Fino a poche settimane fa era uno dei “magnifici quattro”. Poi come Jorge Lorenzo, anche Dani Pedrosa ha deciso di farsi da parte. Siamo ancora nel lungo pre-stagione della MotoGP che si concluderà il 18 e 19 marzo in Qatar prima del via ufficiale del campionato 2010 a Losail l’11 aprile, ma lo spagnolo della Respol Honda pare avere troppe difficoltà per puntare al titolo. E così, il mondiale pare essere già un obiettivo da spartirsi tra Valentino Rossi e Casey Stoner – ma attenzione alle Yamaha della Tech 3 guidate da Colin Edwards e Ben Spies. Se Lorenzo si è infortunato alla mano destra (frattura rimediata al Montmelò a metà febbraio), Pedrosa ha invece potuto girare a Sepang per la seconda volta. Ma lo spagnolo, che aveva avuto delle buone sensazioni nella prima sessione di test in Malesia, torna a casa con qualche certezza in meno. “La moto si muoveva troppo, nonostante il grande lavoro che abbiamo fatto in attesa di tornare in pista” è la sentenza di Pedrosa che ha chiuso il primo giorno di test in settima posizione a quasi 1” dal leader Valentino Rossi, mentre è finito ottavo nella seconda giornata a 1” e 2 decimi dal nove volte campione del Mondo. Un gap piuttosto evidente e che non fa dormire tranquillo lo spagnolo che ha ammesso i problemi della Honda: “Abbiamo cercato di risolvere i problemi, concentrandoci nella ricerca della velocità, ma l’assetto della moto non ci ha permesso di ottenere evidenti progressi”. Inoltre nella prima giornata, Pedrosa è finito anche sull’asfalto, sempre a causa della cattiva stabilità della Honda: “Andavo tranquillo senza forzare, ma ho frenato tarsi e forzando la curva la ruota posteriore ha perso stabilità facendomi cadere. I test sono stati molto importanti per iniziare al meglio la stagione. Certo, ci aspettavamo qualcosa di più, ma sono stati giorni utili”. Ma la distanza degli altri due del gruppo dei “magnifici quattro” è già preoccupante. Aspettiamo il Qatar sperando che Pedrosa possa riprendersi una posizione tra i primi. La MotoGP ha bisogno di rivali per Valentino Rossi.