1. Julian Simon (spa) Aprilia, in 39’57″337;
2. Sergio Gadea (spa) Aprilia, a 9″415;
3. Joan Olive (spa) Derbi, a 17″559;
4. Nicolas Terol (spa) Aprilia, a 17″587;
5. Pol Espargaro (spa) Derbi, a 19″740;
6. Sandro Cortese (ger) Derbi, a 20″778;
7. Andrea Iannone (ita) Aprilia, a 20″908;
8. Danny Webb (gbr) Aprilia, a 38″221;
9. Dominique Aegerter (svi) Derbi, a 38″434;
10. Tomoyoshi Koyama (jpn) Loncin, a 40″085;
11. Randy Krummenacher (svi) Aprilia, a 44″127;
12. Marcel Schrotter (ger) Honda, a 45″051;
L’incognita era quella del tempo, visto che nel corso delle giornate di libere e qualifiche si è proceduti con una pioggia battente che certo ha condizionato l’andamento del Gp di Germania. Nella gara, che si è disputata con nuvoloni minacciosi ma senza acqua pesante, si è assistito al classico duello spagnolo cui la 125cc ci ha abituati da un po’ di tempo.
L’ordine di arrivo parla chiaro: cinque piloti iberici nelle prime cinque posizioni, il che equivale ad uno strapotere ancor più evidente se si butta l’occhio su una classifica che parla chiaro: due spagnoli in fuga con ampie possibilità di ridurre la lotta per il titolo ad una sfida a due.
Trionfa senza particolari problemi il favorito iniziale: è Julian Simon, infatti, a salire sul gradino più alto del podio sfruttando nel migliore dei modi le potenzialità di una moto, la sua Aprilia, che non ha al momento alcun rivale. Secondo posto per un altro pilota Aprilia, Sergio Gadea, che subisce un distacco elevato: quasi 10 secondi di distanza da Simon che lo mettono fin da subito nelle condizioni di portare avanti e tenere aperto il discorso relativo al titolo Mondiale.
Buon terzo Joan Olive, staccato di 17 secondi dal Simon e di 8 secondi da Gadea. Non bene gli italiani, che hanno confermato anche in gara le perplessità maturate nel corso di tutto il week end: solo settimo Iannone, a cui va riconosciuto il merito di averci provato fino all’ultimo, e nessun altro nei primi quindici. La gara di Simone Corsi si interrompeva a 12 giri dalla fine, quando, poco dopo un sorpasso sullo spagnolo Olive, il pilota romano perdeva aderenza alla ruota anteriore, finendo nella sabbia.
Per Andrea Iannone, dunque, la possibilità di tenersi legato al treno dei primi in classifica mondiale: ora l’italiano è quarto con 93,5 punti, a 35.5 lunghezze di distanza dallo stesso Simon. Occorre per lui archiviare in fretta la Germania e pensdare fin da subito al prossimo Gp.