a registrare un -30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ma forse saranno i segnali di ripresa a prevalere, ed uno squillo importante in questa direzione sembra averlo già dato il Governo con l’approvazione del Decreto Legge cosiddetto “Anti-crisi” (il numero 185/2008, convertito dalla legge 2/2009). L’Esecutivo ha infatti varato, con questo provvedimento, una serie di misure che, approfittando della recessione e della conseguente necessità di rilanciare le vendite nel settore delle auto e delle moto (due tra i comparti chiave della nostra economia), sono state predisposte con il preciso intento di raccogliere un duplice risultato: da un lato, c’era – come scritto poc’azni – la necessità di “sbloccare” le vendite; dall’altro il bisogno di ringiovanire un parco circolante tra i peggio attrezzati d’Europa.
Ecco allora che per la rottamazione di motocicli e ciclomotori fino a 400cc di cilindrata, lo Stato provvederà ad erogare un incentivo fino a 500 €uro. Questo a patto che il mezzo di cui ci si libera sia stato fabbricato seguendo i parametri di inquinamento che vanno sotto il nome di Euro 0 o Euro 1, e che quello che si acquista disponga di una tecnologia Euro 3. Un bello sprone, non c’è che dire, anche perché non saranno in molti a potersi permettere di investire i 10-15mila €uro necessari per acquistare un’automobile, mentre i prezzi dei ciclomotori sono decisamente più abbordabili. Specie in questo periodo di crisi