A un certo punto è venuto da pensare per quale maledetto motivo non vi fossero due corse, anzichè una. Quella di Casey Stoner su Honda, che battagliava contro il tempo e i record di una pista – Aragon, Spagna – così distante dall’essere sua – che è australiano – sebbene il centauro abbia sempre confessato l’amore per un circuito che lo ha visto protagonista più di una volta.
E a ruota, la corsa degfli altri: quella per i quali i drappi spagnoli che sventolavano per Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo fin dalle prime ore della mattinata avrebbero anche avuto senso e motivo di esistere.
Il cannibale andava per i fatti suoi a conquistarsi una vittoria che – a questo punto e per modalità – ne legittima ancora di più il primato in graduatoria e porta a pensare che semmai Stoner non dovesse far suo questo mondiale sarebbe uno di quei casi in cui la sorte si prende beffa di quello che sta intorno.Ma come potrebbe succedere?
Intanto, la bagarre delle posizioni arretrate diventava con il passare dei giri sempre più avvicncente: quasi a dimostrazione del fatto che un certo livellamento – Pedrosa, Lorenzo, Simoncelli, Spies – vi sia eccome se solo dalla classe regina una mano appesa a un filo tirasse via Stoner e una vocina gli dicesse: “Vai, il tuo posto è là. Nel regno degli imprendibili”.
Man mano che l’australiano macinava i chilometrio e sfornava giri da primato – in barba al fatto che il vantaggio accumulato poteva bastargli così già a mezzo gran premio – alle sue spalle risorgeva un Marco Simoncelli fenomenale, l’italiano più in forma del momento capace di andarsi a giocare il podio – mancato – con Lorenzo – finito terzo. Pedrosa secondo è una costante e lo si dà quale elemento assodato: un po’ come, se piove, uno poi apre l’ombrello.
Valentino Rossi – mentre Andrea Dovizioso si metteva ko da solo cadendo a inizio gara – ha provato a stupire con una corsa coraggiosa e generosa ma la cavalcata verso i primi gli ha fruttato nulla più che una decima posizione agrodolce. Dolce solo perchè il tavulliano partiva con un gap di dieci secondi rispetto agli altri. Ora la classifica è ancora più netta: Stoner incrementa il suo vantaggio su Lorenzo e lo porta a 44 punti: 284 contro i 240 dello spagnolo.
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