Euromobility 2011 ha fotografato il livello di sostenibilità ambientale dell’Italia: se ne deduce una realtà assolutamente insoddisfacente, nella quale i progettti di bike sharing, car sharing e mobilità alternativa sono tali solo in potenza.
Leggendo i numeri si evince che Torino è la città maggiormente eco-sostenibile e il capoluogo piemontese precede Venezia, Milano, Parma e Brescia.
Al fondo della graduatoria Campobasso e Foggia. Non solo: il quinto Rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” mette in risalto il fatto che i cittadini iniziano a essere giustamente esigenti e lamentano una scarsa disponibilità di biciclette oltreché di incentivi per l’acquisto di veicoli a GPL metano.
Il valore aggiunto di Torino è quello di un trasporto pubblico eficiente che va a fare il paio con il miglior servizio di car-sharing e di noleggio di biciclette. I dati raccolti in corso di indagine portano il presidente di Euromobility, Riccardo Canesi, a sostenere che
“i cittadini si mostrano più maturi dei loro amministratori: l’83% crede che la diffusione del bike sharing può essere un importante contributo alla riduzione del traffico e dell’inquinamento”.
Ed è l’assist per rendicontare di un ulteriore dato, quello legato alla qualità dell’aria in relazione alle polveri sottili: i risultati peggiori si registrano ad Ancona (dove i valori limite sono stati superati 140 volte rispetto ai 35 consentiti) e Torino (131), con il capoluogo piemontese che fa segnare anche la media annuale di PM10 più elevata (50 microgrammi al metro cubo). L’aria qualitativamente migliore? A Genova e Potenza.