Ferragosto bollente sulle strade degli italiani. E non solo per le temperature elevate.
Gli automobilisti dovranno infatti fare i conti con gli ennesimi rialzi dei carburanti, dovuti non solo agli aumenti dei prezzi decisi dalle compagnie petrolifere, ma anche al ritocco a sorpresa sulle accise annunciato dall’Agenzia delle Dogane.
Per quanto ‘minì (0,51 centesimi compresa Iva), l’aumento si farà comunque sentire e si sommerà ai rincari già registrati questa settimana e in arrivo, secondo le stime della Confcommercio, anche nei prossimi giorni. I prezzi sono saliti quasi costantemente nelle ultime settimane, portando oggi il diesel ad un nuovo massimo storico di 1,800 euro al litro nei distributori della Shell e la benzina ad un passo da 1,9 euro al litro.
Nei distributori della stessa Shell il prezzo è infatti salito a 1,893 euro, seguiti a ruota da quelli della Esso, dove il prezzo consigliato è di 1,892 euro. E dire che a luglio proprio i carburanti avevano avuto un effetto calmieratore sul tasso di inflazione. Non sarà certo così ad agosto. Oltre ai rialzi sulla rete, legati all’aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti finiti, da domani scatterà infatti anche l’incremento dell’accisa comunicato dall’Agenzia delle Dogane e pari a 4,2 euro per mille litri.
Incrementi che si tradurranno in +0,51 centesimi al litro, Iva compresa. Il rincaro, previsto dalla legge Stabilità 2012, il secondo quest’anno dopo quello di due centesimi deciso per l’emergenza terremoto in Emilia e il settimo dal 2011 ad oggi, genererà maggiori entrate per le casse dello Stato pari a 65 milioni di euro per rendere strutturale il bonus per i gestori carburanti e fare fronte alla riscossione agevolata delle imposte nelle zone terremotate dell’Abruzzo. L’aumento ha già scatenato l’ira dei consumatori.
Adusbef e Federconsumatori lo definiscono una vera e propria sciocchezza che deprimerà ulteriormente i consumi, mentre il Codacons parla di un furto con destrezza, destrezza dovuta al fatto che la decisione vergognosa ed irresponsabile è stata tenuta ben nascosta fino ad ora.
L’aumento, calcola l’associazione, inciderà per circa 7 euro l’anno ad automobilista. L’impatto sarà quindi in fin dei conti limitato ma i consumatori non digeriscono la decisione in sè:
“è scandaloso – prosegue il Codacons – che il Governo, dopo aver tassato tutto tranne l’aria che respiriamo e aver promesso agli italiani e alle forze politiche della sua maggioranza di non voler introdurre nuove tasse o fare manovre correttive, abbia deciso di aumentare nuovamente le accise sui carburanti che finiscono per tassare la vecchietta che va a fare la spesa al mercato”.
Magra consolazione, agli automobilisti non resta che andare a caccia degli sconti estivi offerti dalle compagnie. Anche questo week end si prevedono lunghe file ai self service.